lunedì 21 luglio 2008

Imbarcata a 60 nodi

Nonostante (o anzi... a causa) del bel weekend a base di gaijin appena trascorso, stamattina mi sono svegliata con un groppo sullo stomaco. Forse le cose mi stanno sfuggendo di mano. Sì, insomma... Non mi riesce difficile stare ad ascoltare quando mi parla dei suoi programmi, e persino entusiasmarmi, ma poi... Stamattina ho improvvisamente realizzato che dicembre è vicinissimo. Non si può più dire "Uhhh, ce ne vuole, ancora!! Ce n'è di tempo!", perché quello passa in fretta, e senza nemmeno rendermene conto mi ritroverò a cercare i regali di Natale, e tra questi ci sarà pure il suo, che dovrà essere speciale perchè vorrò che sia il suo ricordo di me. Vorrò che mi porti con sè, oltre che nei pensieri, anche concretamente. E faticherò a trovare qualcosa di adatto, qualcosa che possa esprimere correttamente tutto quello che vorrei.

Sapete che c'è? C'è che (non mi ricordo ma mi sembra di averne parlato anche qui) è passato il periodo in cui mi sembrava di non vivere questi momenti al 100% perché inconsciamente non mi lasciavo andare. Piano piano ho capito che questo strano rapporto non ha codici, non ha regole, mi ci sono semplicemente ritrovata dentro, e dopo un po' l'ho fatto mio, qualcosa di unico e speciale che non si può spiegare, lo si può solo vivere così come viene.
Adesso che ho smesso di cercare di dargli una definizione, di classificarlo, di costringerlo in un banale canone, lo sto vivendo appieno. E porca vacca, quanto è bello. E' bello da morire, prima, mentre e dopo, solo che quando ci pensi allora senti un lieve gusto amaro, che è il sapore della consapevolezza che prima o poi - anzi, presto - finirà.
Per restare in tema di cucina, quasi come un caffé, buono mentre sta venendo su e già si percepisce l'aroma nell'aria, buono da sorseggiare, buono il gusto che lascia dietro di sè. Ma poi viene da lavarsi i denti perchè se ci fai caso non ti senti la bocca fresca. Esempio stupido, ma va beh.
Sta succedendo quello che sapevo sarebbe accaduto, e che ho tentato di controllare: vivere questo rapporto appieno, porterà solo a maggiore sofferenza quando finirà. E' un buon motivo questo per viverlo a metà? Secondo me no. E probabilmente, adesso anche il mio inconscio l'ha capito, e si è arreso alla grandezza e alla bellezza di questa storia - che storia non è -, accettando di farsi travolgere completamente, e decidendo di sbattersene di quanto starà male poi. Al poi, ci si penserà a suo tempo.
Non voglio avere rimpianti, e ci sono tante cose che vorrei fare prima che arrivi questa maledetta fine.
Mi scoccia dirlo, ma mi sto imbarcando... Perchè già solo il fatto che mi piaccia pure pelato è grave. E' grave il fatto che la proposta di andare una settimana al mare a casa di un amico mi entusiasmi solo fino a un certo punto, perché quei giorni magari potrei passare del tempo con lui. Ed è grave anche il fatto che so che se a febbraio, appena presa questa laurea, non partirò immediatamente, potrei impazzire, perché ormai la sua assenza non sarebbe sopportabile.


4 commenti:

  1. Ciao cara..ho tradotto la tua frase rispondendo sul mio blog. Tutto bene? Io ho avuto un piccolo problema sabato di cui scriverò a breve. Un bacio

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  2. Hey Gaji...coraggio, Dicembre è vicino, ma in fin dei conti non così tanto...Hai ancora tanto tempo per vivere appieno questa storia (chiamiamola col suo nome, insomma!) e per dimostrargli che ci tieni a lui, se ancora non lo avesse capito.
    Fai quello che ti senti, ogni volta, perchè poi potresti ritrovarti a rimpiangerlo..e sai che è così.
    Sai come si dice, no?Meglio soffrire per qualcosa che si è fatto, che per quello che non si ha avuto il coraggio di fare.

    Vai in vacanza per una settimana, servirà anche a lui per capire quanto gli manchi, ma non dimenticarti di sentirlo.
    E poi, per piacere, fammi sto favore: scrivi il (momentaneo) finale romantico di questa storia, perchè è così che deve andareeeeee!!!!;)
    Ti abbraccio! :*

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  3. Non è grave... è normale... ne sei innamorata... Stai facendo la cosa giusta: meglio viverla appieno e soffrire dopo ricordandosi tutti i momenti belli passati che viverla a metà ed avere un futuro di rimpianti...
    Un baciotto
    PS: comunque se ti può consolare io tutt'oggi, dopo 10 anni di fidanzamento, non andrei in vacanza una settimana senza di lui... e mi piace anche se sta iniziando a stempiarsi un po'... siamo gravi tutte e due! ;D

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  4. laura: vengo subito a leggere allora e aspetto il racconto del tuo sabato...!

    ale: ma come, il finale romantico?? se la fine sarà un addio... che faccio, me la invento per amor di lieto fine? losa, lo sa che ci tengo! e anche lui ci tiene, non ce lo siamo mai negati. semplicemente, questo non cambia le cose...

    dolcetto: non sono innamorata, dico sul serio... ci sto bene attenta! sentire storie come la tua mi risolleva un po' il morale anche se io non sono capace a portarle avanti!! prima o poi imparerò, si spera!!

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