martedì 16 giugno 2009

Gaijina in viaggio... terza tappa: Yiwu, ma siamo in Cina o in Arabia???

Col treno abbiamo percorso tutta la provincia del Zhejiang, tra risaie, distese di prati verdi e cieli azzurri. Da Yiwu ci aspettavamo un piccolo villaggio, e invece altro che piccolo, è una vera città! E a me è piaciuta tantissimo. Siamo andati in hotel e poi siamo usciti per cena. Per andare nella downtown ci siamo fatti portare dal carretto tipico... Avrei voluto fare un video mentre eravamo sopra ma il conducente era troppo simpatico, e chiacchierando mi sono dimenticata.

(vista dall'hotel)



Yiwu è la città dei mercati... e ci sono un sacco di arabi che commerciano lì. Di conseguenza, la città è tutta arabeggiante, le vie sono piene di ristoranti e caffè arabi e nell'aria si espande profumo di shawarma e kebab. A Sako gli arabi non piacciono, perché dice che sono dei ... moroni?... insomma, che guardano le tipe come se non avessero mai visto una ragazza (e in effetti più volte mi sono sentita arrossire sotto lo sguardo insistente e che non lasciava spazio all'immaginazione di parecchi di questi 'signori'...), per cui non si sentiva molto a suo agio. Io invece stavo già scalpitando dalla voglia di un bel kebab del kebabbaro, e non sapevo più dove guardare.

Con Sako è difficile mangiare, non si fida di niente e cambia mille volte idea. Ho perso il conto delle volte che sceglieva un posto, entravamo, ci sedevamo e poi lui cambiava idea e diceva "Andiamo in un altro posto". Io mi sarei vergognata da morire ma lui ha sempre fatto così, e i camerieri cinesi anziché mostrarsi infastiditi ci hanno sempre dato un sacco di suggerimenti riguardo ad altri posti in cui andare.
Anyway, il mio stomaco stava protestando alla grande, per cui dopo 40 minuti che giravamo indecisi, ho scelto io e mi sono seduta in un posto, minacciandolo di svenire se avesse avuto da ridire. E così abbiamo mangiato un bel panino di pollo grigliato io, e un barbecue di kebab lui. Tra l'altro, ho scoperto che quello che io chiamavo kebab, non è il paninazzo o rotolo dei kebabbari ripieno di carne (quella appesa, lo shawarma), ma semplice carne condita, che loro grigliano e servono su un piatto. Non ho fatto foto perché avevo troppa fame.

Al ritorno siamo andati a piedi fino all'hotel, per digerire... Che bella città, c'era un grandissimo parco pieno zeppo di gente seduta per terra, o di famiglie coi bambini che giocavano a volano (qui è molto in voga), o a calciare un aggeggino colorato che rimbalzava. Tutto al buio!! Un sacco di biciclette coi carretti che facevano da taxi, un sacco di scooter, un sacco di banchetti... Insomma mi è piaciuto molto!!


Il giorno dopo Siamo andati ai mercati. Io non ci sarei mai dovuta andare, e voi capirete sicuramente il perché. I mercati di Yiwu non sono mercati normali... si estendono per non so quanti chilometri, e sono al chiuso: una serie infinita di negozietti ordinati in corsie numerate, 6 piani divisi a seconda degli oggetti in vendita, mezz'ora a piedi solo per andare dalla zona della cancelleria a quella delle posate di plastica. Immensi non rende l'idea.



Infatti questa è l'unica foto che ho fatto, perché ho preferito fare dei video che meglio rendevano l'idea della vastità del posto e del tutto comprabile lì. Dico 'comprabile', ma non è esatto... Infatti non ho potuto comprare niente!!! Avete presente tutto il Made in China che si trova dappertutto? In ogni cosa, dai peluche, alle posate, alle carte regalo, alle penne, ai quaderni, ai tovaglioli di carta, alle pentole, alle carte forno o pellicole o alluminio, ai cacciavite, alle sveglie, insomma, qualsiasi cosa?? Beh, la maggior parte viene da lì. Tutti questi negozietti sono di esposizione, nel senso che gli esportatori o i loro agenti vanno, controllano la qualità e si informano sui prezzi, confrontano i negozi uno con l'altro, e se decidono di comprare iniziano la trattativa e ordinano vari container da spedire in Europa, America o chissà dove.
Quindi si poteva comprare solo a quintalate, non certo a pezzi. E io sono quasi impazzita quando ho visto dieci corsie tutte dedicate ai pirottini da muffin e da cioccolatiniiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!! Diecimila colori e disegnini diversi, tutte le grandezze, insieme agli stampi in silicone e a mille teglie... Sako ha dovuto letteralmente trascinarmi via. Ogni video finisce con me che strillo che voglio comprare mentre lui mi tira per le braccia. Insomma... è stata una vera tortura!! Avere il TUTTO a portata di mano e non poter comprare NIENTE. E non si fa!!!

Mi sono consolata al ristorante arabo, per fortuna... Dopo altro tempo interminabile prima di scegliere, il boss ha optato per un posto carino, e devo dire che ci ha azzeccato, perché è stato uno dei pasti migliori. Ha pure ordinato per me e gli è andata bene che ci ha azzeccato perché altrimenti avrei mangiato lui!

Abbiamo cominciato con l'altro tipo di insalata libanese... E ne sono diventata dipendente.



E' semplice insalata di lattuga, pomodori e cipolla con dei crostini di pane arabo abbrustoliti... Avete presente i famori Crostini dorati della San Carlo?? Ecco, uguali.... solo che più sottili. E poi non so con quale spezia era condita... Fatto sta che era favolosa, soprattutto se accompagnata dal......

.....l'hummus!!!!



Un'autentica scoperta per me, che non amo i ceci, mi sarei leccata la scodella. L'hummus in teoria sarebbe dovuto servire per accompagnare il barbecue



di pollo, vitello e agnello (per lui, a me l'agnello non piace), ma io l'ho messo un po' su tutto!!
Anche su questo, ve lo ricordate?? Piatto armeno di pollo e verdure che avevo già mangiato a Guangzhou.



Il tutto ovviamente accompagnato da pane arabo, da tagliare a pezzetti e farcire come dei piccoli panini con hummus e carne,



e per tradizione da un bel bicchiere di yogurt salato



che a me però non è piaciuto.

Io sinceramente avrei tanto voluto provare anche un dolcino tipico ma il mister si lamentava che era troppo pieno e così non mi sono osata a proporre di mangiare ancora... Io non capisco, evidentemente le italiane mangiano tanto perché qui sono tutti sconvolti e strasazi dopo quello che per noi è a malapena un assaggino!!

Mi è dispiaciuto lasciare Yiwu... più che altro per la cucina, visto che ai mercati non potevo comprare.

Adesso resta solo più Ningbo, in cui siamo arrivati tramite pullman e in cui abbiamo trovato pioggia tutti i giorni... Mi lascio l'ultima tappa per un altro momento insieme alle mie riflessioni personali pre-during and post viaggio visto che il mister mi sta chiamando per la terza volta in 10 minuti stamattina, per chiedermi di cucinare per lui oggi. Prima vuole il vero tiramisu italiano con gli ingredienti giusti, poi quando legge il prezzo del mascarpone e non trova i savoiardi dice che allora va bene anche un tiramisu cinese del suo amico. Man, un falso tiramisu te lo so fare pure io, e viene anche buono, ma non sarà più lo stesso!! Poi vuole le penne all'arrabbiata e mi chiede cosa comprare, poi mi richiama perché vuole la carne nel sugo, lui... Gli faccio notare che l'arrabbiata non prevede carne ma lui replica "Who cares???". E piglia sta carne, facciamo un ragù allora!
Scommettete che al posto della passata di pomodoro o pelati che gli ho detto di comprare, ha preso qualche cagata cinese tipo Spaghetti sauce? Anzi l'aveva già presa e gli ho detto di cambiarla, ma quando ci scommettete che quando stasera arriverò da lui mi metterò le mani nei capelli a vedere cos'ha comprato?
Io non li sopporto, gli uomini in cucina. ;)


8 commenti:

  1. ma che meraviglia!
    scopro ora il tuo blog, onestamente. MEA CULPA

    senti, ma dimmi una cosa... che ci fai così tanto in giro??? :D

    RispondiElimina
  2. Ahah fantastico l'ultimo pezzo =)
    Devo dire la verità, sono sempre più pro-Sako, è divertente =)
    Ma toglimi una curiosità: in che lingua parli lì? Con Sako parli inglese, se non ho capito male. Ma col tipo che ti ha letto il fondo del caffè, per esempio? E nei vari posti in cui sei andata a mangiare?
    (semplice curiosità, se nn vuoi rispondere non è un problema) =)
    Ora che scrivo lì da te dovrebbe essere notte già da un bel pezzo. Quind in teoria la cena è già finita, spero sia andata bene!

    RispondiElimina
  3. Peccato per gli stampi i pirottini al mercato(se così si può definire visto le dimensioni!), in quanto a noi ho capito un bel pò di cose di te poi tra noi donne c'è molta comprensione... Meglio Sako... il tedeschino era pure scroccone...

    RispondiElimina
  4. MAYA: sei troppo gentile!!! bacio bacio pure a te!

    DESPERATE.HOUSEVIZ: ciao!! e grazie a te io ho appena scoperto il tuo, di blog!! dunque dunque, che ci faccio in giro? diciamo che son partita per studiare, poi però se capita l'occasione di muovermi non disdegno;P

    BLACKSNOW: ma che carina! perché non dovrei rispondere? con sako e tutti gli altri amici russi, kazachi, armeni, libanesi, etc parlo inglese... loro lo conoscono bene. e nei posti in cui vado a mangiare dipende dal posto... se parlano cinese cinese, altrimenti inglese... insomma... in qualche modo ci si fa sempre capire!!
    sììììì la cena è andata benone, poi posterò!!! l'ho avuta vinta un'altra volta sul mister!!!

    MAGGYE: ahahahahah!!! sì... è vero! a parte gli scherzi questo viaggio ci ha avvicinati molto. non è così facile capirmi in genere... sei tu che sei brava mi sa!! a volte non mi capisco manco io... ;)

    RispondiElimina
  5. Oddio, lo yogurt salato no! Forse parto prevenuta, ma credo che non piacerebbe manco a me! :S Le altre cosine però sembrano buonissime! E mi devo decidere a provare questo hummus di ceci, lo vedo ovunque e tutti ne parlano bene, non è possibile che io ancora non l'abbia assaggiato! :P

    RispondiElimina
  6. BABI provalo ma fatto bene perché io l'avevo assaggiato il giorno prima in un altro posto e non mi aveva fatto né caldo né freddo... appena torno io provo a farlo.. è facilissimo!!!

    RispondiElimina
  7. dirà moron...significa idioti...

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...