venerdì 24 aprile 2009

Indovina chi viene a cena? Rosti di patate e cipolla

Ieri sera avevamo ospiti a cena: Gao, Evan e un altro loro amico, ovvero i ragazzi cinesi che ci hanno invitate a cena una volta e che ci hanno accompagnate in svariate commissioni. E cosa vuoi preparare, se non gli internazionalmente famosi spaghetti al pomodoro?

Adoro queste occasioni, perché mi permettono di chiudermi in cucina e di dedicarmi a una delle mie attività preferite, e che mi mancano di più. La nostra cucina qui non è attrezzata, abbiamo dovuto comprarci il minimo indispensabile per nutrirci, e sapendo di doverlo lasciare qui, ovvimanete non ci abbiamo speso molto... così abbiamo solo due paia di bacchette, una forchetta, due piatti, una pentola, una padella e un padellino. E una tazza (perché l'altra l'abbiamo usata qui), che va ad aggiungersi ai due bicchieri trovati in casa. C'est tout! Ah già!! Poi abbiamo un solo fornello, perché l'altro non va. E niente forno. Quindi, non posso sbizzarrirmi più di tanto. Per di più stiamo tentando una dieta, e Ale non ama i cibi elaborati, conditi, o comunque con soffritto o troppo saporiti. Quindi quando ci sono ospiti sono le uniche occasioni in cui posso prendere il tagliere, tritare la cipolla, soffriggerla in un filo d'olio (l'olio qui costa un macello, quindi in ogni caso lo dovremmo usare con molta parsimonia anche venisse a cena il Presidente della Repubblica in persona!), e cuocere un sugo semplice.



Stavolta almeno avevo un po' di prezzemolo e basilico da aggiungerci, anche se li abbiam trovati solo secchi, e strapagati per di più.



Il commento è stato "The smell is really good" e poi "It's so delicious", e non ci sono stati avanzi.

Poi per secondo non volevo ripetere il rotolo di frittata, anche se gli ospiti erano diversi... Io non ce la faccio più a cucinare e mangiare sempre le stesse cose, insomma!!! Così ho tentato una ricetta che era da tempo che volevo provare...

ROSTI DI PATATE E CIPOLLE

Li ho fatti alla come mi viene, non disponendo di una padella con coperchio utilizzabile e col fondo già rovinato e dovendo cuocere quasi senza olio...

Ingredienti:
4-5 patate già lessate con la buccia
rosmarino
1 cipolla tagliata finemente
sale
pepe (non ce l'avevo)

Grattuggiate le patate, o fate finta di avere una grattugia e simulate i pezzettini... Poi aggiungete la cipolla.



Mettete un po' d'olio in una padella, poi versateci il composto e fatelo rosolare, mescolando di tanto in tanto; poi salate, pepate e aggiungete il rosmarino.





Lasciate cuocere schiacciando le patate con una spatola, e lasciate cuocere coperto per una decina di minuti. Poi in teoria sotto dovrebbe essere tutto ben abbrustolito, quindi dovreste ungere il coperchio e girare la frittata per terminare la cottura. In pratica, ieri è successo un gran pasticcio: avevo messo troppo poco olio in padella, quindi le patate si attaccavano sempre, poi il coperchio ha il pomello che si stacca e i bordi in fuori, quindi non si può usare per far scivolare la frittata, fatto sta che quando ho tentato di girarla sotto era ancora pallidissima. Ho pacioccato alla grandissima cercando di schiacciare bene le patate tra loro (cosa difficilotta, devo dire...), poi alla fine mi sono altamente rotta, e ho diviso il tutto in tante frittatine. Da divise le ho girate meglio, anche se non bisogna avere fretta, e infine i rosti erano pronti!



Sì lo so, l'aspetto è penoso, ma non ne potevo proprio più, e poi ho pensato che tanto erano cinesi e non potevano sapere che i rosti avrebbero dovuto essere diversi.

Fatto sta che ce n'era uno a testa, e hanno detto che "I think it's wonderful, really delicious!". Allora gli abbiamo detto di finire gli ultimi due, ma hanno rifiutato, chiedendo però di scattare una foto. ?????

Alla fine è venuto fuori che per i cinesi non è educato fare il bis o finire il cibo, né mostrarsi troppo affamati. O dio santissimo!!! Gli ho cortesemente spiegato che non può esserci complimento migliore per una cuoca che vedere spazzolato via tutto ciò che ha cucinato. I rosti sono spariti.

Gentilissimi, avevano portato un vino di riso (che ho dimenticato di fotografare) e della frutta. Qualche pera, e poi questi cosi





dei meloncini in miniatura! Molto buoni e dolci! E poi, sono così cariniiiiiiiiiiii!! Loro non li hanno mangiati perché hanno detto che dopo aver mangiato cibi così 'delicious', quelli non gli sarebbero più sembrati così buoni... Ragazzi, ragazzi... Dovreste venire in Italia per trovare qualcosa di veramente buono!!! In quel momento, ho davvero sentito la mancanza della mia cucina di casa. E va beh...!

Ma non è finita qui: poi Gao, il cinese belloccio studente di Ale, nonché ballerino, ci ha deliziate con una piccolo pezzo di danza classica cinese... Io e Ale abbiamo tirato un lungo sospiro, e abbiamo pensato alla sua ragazza di Tianjing.

Mercoledì si sono proposti per venire da noi a cucinare loro qualcosa di cinese... Abbiamo già chiesto loro se potremo fotografare e loro si sono dimostrati ben contenti e per nulla infastiditi (sono solo io che non sopporto che qualcuno mi guardi mentre cucino???), quindi preparatevi che ne vedremo delle belle!!!


Domani torneremo da Michelle, sempre a fare i jiaozi, e poi a fare i baozi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Evvaiiiiiiiiiiiiiii yuppieeeeeeeeeeeeeee!!! Così appena torno mi metterò al lavoro!!!!

Adesso però scappo perché dobbiamo recuperare la serata buca di mercoledì... Ah, non ve l'ho detto? La parata della marina era giovedì mattina presto, così la sera prima erano tutti a nanna, e noi abbiamo vagato desolate per la città per non trovarne neanche uno.... Che tristezzaaaaaaaaaaa!!! In compenso però abbiamo scoperto che domenica torna Kevin, il cinese affascinante... :D:D:D
Corroooooooooooooo!!!

4 commenti:

  1. Bè..una cena davvero originale!
    i rosti in piccolo son prorpio carinissimi!!
    bacioni

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  2. Sei troppo simpatica....eheh!
    In bocca al lupo con i marinai... stavolta non fateveli scappare e!!! Un abbraccio

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  3. che bellissima serata ragazze!
    ci credo che hanno sbranato tutto!!!

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  4. Certo che la nostra cultura e quella cinese sono agli antipodI e lo dimostra il diverso modo di intendere il bis ... :-))

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