martedì 24 marzo 2009

Quando la "fine" sembra non arrivare mai...

Mi sono svegliata alle 06,30, un po’ per il freddo, un po’ per il vento, e un po’ per il mal di testa. La mia camera è a sud-est, quindi la mattina, se mi metto sulla sponda sinistra del letto, posso farmi baciare dal sole. Stamattina sembrava di essere nel bel mezzo di un uragano: un vento così forte forse non l’avevo mai sentito. Avevo quasi timore ad alzarmi dal letto, me ne son stata raggomitolata al calduccio il più possibile, poi appena ho sentito dei movimenti in camera di Ale, sono uscita dal mio giaciglio accogliente. Che bello! Ci siamo dette, riferendoci ovviamente alle camere, ai lettoni, alla luminosità di tutta la casa. Però, che freddo! Abbiamo fatto colazione nella nostra casa, scaldando la roba sul fuoco e non sulla piastra elettrica delle fuwuyuan. Il programma di oggi prevedeva ultime pulizie, poi uscita a Taidong (il mercato dove si trova di tutto a prezzi stracciati), per procurarci cuscini (per adesso abbiamo preso ‘in prestito’ quelli del dormitorio), lenzuola di cambio, una padella, stracci, spugne (quelli che avevamo comprato erano ridotti così male dopo i primi lavaggi che li abbiamo dovuti buttar via), una ciabatta, e altre cose per la casa. Ma l’idea di uscire con un tale vento ci ha fatte desistere, anche perché non eravamo sicure che avrebbero tenuto ugualmente il mercato. Abbiamo pulito fino a mezzogiorno incessantemente, dopo eravamo fradice e stanchissime. Anche un po’ tristi visto che nel bagno si risentiva un pochino di odore di fogna… i cinesi lavorano veramente male!!
Ho cucinato orzo e riso venere, e abbiamo riempito i nostri pancini vuoti e provati da ore di pulizie. Poi abbiamo deciso di sperimentare la lavatrice. Quelle del dormitorio sono molto semplici da usare: non hanno programmi né gradi, quindi non è molto difficile. So che tra i miei propositi per l’anno nuovo c’era anche ‘imparare a usare la lavatrice’, ma sarò onesta e non farò valere le lavatrici pacche delle fuwuyuan. Quella della casa invece ricorda molto più le nostre, coi programmi, i gradi e tutto. Abbiamo deciso di sperimentare lavando gli stracci e due tappeti che abbiamo trovato, così che se avessimo combinato disastri, non ce ne sarebbe importato molto. E’ stato abbastanza un gioco d’azzardo, perché non capivamo certi caratteri. Così l’abbiamo fatta partire… Il rumore era quello giusto, ma non c’era ombra di acqua nell’oblò. Mah? Abbiamo pacioccato un pochino, e improvvisamente ha iniziato a scendere un sacco di acqua… l’oblò si riempiva sempre di più, mentre saliva anche la nostra angoscia… Oddio che abbiamo fatto??? Per fortuna che mi ero accorta che c’era il tubo da mettere nella doccia, perché all’improvviso ne è uscito un tale fiume d’acqua, da arrivare fin quasi al bordo del box, e ci siam prese una paura!! “Ma non avevi detto che sarebbe uscito solo un rivolo???” ho chiesto ad Alessia. “Ma che ne so, da mia nonna succede così!” mi ha risposto. Dopo manco due minuti di lavaggio, la lavatrice ha cominciato a centrifugare. Ah beh, bella pulizia!! Poi ho voltato la testa e ho detto ad Ale che filmava il funzionamento della lavatrice cinese: ”Oddio Ale, non ti voltare…”. C’era acqua dappertutto!! Usciva da sotto la doccia, si allargava sul pavimento appena pulito… In pratica tutto il fiume uscito dal tubo era diventato un lago lì per terra. Siamo rimaste inebetite a guardare, poi basta, ho detto che dovevo uscire. Abbiam lasciato tutto così e ci siamo preparate per andare in dormitorio per le ultime cosucce da prendere, andare all’Internet e al mercatino a fare la spesa. All’Internet troviamo il ragazzo russo, che ci dice che ieri sera è venuto a bussare alla nostra porta ma non rispondeva nessuno… Ovviamente, è venuto subito dopo che noi eravamo andate via, dopo che eravamo state in giro a cercarlo per non so quanto. E va beh!
Eravamo tranquille a studiare nella nostra camera quando ci chiama l’agenzia per dirci che il tecnico è davanti a casa, e noi non ci siamo. Accidenti!! Era oggi che doveva venire, non ieri! Mandiamo a monte la spesa e i compiti e ci precipitiamo a casa… Fuori dalla porta aspettavano due tecnici. Ci siamo scusate e siamo entrati tutti.
Io dico, siamo state brave: dopo due giorni che puliamo senza interruzione, vedere quattro piedoni camminare per tutta la casa lasciando orme ovunque avrebbe sconfitto chiunque. Noi l’abbiamo presa con filosofia, facendoci battutine tutto il tempo, approfittando del fatto che loro non capivano. Oh, non hanno saltato una stanza eh!! Dovevano andare solo in bagno e nell’ingresso, e invece hanno zampettato da tutte le parti! Il bagno era ancora allagato da prima, e ovviamente loro ci hanno ben bene pucciato i piedi dentro, per poi andarseli a pulire dove invece era ancora asciutto. Avevano portato un termosifone nuovo (si fa per dire… era meglio l’altro, questo è tutto giallino) da montare nell’ingresso al posto di quello che perde, ma anche in camera di Ale il termosifone perde, così abbiamo chiesto se non potevano montarlo lì. E loro, sapete cosa hanno fatto?? E questa l’abbiamo fotografata, per raccontarla ai posteri: ci hanno messo un sacco per farsi capire, poi hanno preso il dentifricio, e l’hanno usato per tappare il buco sul termosifone!!!!



Noi eravamo paralizzate dallo stupore, lì imbambolate a guardare e a dirci ‘Noooooooo… non ci credo!!! La macchina fotografica!!’. Ma non era finita. Per sostituire il termosifone hanno dovuto spegnere il riscaldamento, e far colare tutta l’acqua all’interno di una bacinella. Non sto a dirvi l’acqua che è uscita andando mica nella bacinella, ma per terra. Poi, all’improvviso, il ragazzo svita un coso, spruzza una fontana d’acqua dappertutto e lui, non una nonchalance degna di nota, si gira verso il padre e dice “Weishenme hai you shui?” (=perché c’è ancora acqua?). Ah caro mio, se non lo sai tu!! Io ero tutta impegnata a guardare la pozza che inesorabilmente si allargava per terra… Ovviamente poi loro ci hanno messo i piedi sopra miliardi di volte, giusto per portare l’acqua ovunque. Alessia ha pure provato a mettergli lo scottex sotto i piedi (questa mi ha fatto troppo ridere), ma loro manco se ne sono accorti, e quando han visto che avevano della carta che pendeva dalle scarpe si son messi ad agitare i piedi per liberarsene!!! Ahahah!! Il tecnico era in vena di chiacchiere, ci ha chiesto un sacco di cose sull’Italia, e ci ha raccontato che il ragazzo era il suo figlio più piccolo, e che ne aveva altri due (ma la politica del figlio unico dov’è finita? Avrei tanto voluto chiederglielo ma i cinesi sono molto sensibili a questi argomenti, quindi ho preferito tacere). Poi c’’è stato il riempimento della latta: In pratica qui il riscaldamento funziona così: c’è un contenitore di latta in alto sopra la caldaia, e bisogna riempirlo d’acqua fino a un certo punto. Per arrivarci il ragazzo cinese è dovuto salire su uno gabellino messo sopra una sedia, mentre Alessia gli portava avanti e indietro bottiglie d’acqua. Finito tutto, erano ormai le sette passate, noi avevamo famissima, e dovevamo ancora fare la spesa, tornare a casa, cucinare… Bon, abbiamo optato di nuovo per i banchetti abusivi in cui mangi con 1 yuan, e rimandato la spesa a domani. Abbiamo mangiato nella nostra camera del dormitorio (fino al 27 possiamo usarla perché abbiamo pagato), poi siamo scese e abbiamo trovato il ragazzo kazaco. Anche lui ci aveva cercate ieri sera! Così ci siamo scambiati i numeri e lo abbiamo invitato insieme a un suo amico per una cena italiana nella casa nuova! Dobbiamo darci dentro con le public relations, perché siamo in ritardassimo!!! Con tutte queste beghe, non abbiamo potuto manco accorgerci di chi viva nel nostro stesso dormitorio. Lui era tutto contento, ha detto che porterà il vino, anche se quello cinese non è buono, e ci siamo lasciati. Stavamo per uscire e andare a casa quando abbiamo incontrato di nuovo il ragazzo russo insieme a un amico, con due racchette da pingpong in mano. Ma nel dormitorio c’è un pingpong?? Così ci hanno invitate a giocare. Dopo aver dato prova della nostra incapacità, abbiamo guardato loro giocare, chiacchierando, senza pensare a cosa ci aspettava tornate a casa. Parlando parlando, è venuto fuori che quando cucinavamo nel bagno, si sentiva l’odore per tutto il corridoio!! Ahahahhahha!! Siamo state fortunate, allora… Pensa se ci avessero sentite le fuwuyuan!! Così abbiamo raccontato le nostre imprese culinarie di nascosto… Ci hanno detto che l’odore era buono. Ma se abbiamo cucinato sempre riso e verdure bollite, che odore avran sentito? Mah! Comunque abbiamo invitato pure loro alla cena italiana. Poi ce ne siamo andate a casa.
Bon, con un ultimo sforzo abbiamo ripassato tutti i pavimenti, per non doverlo fare domani. I compiti li abbiamo bellamente saltati, anche se erano quelli di jingdu, la cui insegnante ci ha detto che studiamo tanto e siamo brave… Giusto per confermare la sua opinione! Non vogliamo vedere uno spazzolone per una settimana almeno!! Domani salteremo xiezuo (scrittura), perché in quelle ore faremo la lavatrice al dormitorio, poi dopo pranzo andremo a Taidong a comprare, e poi in teoria dovremmo iniziare gli allenamenti… In pratica, evitiamo di programmare troppo, visto che ogni cosa, alla fine, non va mai come l’avremmo pensata. Ma vediamo tutto con più positività, ora che abbiamo cominciato a conoscere gente! Dobbiamo recuperare il tempo perduto, e non vogliamo certo perderne altro dietro ai pavimenti.

Ps. NOTA DEL GIORNO LUNEDì 23: Svegliate dopo una dormita colossale, tiro fuori un braccio da sotto i due piumoni (di cui uno del dormitorio), e lancio un urlo: che freddo fa??? Con coraggio, veniamo fuori dalle coperte… Il nostro buongiorno? Riscaldamento non funzionante e nuovamente piscina in bagno. Passo e chiudo.


9 commenti:

  1. Sto viaggio in Cina sembra più 1 odissea!!! Secondo me se quando torni ci scrivi un libro diventa un best seller!!! Baci e tieni duro!!

    RispondiElimina
  2. Cara ti capisco, con tutte le disavventure che stai vivendo!!! Passerà vedrai!!! Un bacione!

    RispondiElimina
  3. oooo mammaia ma è un odissea! ragazze tenete duro:)

    RispondiElimina
  4. Che bella l'esperienza cinese..ogni volta che leggo un tuo post mi sembra di essere in Cina con te..rendi troppo l'idea di come si vive lì.
    Mannaccia per la lavatrice!!deve essere difficilino usare una lavatrice con i caratteri in cinese..già quelle italiane non sono poi così semplici da usare!

    RispondiElimina
  5. Ciao ho scoperto il tuo blog da poco ma ti seguo sempre le vostre "dis"avvanture sono esilaranti, ti ho lasciato un premio se vuoi passa a ritirarlo

    ciao

    RispondiElimina
  6. Ne approfitto oggi che ho un po' di tempo... i racconti del tuo soggiorno in Cina sono spassosissimi, sembra di essere lì con voi! Un abbraccio di incoraggiamento per i momentacci ^_^ bacio Ali

    RispondiElimina
  7. LAURA: se sapessi scrivere bene ci penserei sul serio... il materiale non manca di certo!!! e considera che ho saltato un sacco di cose...

    MICAELA: speruma va'... che la pazienza e grande ma non credo infinita...

    MAYA: si, direi che e il termine piu giusto... odissea!!! quanto dura gia l'odissea?? anzi no, non dirmelo... preferisco non sapere...

    FRANCESCA: spero di non scoraggiare nessuno dal venire a visitare la cina perche per tutti gli altri ragazzi e un'esperienza senza intoppi: mangiano fuori, quindi non cucinano, hanno un sacco di tempo, non dovendo cucinare,lavare i piatti, fare la spesa... stanno in dormitorio col bagno funzionante e quindi loro si che possono godersi questi mesi... ma non posso certo lamentarmi: abbiamo voluto la bicicletta? e adesso ci tocca pedalare...

    CRISTINA: ciao cristina mi fa davvero piacere, grazie mille!! sono lusingata che le nostre disavventure possano davvero divertire qualcuno!! passero appena avro la connessione, promesso!!! gentilissima, ti ringrazio tanto!!

    ALI: ciao!! sono contenta che ti piacciano, e allora ci sentiremo un po meno sole a sapere che qualcuno legge e si immedesima.. grazie mille!!

    RispondiElimina
  8. Nooo! Il buco tappato col dentifricio lo voglio vedere!!! Pazzesco! Comunque mi sembra proprio il caso di fare un po' di marphologia... ricordati sempre che "se qualcosa può andare male lo farà" e che "se si prevedono quattro possibili modi in cui qualcosa può andare male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un quinto!". E non dimenticare una cosa importante: "Sorridi, domani sarà peggio!" :P
    Scherzo! Io continuo a dirvi in bocca al lupo!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...