I’M SO HAPPY I’M GONNA DIE!!!!!
(from Despicable Me, that scene is so cute!!!)
Non posso non essere felice, non posso neanche lamentarmi: è proprio lui fatto così, o lo accetto tale e quale o niente. E io accetto eccome! Sia chiaro: gli parlerò. Gli farò sicuramente notare che per me non è facile capire né accettare certe sue mancanze, ma lo farò con garbo e quando capiterà l’occasione.
Ora, passiamo a noi. Ieri sera tornata dal lavoro ancora non avevo avuto notizie. Arrivato, non arrivato, chissà. Casa da fuori sembrava vuota. Mi son fatta la mia cena, poi mi sono decisa a stirare un po’, pensando che, se anche non l’avessi sentito ieri sera, l’avrei poi sicuramente visto il giorno dopo, e le occasioni per stirare si sarebbero fatte molto più rare e meno allettanti.
E’ incredibile come sappia se è lui o non è lui quando il telefono fa “Bip-Bip! Bip-Bip!”. Calma, l’ho preso, immaginando la frase che ci avrei trovato. Oh, c’ho azzeccato in pieno. “I’m back”, recitava. Anche se me l’aspettavo, improvvisamente è venuta a me, l’idea di aspettare a vederci l’indomani. Freddamente gli ho risposto “Welcome back! Hope yout trip was ok”. Lì si è allargato un pochino, dicendo che casa sua era così pulita (chissà perché, ma perlomeno se n’è accorto) e ringraziandomi per le cose che gli ho portato dall’Italia, e dicendomi che aveva anche lui un regalo per me. Mentre era là un giorno mi aveva mandato un link per articoli di pasticceria in silicone, dicendomi che voleva essere una sorpresa ma non sapeva cosa mi servisse e quindi chiedendomi di scegliere. Avendo già tutto e non volendo accumulare troppa roba qui gli avevo chiesto di lasciar perdere. Quindi non sapevo che cosa mi avesse portato.
Poi, silenzio. Si son fatte le dieci e ancora nulla. Io non gli avrei chiesto di vederci neanche morta, anche perché non mi sentivo proprio una dolce metà, al momento. Poi non ce l’ho più fatta e, pensando che non lo avevo certo incoraggiato a chiedermi di vederci, gli ho chiesto se riusciva a dormire. Risposta: “Not sleeping yet”.
Ok, ultimo consiglio per addormentarsi (a parte la botta in testa che gli avrei tirato in quel momento), e poi basta, mi arrendo, e fanculo. E finalmente, dio santo, mi dice “I want to see you now”. Alla buon’ora, cacchio! Ce n’è voluto, eh!!
Sono andata io da lui, pensando alla fredda accoglienza che avrei ricevuto. “Hey dude, how are you?”.
Ha aperto la porta, si era appena docciato, abbronzato e a petto nudo, profumato, accidenti! Già un pochino più debole ma no, no No! non posso ammorbidirmi, diamine!! Resto gelidina e molto, molto composta. Per essere un’italiana del segno dell’ariete, o imparo in fretta o ho un’ottima capacità di imitazione.
E poi, è lui il più tenero. Mi fa sedere e mi dice che vuole mostrarmi tutti I doni. La prima cosa che tira fuori sono le medicine per il mal di testa, l’unica cosa che gli avevo chiesto. E poi, è tutta una sorpresa.
Pian piano tira fuori 2 pacchi di caffé hawaiiano vanilla e macadamia (uno dei quali era veramente ‘per la mia amica’ blogger Laura, a cui devo un favore e a cui l’avevo promesso), 1Kg e 100 grammi di Reeses, che per chi non li conosce sono degli Smarties ma con dentro il burro d’arachidi (ODDIO!!! UN CHILO!!! SONO ROVINATA!),
poi le carte per giocare a Truco, un gioco argentino che mi ha insegnato e che ci ha occupato tutta la scorsa estate, una crema solare dalle Hawai’I, un mini spremi-agrumi carinissimo, che non ti fa sporcare le mani, e poi. Quelli importanti.
Mi tira fuori un libro, vecchio, usato, che profuma di cucine lontane, nel tempo e nello spazio, quei libri che hanno fatto la storia di una cucina, di una famiglia, su cui I bimbi golosi hanno lasciato impronte appiccicose, un libro che è stato messo sul tavolo per essere letto a mano a mano che si buttavano gli ingredienti nella ciotola, un libro di quelli che io ritengo affascinanti. Un libro che è del 1976, che è stato di sua nonna, che l’ha passato a sua mamma. Il libro da cui viene il Banana Bread, la Pumkin Pie, e I Cinnamon Rolls, e tante altre tipiche ricette che lui ricorda con l’acquolina. Il libro che la sua mamma ha deciso di lasciare a me adesso. Dicendo che, se avevo quello, non potevo averne anche un altro, che però è nuovo ed è la raccolta di tutte le ricette più tipiche del Minnesota.
Ero talmente emozionata che sono rimasta senza parole, e giuro che non è da poco. C’era pure un libro di piante. E poi, un pensierino da sua nipote, 4 anni e mezzo. Credo sia un portagioie, fatto a mano, lo apri facendo scorrere il coperchio e dentro ci sono due fosse, immagino per metterci qualcosa, anche se non so se troverò qualcosa di abbastanza piccolo. Isn’t that cute??
Insomma, in quel momento non ho avuto più alcun dubbio sul fatto che gli fossi mancata, che mi avesse pensata, e che avesse parlato di me alla sua famiglia.
E poi è stato dolcissimo. Era stanco, l’aereo da New York ha avuto anche un problemino (è andato in tilt il pilota automatico e c’è voluto un bel minuto prima che il pilota umano riprendesse il controllo), ma è stato a-do-ra-bi-le.
Ho dormito lì, col sorriso, me lo sentivo proprio, e quando è suonata la sveglia si è girato per abbracciarmi a mo’ di koala.
Insomma… My love is back.
Ciao tesoro bello!!
RispondiEliminaSai che c'è? C'è che talvolta noi donne ci facciamo troppe "seghe mentali". E' proprio insito in noi, non ci si può fare nulla.
Ma poi vedi che tutto si risolve, e nel migliore dei modi. Con lui che parla di te alla famiglia e... il regalo della nipote beh... quello mi ha fatta commuovere. :)
Un abbraccione, Delia.
Che bello il tuo racconto! Ti faccio tanti tanti in bocca al lupo!Ciao
RispondiEliminaDELIA: he he.. mamma mia ho degli alti e bassi terribili! ieri sera ero di nuovo disperata, al punto del post precedente. se non gli parlo scoppio!! e, col senno di poi, il suo "questo è il regalo per te da parte di mia nipote" potrebbe essere in realtà un "questo è una cosa strana che mi ha dato mia nipote ma non so che farmene quindi puoi tenerlo tu"...
RispondiEliminaEMANUELA: crepi il lupo!!! crepi crepi crepi!!!! grazie , ciaooo!!
Ma nooo... perché la vedi in questo modo?!?
RispondiEliminaNon cercare spiegazioni strane dentro te, cerca di vedere le cose così come si presentano!!!!
Fidati!!
Piuttosto se hai necessità di tirare fuori delle cose per capire meglio, semplicemente PARLA CON LUI.
Non rovinarti momenti di felicità stando appresso a pensieri logoranti e inutili!
La semplicità paga, ricordalo sempre.
Prima di "impazzire" per giorni e giorni mettiti a tavolino con lui e chiaritevi!
Te lo dico per esperienza.
Noi donne dovremmo davvero prendere esempio dagli uomini in questo. E parlare senza usare troppo il cervello in ragionamenti assurdi. Perché complicarci sempre la vita?!? La vita è già difficile di suo che non ha senso sprecare tempo in questo modo improduttivo.
Dammi retta tesoro e parlagli. Scoprirai cose (belle) che nemmeno ti immagini!! :) Ne sono certa.
Delia
I'm reading all the post.... mi sei mancata... ti ho pensata... non è stato un buon periodo per me.
RispondiEliminaoh come sono felice di leggere questo post dopo non essere riusc a commentare l'altro. Sono d'accordissimo con Delia!!Siamo noi donne a farci troppi problemi..e a rovinarci poi il fegato.
RispondiEliminaParlagli se te la senti, ma stai serena che secondo me va tutto benone.
baci
DELIA: gli ho parlato....... dopo un venerdì sera in cui a malapena mi ha cagata (Ale c'era e può confermare) e in cui ha fumato!!!!!! e io non ce l'ho fatta più. Poi ale doveva partire e il tutto messo insieme non ho più retto... ma ovviamente sono scoppiata in modo osceno, mi sono tenuta dentro troppe cose per troppo tempo fino a che il vaso è strabordato... alla grande! va beh adesso che tutto sembra tornato abbastanza normale mi sento una stupida esagerata ma sono stata proprio male... comunque lui è stato colto completamente di sorpresa. Mi ha spiegato alcune cose, mi son sentita pure in colpa, ma alla fine sicuramente è meglio che sappia cosa mi passa per la mente, anche se la cosa non mi fa certo guadagnare punti, ma almeno si rende conto di come sono veramente... povero Professore!!! cmq hai ragione, cazzo se quand'ero in italia gli avessi detto, con leggerezza, "Honey, do you mind do not tell me that you'll call me tomorrow, because if for some reason you won't, I'll think that something bad happened. Just call me when it's a good time for you, you know I'm always happy to hear from you", mi sarei risparmiata tanto di quello stress, e sarei stata moolto più COOL!!!!
RispondiEliminaMAGGYE: ti scrivo su Fb :)
RispondiEliminaYASMIN: EHHMMMMMM serena non lo sono proprio stata, ma onesta sì, pure troppo forse. ora dovrò recuperare il mio essere COOL perché ho fatto proprio la pazza, ma se parto parto. La prossima volta che vedete che ho qualcosa da dire una di voi deve venirmi a costringere a parlare subito prima che il mio lato PAZZO FURIOSO esca fuori!!! chi si incarica???
Io!!!
RispondiEliminaTi risparmierò nottate e giornate ad impazzire inutilmente.
:)