venerdì 11 febbraio 2011

Piccole cose da raccontare per far arrivare le dieci

Le vacanze sono finite, e così anche il lassismo a due che le ha accompagnate. E la convivenza. E le cene, le colazioni, le lezioni di cucina. Che tristezza!
Tuttavia, continuiamo a vederci quasi tutti i giorni.
Sabato scorso ci siam fatti una bella camminata. Ogni tanto ci piace andarcene a piedi fino alla costa, al parco lì vicino, a guardare lease dei ricchi. Abbiamo un posto in particolare dove andiamo sempre. C’è un piccolo parco, di solito frequentato ma non eccessivamente, lo attraversiamo e andiamo oltre. E lì, stavolta abbiamo notato dei piccoli palazzi, a tre piani, con dei balconcini carini, e al primo piano un piccolo giardino. Qui è molto raro trovarne, e quindi siamo partiti in esplorazione. La casa si affaccia direttamente sull’oceano, il giardino è privato e ha una scaletta che scende fino a una piccola spiaggetta che neanche si vede dalla strada. Awesome! Io mi sono rattristata a vedere così sprecato quel giardino… E già ero partita a immaginare di avere il mio piccolo orto, e un tavolo con le panche di legno, per fare le grigliate estive con gli amici, e guardare il tramonto la sera, bevendo qualcosa di fresco e alcolico. Insomma, un tale spreco! Era così abbandonato che non capivo proprio a cosa servisse possedere un giardino per lasciarlo morire.
Mentre stavamo cristonando contro gli inquilini, sicuramente cinesi, che lasciavano morire il giardino, lui è riuscito a sbirciare dentro la casa, e mi ha fatto notare che era proprio bella… stipiti di un buon legno, ben rifinita… Quando un ragazzo ci ha visti da dentro, e ci ha fatto un cenno di saluto. Che figura di merda!! ho pensato io. ‘Hey!’ ha urlato il mio Lui, facendo al ragazzo segno di uscire. L’altro è venuto fuori, seguito dalla moglie carinissima, cinese, incinta. Il mio Lui gli ha chiesto quanto pagavano di affitto e se c’erano altri appartamenti vuoti. Con accento francese il ragazzo ha risposto che pagano 10,000 RMB, e che ci sono due appartamenti vuoti al secondo piano, quindi senza giardino, e non granché. Abbiamo ringraziato e ci siamo allontanati.
Dopo un po’ il Professore mi ha detto che voleva fare amicizia col francese e scoprire che lavoro fa e come ottenere la casa se se ne dovesse andare. Io mi son stupita e gli ho chiesto: “Perché, tu ti puoi permettere di pagare 10,000 RMB al mese di affitto????”. E Lui, “No, ma 5,000 sì!!”. Io non ho colto subito, e gli ho fatto notare che non sarebbe mai riuscito a scendere così tanto di prezzo, e lui ha risposto che magari avrebbe potuto prendere l’appartamento al secondo piano, e offrirsi di occuparsi del giardino di quelli di sotto chiedendo in cambio di poterlo usare ogni tanto.
Abbiamo continuato a camminare fino a casa di G. Avevo voglia di vedere il bimbo, perché erano quasi due mesi che non andavamo. Beh, sarete contenta di sapere che sembra stia proprio benone! E’ un bel bambino cicciotto col sorriso facile, gli occhi a mandorlissima e sul mento la fossetta di G. Dopo un po’ ci hanno raggiunto anche altri amici con la loro bimba, e poi ce ne siamo andati a cena.
Tutta questa prefazione per arrivare a ieri sera, da lui. Stavamo giocando, quando riceve una videochiamata da sua sorella che riceve sull’IPhone.
Lui ha iniziato a chiacchierare con le due nipotine, 1 e 3 anni. La piccola mi fa impazzire, la grande era come la piccola ma adesso riconosco in lei la gelosia che prende la sorella maggiore a quell’età, e che la rende spesso ‘crabby’ e poco simpatica. Ci sono passata anch’io, me lo ricordo come fosse ieri.
Comunque, vedendo che anche lui aveva attivato la videocamera, me ne stavo a distanza, non volendo rivelare la mia presenza e magari metterlo in imbarazzo coi suoi. Dopo un po’, gira la videocamera verso l’esterno, e inizia a girare per la casa mostrando il suo appartamento. “Questa è l’entrata…. questo il bagno. La vedi la cucina? Questo è la mia camera in stile giapponese… Il soggiorno. E lì c’è Ele, che è un po’ timida e non vuole farsi riprendere. Say hello!!!”. Io casco completamente dalle nuvole. Già odio le telecamere e mia madre mi deve supplicare per farmi vedere su Skype, ma essere ripresa da SUA SORELLA mentre sono svaccata sul divano coi capelli leonini perché appena lavati, va proprio oltre! Senza contare che non ho potuto manco scappare per non far la figura della sciocca.
Passata quella, ha dovuto dar prova di conoscere I nomi di tutte le Barbie che la nipotina gli faceva vedere. Barbie Pocahontas, Raperonzolo, Mulan, … Ogni tanto mi chiedeva aiuto, e poi diceva a loro: “Ele is no help”.
In tutto ciò io ero un po’ basita… Primo, mi ha dato l’idea che loro sapessero chi è ‘Ele’. Secondo, che lui mi abbia mostrata.
Dopo la telefonata ci siamo messi a parlare di quanto sono scontenta del lavoro, e lui che mi diceva che non ho un brutto stipendio, invece lui poverino! Al che son sbottata e gli ho detto di star zitto che io non potrei mai permettermi 10,000 RMB di affitto! E lui dice “Me neither”. “Ma come, l’altra volta te l’ho chiesto e mi hai detto che avresti potuto affrontare quella spesa per la casa!”. “Yes, but if you pay the other half!”. Ahhh!! Allora l’ha detto. Era quello che intendeva anche l’altra volta? Sono sicura che lo dice solo perché non deve davvero decidere. Però fa effetto vedere che prende in considerazione l’idea. Insomma, per un futuro… chissà. In effetti, io sono a casa solo la sera e il weekend, e la sera e I weekend vado da lui. Abbiamo effettivamente una casa in più. Però però… Solo l’idea mi spaventa un po’… Vivere con un uomo! Che non dirige la pipì manco la prima volta che usa il gabinetto, che ti lascia il bagno stranamente allagato e tu non sai come abbia fatto, che ti lascia le impronte dappertutto perchè non riesce a togliersi le scarpe se prima non si siede. Insomma, mi manca dopo 15 minuti che l’ho lasciato ma mi chiedo se gli occhi dell’ammmore mi sparirebbero se vivessimo insieme. Oddio sto diventando una vecchia lupa solitaria!!!!!!!!!!!!

giovedì 10 febbraio 2011

TWO è meglio che ONE!

Una scappata veloce che qui è l'una passata di notte, ma voglio farlo stasera se no so già che poi con il weekend me ne dimentico e ci tengo molto... Mi hanno lasciato due premi!!! Erano secoli che non ne ricevevo, che bello che bello!!!

Allora il primo è da parte di Kristal Black, che ringrazio di cuore.



Il premio vuole che si dicano 7 cose random su di sé, e passarlo ad altri 15 blog perché facciano lo stesso.

Dunque visto che è proprio tardi tardi le sparo proprio a random, cosa mi viene mi viene!!

1) adoro il basilico
2) quando avevo 3 anni, avevo 4 figlie immaginarie, più alte di me, a cui avevo dato i raffinati nomi di Caramella, Cioffitta, Lucìda e .... (devo richiedere a mia mamma il nome della quarta figlia, ricordo solo che finiva in -ina)
3) non so dire di no alla Tequila sale e limone
4) voglio vivere in un posto di mare, dove sia estate tutto l'anno
5) voglio sposarmi su una spiaggia
6) il mio sogno è di aprire un locale tutto mio
7) l'unica cosa di me di cui non mi lamento sono i piedi

Il secondo premio è da parte di Claudia,. Anche a lei mando un enorme GRAZIE!




Mando la buonanotte e un bacione a tutte voi!!! Il premio è per tutte coloro che mi hanno riaccolta a braccia aperte negli ultimi post e mi hanno fatto sentire la bentornata e fatto crescere la buona volontà di non trascurare il blog così a lungo. Piuttosto addormento il Professore e poi mi metto al pc. ; )

lunedì 7 febbraio 2011

Spezzatino con patate

Non avrei scommesso un centesimo che io, che a casa quando c’è lo spezzatino faccio sempre mille storie e cerco di prendere solo patate, qui in Cina avrei un giorno deciso di cucinarlo. E di offrirlo per cena!
E invece è successo proprio così, prima per voglia di qualcosa che sapesse ‘di casa’, poi perché mi è uscito talmente buono che ero sicura che due ragazzi avrebbero apprezzato.
Beh non mi hanno delusa, in tre ce lo siamo finiti senza fatica, facendo scarpette su scarpette con il sughetto, dopo un abbondante piatto di pasta al ragù e scamorza (loro).
Questa era la prima volta che facevo lo spezzatino, e non ho seguito nessuna ricetta. Avete presente quando fin da piccole avete visto vostra madre preparare qualcosa, e, anche se non ci avete mai prestato veramente intenzione perché non vi interessava, al momento sapete esattamente come procedere? Beh, è andata così. E ovviamente ci ho messo del mio, cercando di migliorare quelle cose che, quando lo fa mia mamma, non mi piacciono.
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Ingredienti:
450 g di spezzatino
4 patate piccolo-medie
1 costa di sedano
1 carota
1/2 cipolla
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d’aglio
olio
vino bianco/rosso
brodo
sale
pelati
farina

Come prima cosa fate un bel trito di cipolla sedano e carota. Infarinate i pezzi di carne. Mettete dell’olio in una casseruola e accendete il fuoco. Buttateci dentro lo spicchio d’aglio e, quando l’olio è caldo, il trito di verdure.
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Lasciate soffriggere, poi aggiungete la carne e fatela rosolare da tutti I lati.
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Mettete il brodo a scaldare.
Sfumate la carne con un po’ di vino bianco e alzate la fiamma per far evaporare l’alcool.
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Aggiungete il rametto di rosmarino e un cucchiaio di pomodoro (io ne ho fatto colare un goccino dalla scatola di pelati, giusto per dare un po’ di colore), poi unite le patate tagliate a pezzettoni, coprite con un po’ di brodo, abbassate la fiamma e mettete il coperchio.
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Lasciate cuocete mescolando di tanto in tanto e, se necessario, aggiungendo un po’ di brodo.
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Quando è quasi pronto, salate.
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Io ho spento quando le patate si tagliavano facilmente e il sughetto era abbastanza denso ma non troppo. Ricordatevi di togliere il rametto di rosmarino. Se volete potete anche tritare gli aghi di rosmarino insieme alle verdure, e aggiungerlo al soffritto iniziale.
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Vi assicuro che era davvero ottimo, il sughetto favoloso. A me la carne non fa impazzire, e nello spezzatino va un po’ a fortuna… A seconda dell’animale, la puoi beccare più o meno tenera, e se capita la volta sfortunata, non ci si può fare niente. Devo dire che al primo assaggio mi sembrava un sapore troppo forte, di bestia adulta, invece poi si è rivelata tenera e per niente asciutta, seppur magra.
Insomma, il Prof e G. si son sbafati un piattone di pasta al ragù e scamorza, poi lo spezzatino con una forma di pane per scarpetta, poi 2 cinnamon rolls a testa, più qualche Ferrero Rocher. Il mio Professor mi fa morire quando mi guarda mentre si ingozza di pasta e mi dice “I don’t undestand why when you make pasta it’s always so much better than when I  make it!”. SO SWEET!!!

mercoledì 2 febbraio 2011

Coconut banana bread con glassa al lime


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E ci è piaciuto tanto, che ho voluto riprovarlo con qualche modifica! Ho pensato che cocco e banana ci starebbe da favola, e poi ho pensato di renderlo ancora più speciale con un goccio di limone. Credevo di aver fatto una scoperta, e invece poi ho trovato su internet la stessa ricetta, ma dove il cake è glassato con una glassa al lime. Ancora meglio!!!! Qui il lime non si trova quindi io l’ho sostituito col limone. Una goduria. L’ho portato in ufficio ed è stato apprezzatissimo. Mi ha fatta diventare il mito dei colleghi che l’hanno ricevuto.
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Ingredienti:
2 cups di farina
3/4 tsp bicarbonato di sodio
1/2 tsp sale
1 cup zucchero
1/4 cup burro ammorbidito
2 uova grandi
3 banane schiacciate
1/4 cup di yogurt bianco
1/2 tsp vaniglia (non l’ho messo)
1/2 cup farina di cocco

Inoltre:
1 tbsp farina di cocco
1/2 cup zucchero al velo
1 1/2 succo di lime/limone/arancia

Mischiate la farina, il bicarbonato di sodio e il sale.
Sbattete lo zucchero e il burro in un’altra ciotola, poi aggiungete un uovo alla volta, sbattendo bene. Unite le banane, lo yogurt e la vaniglia. Poi aggiungete il composto di farina, sbattete un pochettino.
Aggiungete il cocco.
Versate il composto in uno stampo da plumcake imburrato, e cospargete la superficie con 1/2 cucchiaio di cocco.
Cuocete in forno caldo a 175° per un’ora e un quarto (vale prova stuzzicadenti).
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Lasciate raffreddare 10’ e rimuovete dallo stampo.
Preparate la glassa mischiando tutti gli ingredienti insieme e versate sul banana bread. Fate raffreddare prima di affettare.
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E’ veramente fantastico! A me il banana bread è molto piaciuto, ma preferisco accompagnarlo a qualcos’altro, come marmellata o yogurt. Questo ha qualcosa in più che lo rende ancora più speciale. Provatelo!! Ha avuto un gran successo ed è ottimo per la merenda e la colazione dei bambini.
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martedì 1 febbraio 2011

Cinnamon Rolls

Hehehehehe!!! Lo so Lo so cosa state per dire… Mi son data alle ricette americane! Ma sono in vacanza, e sono 3 giorni su tre che andiamo a dormire alle 4 passate e ci svegliamo a mezzogiorno. Insomma, tutti I miei buoni propositi per queste vacanze si stan facendo benedire così stamattina mi sono ribellata, con sforzo sovrumano mi sono alzata e me ne sono tornata a casa, per cucinare qualcosa di buono.
Il mio Mister però forse è intollerante al latte, quindi per due settimane dovrebbe fare la prova e mangiare senza lattosio. Quindi questi sono gli ultimi giorni per finire tutto il formaggio e sfornare dolci da sbolognargli.
Come al solito io sono un’eterna indecisa e non so mai cosa cucinare per primo. Lui voleva comprare il preparato base per I cinnamon rolls, ma non l’abbiamo trovato, e io in cuor mio avevo già deciso di farglieli lo stesso. Poi ho visto la ricetta ed era un bel pain in the ass, se mi perdonate la finezza. Allora ho deciso di rifare il banana bread usando margarina e il latte di soya al posto dello yogurt, però non avevo abbastanza banane e l’avevo appena fatto. Poi mi è venuta in mente la ricetta della marmellata di banane e cocco di Azabel, e pensavo di abbinarla al plumcake di Ady, senza latte né burro.
Poi mi è tornato in mente che questa è l’unica occasione in cui ho un po’ di tempo e sono a casa e posso cucinare con un certo impegno, e quindi mi converebbe approfittarne. Insomma, ho pensato, se non li faccio adesso, sti cinnamon rolls, quando li faccio?
E così ecco qui. Di nuovo, seguita la ricetta della sua mamma.

Ingredienti:
Per l’impasto:
3 1/2 – 4 cups di farina
1/3 cup di zucchero
1 tsp sale
2 bustine di lievito di birra disidratato Mastro Fornaio (= 4 1/2 tsp) + 2 cucchiaini di zucchero perché qui non ho il lievito fresco
1 cup latte
1/4 cup margarina a temperatura ambiente (= 57g)
1 uovo grande

Per il ripieno: (raddoppiate le dosi se volete dei cinnamon rolls ancora più morbidi, umidi e gustosi)
1/2 cup zucchero
2 tsp cannella in polvere
1/4 cup burro a temperatura ambiente
Facoltativo:
1/2 cup uvetta
1/4 cup noci sminuzzate

Per la glassa: (raddoppiate le dose se proprio non ne avete mai abbastanza!!! Io non l'ho fatto per mancanza di ingredienti ma la prossima volta mi preparo prima!)
1 cup zucchero al velo
1 tbsp burro a temperatura ambiente
1/2 tsp vanilla
1 - 2 tbsp latte

Mischiate 2 cups di farina con lo zucchero, il sale e il lievito coi 2 cucchiaini di zucchero con un mestolo di legno.
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Scaldate il latte insieme al burro per qualche minuto al microonde. Dovrebbe essere circa 50°. Aggiungete il latte col burro, e poi l’uovo.
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Cominciate a lavorare di frusta elettrica, prima per 1 minuto a bassa velocità, poi, dopo aver raschiato l’impasto dai bordi, proseguite un altro minuto a velocità media.
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Aggiungete la restante farina 1/2 cup alla volta, amalgamandola col cucchiaio di legno.
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Io non ho aggiunto tutta la farina, in totale me ne sono servite 3 cups più quella per impastare. Dovete avere un impasto appiccicoso e soffice.
Trasferite l’impasto su un piano infarinato e cominciate a impastare, aggiungendo poca farina sulle vostre mani o sul piano se appiccica troppo.
Lavorate per 6-8 minuti. Vi accorgerete che è pronto quando, anche senza aggiungere farina, l’impasto sarà lucido ma NON si attaccherà al piano né alle mani.
Imburrare leggermente una ciotola e trasferitevi l’impasto, raccolto a palla.
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Ungetelo bene e copritelo con pellicola non tirata e con uno strofinaccio da cucina. Lasciate lievitare 1 ora 1 ora e mezza o finché non avrà raddoppiato di superficie. Io l’ho messo in forno intiepidito e spento, è salito che è un piacere.
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Schiacciate gentilmente la vostra palla, per togliere l’aria, poi prendetela e trasferitela sul piano infarinato. Con un mattarello infarinato, stendete l’impasto in un rettangolo il più regolare possibile. L’impasto è morbido ed elastico e si lavora facilmente.
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Mischiate lo zucchero con la cannella e fondete il burro.
Spennellate il rettangolo di pasta col burro, volendo potete aiutarvi con un pennello. Poi spargeteci sopra il composto di zucchero e cannella e, se le avevate previsti, uvetta e noci.
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Preparatevi la placca del forno rivestita di carta forno.
Pian piano, partendo dal lato più lungo del rettangolo, arrotolatelo su se stesso. Io l’ho chiuso con le dita inumidite con acqua.
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Con un coltello, tagliate il rotolo a fette di 2,5 cm l’una, e sistematele sulla placca distanziate tra loro.
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Coprite con pellicola lasciata molle e fare lievitare per 30 minuti.
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Poi potete rimuovere la pellicola e cuocere. Io invece ho messo la placca in forno perché aspetto il Professore e G. a cena e voglio gustarmeli ancora tiepidi! Non so se funzionerà, però…Se aspettate in linea ve lo dico in direttissima! Occhiolino
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Eccoli!
Sfornateli appena colorati e preparate la glassa mentre si intiepidiscono.
Mischiate lo zucchero al velo, la vaniglia (io ho usato lo zucchero al velo vaniglinato quindi niente vaniglia), il cucchiaio di burro molto morbido e infine il latte o l’acqua per creare una glassa. Potete aggiungerne nel caso non bastasse la quantità indicata.
Colate la glassa sui cinnamon rolls con un cucchiaio, creando delle strisce decorative. Qui se n’è occupato Lui, quindi niente strisce, ma chissene!
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Gustateli appena tiepidi!
Noi li abbiamo mangiati come dessert dopo una cena abbastanza abbondante ma abbiamo fatto comunque il bis. Se non ci fossero stati qui il Prof. e G., creo avrei fatto il tris. Sono ottimi! Anche per me che mi sto abituando alla cannella, che prima era una sconosciuta visto che alla mia mamma non piace. Il sapore non è troppo forte ma è delizioso!
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Stamattina li abbiamo mangiati per colazione: scaldati al microonde sono diventati sofficissimi!!! Con un bel caffè americano… A real treat!!
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Just enjoy!
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Ah, alla fine farli non è stato così complicato come avevo pensato… Mi sa che li ripeto!!!
Buon Chinese New Year’s Eve!!!
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