martedì 30 giugno 2009

Esperienze dalla Cina: una sera al ristorante (ma in cucina a spadellare)

Mi sono presentata alle 16 al Caffè come d'accordo, per dare un'occhiata alla cucina e vedere cos'altro mi sarebbe servito. Mi hanno offerto un espresso (che ho benedetto, visto che dopo la mia ultima catastrofe con la caffettiera, la mia diletta si è tenuta in vita ancora una settimana ma poi non c'è stato più niente da fare... non ce l'ha fatta), poi mi hanno accompagnata in cucina. Molto piccola... Io già sognavo spazi immensi e bianchi, super moderni, e invece... ogni tanto scordo che sono in Cina, e che comunque non ero in un ristorante, ma in piccolo caffè. Comunque, mi presentano i due cuochi, due ragazzi giovani e spaventatissimi, poveri... forse temevano che fossi lì per rubar loro il lavoro. Comunque, la volta precedente il capo mi aveva parlato di spaghetti, quindi io necessitavo solo di bacon, come ingrediente 'particolare'. E quello c'era. Bene!! Poi il tizio mi fa: "Cos'altro prepari?". Ehmm... ma... ma... per fortuna mi ero preparata su un eventuale altro piatto semplice, gustoso e senza ingredienti irreperibili e ho proposto una parmigiana di melanzane. Ma non avevano melanzane. Né mozzarella, né basilico. Per passata di pomodoro mi hanno proposto una latta di ketchup. Ho iniziato a disperare. Il parmigiano sapevo che sarebbe stato quello in scatolette, in polvere, che ha un vago sentore di formaggio, ma qui è il massimo a cui si può aspirare. Abbiamo iniziato a fare la lista della spesa... Poi mi ha chiesto di fare una zuppa. Io a questo non ero affatto preparata! Non sono una cuoca e riesco a realizzare quasi tutto se ho una ricetta sottomano da seguire, ma così su due piedi non avrei saputo da dove cominciare per una zuppa!! Poi non so perché, ma qui son convinti che la zuppa sia un piatto tipico italiano. Ce l'hanno pure nel menù: zuppa italiana. Ma quando mai??? Io al massimo di italiano considero il minestrone, o la pasta e fagioli, insomma... Mica quella brodaglia saporitissima ma assai cinese!! Comunque, per fortuna e grazie alla mia previdenza avevo con me la mia pennina usb con tutto l'archivio di ricette, così l'ho inserita nel loro computer, ho aperto la cartella "Zuppe, vellutate e minestre" e ho iniziato a scorrere la varie ricette, insieme al capo, cercando di trovarne una fattibile in Cina. Trovata la zuppa, mi ha chiesto come in Italia si cucinano le cozze. E lì di nuovo, ero impreparata: ho optato per il modo più semplice, con vino bianco e prezzemolo. Stupida io, perché avrei potuto farle ripiene e gratinate, molto più tipico. Ma non avevano il pangrattato, in ogni caso, quindi avremmo dovuto tostare il pane, poi frullarlo, e il tempo non bastava per far tutto. Comunque loro di solito le cozze le fanno semplicemente bollite, quindi le mie sarebbero già state diverse. Finita la lista sono andata col capo a far la spesa... Che uomo, mamma mia! Sembrava un pesce fuor d'acqua. Siamo andati a comprare al Jusco, un centro più costoso del Carrefour, per cui ci sono andata solo un paio di volte, e non sapevo cosa avrei trovato. Ma mi orientavo meglio di lui... Ho preso la passata di pomodoro e una scatola di pelati, le melanzane (qui hanno solo quelle lunghe, niente tonde e dolci...), un gambo di sedano, funghi. Basilico e prezzemolo non c'erano... Il capo ha proposto di sostituirli col rosmarino ma l'ho fulminato con lo sguardo e per 5 minuti è stato zitto. Poi, conoscendo abbastanza bene la Cina da essere diffidente su tutto, ho domandato se avevano una teglia da mettere in forno. Mi ha prima risposto di sì, poi, quando sempre per diffidenza l'ho pressato col mio interrogatorio, e ho scoperto che la teglia era solo quella per pizza (pfuì... pizza! Tzé!), coi bordini quasi inesistenti, mi osno messa le mani nei capelli, e ho cominciato a disperare. Oddio!!! E dove la cuocio io la parmigiana?? Niente panico, Gaijina... farò come mamma, che la cuoce sul fuoco, in un semplice, semplicissimo tegame. Ma non avevano tegami... O-mio-dio. Ho chiesto se avevano almeno una padella coi bordi un minimo alti... Mi dice di no. Basta così, gli ho detto che non c'era tempo di andare al Carrefour solo per basilico e prezzemolo, e che tanto mi sarebbe servito qualcosa in cui cuocere la parmigiana, e non volevo la comprasse apposta per me, quindi gli ho chiesto di accompagnarmi a casa mia, avrei preso la nostra padella e le mie erbe.
Quando ha visto la mia padella si è messo a ridere e ha detto che ce l'aveva quella. Ehhh beh e perché non me lo hai detto?? In ogni caso... Corriamo in cucina. Lui mi ha pure detto "Take it easy, we have a lot of time". Sì. Certo. Ma se non sai neanche cosa devo cucinare!!! Infatti poi si è visto. Mi ha detto di dare ordini ai cuochi, che avrebbero fatto tutti i lavori più noiosi come tagliare, mescolare, friggere, che io dovevo solo ordinare, che ero il capo là dentro. Figo... Peccato che non sia abituata a farmi servire, tantomeno da persone che non conosco e che mi temono come una ruba-lavoro e che mi guardano in cagnesco. E che parlano in cinese, perdipiù in dialetto e non capiscono una parola di quello che dico, il che mi fa sudare ancor di più di quanto già non stia facendo in questa cucina che sembra una sauna. Quindi ho cominciato a tagliare le 4 patate che uno dei due aveva pelato (a dire la verità le ho pure ripelate perché era più la buccia rimasta che quella tolta... va beh), e alla loro insistenza ho chiesto di tritare finemente una cipolla, visto che la cosa mi fa piangere. E qui, prima chicca. Mettono la cipolla nel frullatore. Ne esce una schiuma bianca. Con quella avrei dovuto fare il soffritto. Ok voi non conoscete la mia faccia, ma scommetto che Ale se la potrà immaginare. Ho alzato lentamente la faccia dopo aver guardato quella schiuma, li ho guardati negli occhi con la bocca semiaperta, indecisa su quali parole usare per esprimere la mia perplessità. Il capo deve avermi letto nel pensiero perché mi dice "Così è troppo forse, vero?". Non ho neanche risposto, avrei solo voluto che se ne andasse dalla cucina perché si intrometteva in tutto e combinava solo pasticci. Ok alla fine tritano una cipolla, a mano stavolta, e la butto in padella con dell'olio. Anche lì, ho dovuto usare un loro tegame, tutto vecchio, strausato, col fondo piccolo piccolo... Dopo la cipolla ho buttato le patate, e ho fatto rosolare il tutto.
Intanto ho messo dell'acqua in una pentola, con dentro una carota e del sedano, e ho fatto bollire.
Notate bene: nelle cucine cinesi di solito ci sono solo due fuochi. A casa nostra addirittura uno, perché l'altro è rotto. Ma mai avrei creduto che pure in un caffè usassero solo due fuochi... Pazzesco! E ancor più pazzesco è stato che, al mio stupore, siano andati a controllare e abbiano scoperto che in realtà di fuochi ce n'erano quattro. Mai usati prima. Fiùùùù. Che fatica raccontare... sto cercando di ricordare tutto ma certe cose di sicuro mi sfuggiranno, ho aspettato troppo.
Rosolate le patate ci ficco 200 g di funghi tagliati (non erano porcini ma funghi cinesi, e questo si è visto nel gusto diverso che aveva alla fine la zuppa, rispetto a quando l'ho fatta a casa mia), faccio cuocere 3 minuti, poi ci butto il brodo bollente (circa 2 litri, ma in Cina come ho già detto si fa tutto a occhio), salo un pochino e lascio cuocere per 20 minuti. Bene! Il capo stupitissimo, perché credeva che la zuppa che avrei servito in tavola sarebbe stata l'acqua con dentro il sedano e la carota arancione. -.- Non dico niente, va'...

Intanto, passiamo alla parmigiana. Avevamo già tagliato 4 melanzane lunghe, e adesso le stavamo friggendo. Niente infarinatura, no, perché non c'era tempo. Non è mai stato così difficile friggere qualcosa... Tutte le padelle avevano il fondo bombato così che l'oio stava solo ai lati e le melanzane lo assorbivano totalmente mentre quelle al centro tendevano a bruciare. Tanto ha detto il capo che ho dovuto lasciar friggere a uno dei due ragazzi... Io non sapevo che fare, intanto. Poi è arrivato un altro tizio, uno chef in un ristorante a 4 stelle, così mi è stato presentato. Poi sono arrivate delle ordinazioni dai clienti, quindi mi hanno chiesto di fermarmi un attimo così loro avrebbero potuto cucinare quel che dovevano. Cioè... hanno mollato le melanzane a friggere da sole!!! Quando mi sono catapultata alcune stavano allegramente scurendo... Mi sono messa lì e ci sono stata fino alla fine della frittura, sistemandole su un piatto e facendo tanti strati, con della carta assorbente in mezzo. Non in pila come stava facendo il mio collega... Ah!! Non avevano olio extravergine di oliva, naturalmente, così ho dovuto usare per tutto l'unico olio che ho trovato in cucina... L'etichetta diceva "Sansa... olive...". Non commentate please, sono stata costretta a non farmi troppe domande, non avevo comunque alternativa.
Mentre friggevo osservavo interessatissima cosa preparavano loro per i clienti... Ho visto fare gli spaghetti italiani!! Ahahahahahhaha mi son scassataaaaaaaaaa!!! Non ce l'ho fatta a trattenermi dal ridere, son partita in quarta almeno 4 volte durante la serata. Hanno messo dell'acqua in una larga padella coi bordi leggermente più alti di quelle per le crepes, poi ci han buttato dentro qualche filetto di peperone, poi gli spaghetti... Oddioooooooooo!!! Il capo tutto fiero mi diceva "Ecco, facciamo gli spaghetti taliani così!!", e io a trattenermi a stento. Divertentissimo!! Poi hanno preso dei sacchetti di plastica dal congelatore, hanno tirato fuori un po' di ragù, scaldato in pentola e sistemato sopra la pasta. Et voilà!
Poi per la zuppa ai funghi anche, hanno tirato un po' di crema fuori da alcuni sacchettini, messa in pentola (la mia, quella che avevo portato da casa... meno male che non serviva eh...), aggunto della panna o latte, mescolato un po', aggiunto qualche spezia, e voilà!
Poi hanno tostato del pancarré, sempre preso dal congelatore, in forno, e ci hanno fatto dei panini. E lì, tutto normale.

C'è stato un momento che mi son sentita davvero parte del gruppo, perfettamente a mio agio nel districarmi nella cucina con altre 3 persone più il capo sempre tra le palle, mentre ognuno di noi era impegnatissimo in un piatto diverso... Facevamo la ginkana per non darci fastidio come nelle vere cucine! Beh... era una vera cucina! Che figo!!

Finito con le melanzane mi sono dedicata al sugo. Semplice semplice, goccio d'olio, pomodoro, basilico, sale, perché la parmigiana è già un piatto pesante, quindi il sugo deve essere leggero. Ho lasciato cuocere un po', poi ho usato la mia padella e ho iniziato a fare uno strato di sugo, poi ci ho sistemato le melanzane, senza lasciare spazi tra le fette, sopra altro sugo, parmigiano, mozzarella a dadini (ho dovuto usare il formaggio che loro usano per la pizza... Non ha quasi sapore ed è compatto come un muro... ma di nuovo, ho dovuto adattarmi). Poi altro strato di melanzane, pomodoro, parmigiano e mozzarella, fino a finire le melanzane. Sopra l'ultimo strato parmigiano e mozzarella più abbondanti. Quando il capo ha visto come veniva, ha detto che era olto bella e che sembrava una pizza. Lui all'inizio credeva che le melanzane fossero pronte così, fritte e basta. E poi andrebbe messa in forno. Ma io l'ho messa sul fuoco, al minimo, coperta. Il coperchio della mia padella è senza pomello, perché si è rotto, quindi immaginate... Ah non ho detto una cosa importante!! In Cina è impossibile 'cuocere a fuoco lento'... I fuochi sono tutti enormi!!! Hanno l'abitudine di alzare sti fuochi a fiamma altissima, e quando dicevo più basso, non capivano proprio... E anche al minimo, era troppo alto per me.
Mi sono disperata di nuovo quando mi sono resa conto che il sugo era troppo liquido... avrebbe dovuto essere molto più denso... Va beh non impanichiamoci, ci metterà più tempo ma prima o poi si raddenserà.

Poi mi sono dedicata alle cozze. Devo ammettere che, se dapprima il passare i lavori noiosi agli altri mi scocciava e imbarazzava, quando ho visto le cozze tutte già belle pulite e grattate, non mi è dispiaciuto affatto, anzi ho iniziato a prenderci gusto...
Per le cozze mi vergogno un po', ma sono andata in pappa. Le ho semplicemente buttate in una pentola, cosparse di prezzemolo, fatte aprire leggermente e poi cosparse di vino bianco (cinese... non dico niente) e poca farina (un trucchetto che ho imparato dalla mamma di un mio ex di Savona... le cozze più buone che io abbia mai mangiato, ma questo trucchetto non mi riesce come dovrebbe... la farina entra nelle cozze e l'aspetto è davvero brutto. Forse dovrei metterla prima? Boh! Migliorerò! L'obiettivo è che formi col vino una cremina appiccicaticcia e gustosissima sopra le valve della cozze... che ti verrebbe voglia di leccare tutti i gusci!) e fatte aprire completamente, girandole di tanto in tanto. E anche questa è fatta, male ma fatta.

Sono tornata alla mia zuppa... L'abbiamo messa nel frullatore, lasciando da parte un po' di brodo da aggiungere dopo per arrivare alla giusta consistenza. Ho aggiustato di sale e messo un bel po' di pepe nero, e frullato il tutto. La consistenza mi è venuta molto meglio dell'altra volta!! Infatti ho avanzato un po' di liquido. Io avrei voluto servire la zuppa, poi gli spaghetti, poi la parmigiana. Le cozze o dopo o come antipasto. Ma il capo ha detto di cominciare, e così ho fatto. Avrei voluto almeno scaldarla, ma lui ha detto che andava benissimo così... Ho tostato delle fette di pane in forno, poi le ho tagliate a cubetti e sistemate su ogni piatto, al centro. Poi cosparso con un filo d'olio (voglio l'extravergineeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!), e servito. Andata... Con un'ansia degna di nota ho aspettato il resoconto.
Il capo mi aveva detto che aveva invitato solo amici stretti, e che dopo mi avrebbe presentata loro. Intanto ho continuato a dedicarmi a pregare la parmigiana di sbrigarsi a cuocere.
Non so perché Henry non sia rimasto di là con gli ospiti a chiacchierare e mangiare la sua zuppa, anziché rompere le scatole a me con le sue proposte assurde. Vedendo che la parmigiana ci impiegava più tempo di quanto pensasse, mi ha proposto prima di mettere la padella in forno (1. il manico è di plastica; 2. il tempo è quello che è, non è che si accorcia di molto, in forno), al mio sguardo allibito mi ha poi detto di traferirla in un'insalatiera e mettere in forno quella (di nuovo, era di plastica, e secondo... COME POSSO TRASFERIRE UNA PARMIGIANA ANCORA LIQUIDA IN UN ALTRO CONTENITORE???? AAAAHHHHHRRRRGGGGHHHHH!!!!). Al mio urlo non sapeva più cosa proporre, così gli ho detto di stare tranquillo e di avere pazienza che si sarebbe addensata, ma che era normale ci volesse un po', e che se avessi saputo di dover preparare tutta quella roba sarei andata lì prima. Figuratevi che mi aveva pure chiesto la pizza!! A parte che non penso di essere capace (ehm... oddio sì, lo ammetto... non ho mai provato! Ma mia mamma è talmente negata che mi ha trasmesso la paura e temo pure l'incapacità), ma poi qui mica c'è il lievito di birra... Né la mozzarella. Né la nostra farina. Quindi... il fallimento sarebbe certo. Ma temo che un giorno dovrò abbassarmi e provarci lo stesso, o ammettere che non l'ho mai fatta, al che tutte le mie possibilità di collaborazione metteranno le ali...
Comunque, finalmente la parmigiana è pronta e così cerco di tagliarla e servirla. Io mi munisco di una sorta di spatola affilata, e lui, appena vede che ho qualche difficoltà a tagliare fette nette senza semidistruggerle (ops... mi sono dimenticata di levare la buccia alle melanzane!), dice di lasciar fare ai cuochi... che prendono un coltello (aaarrrgghhhh!! la mia padella!!!), e combinano il mio stesso disastro. Ma non voglio vedere, li lascio e seguo lui che vuole presentarmi agli amici. Io timidissima per le recensioni mi avvio, vergognosa di puzzare sicuramente di cucina, e lui mi tranquillizza dicendo che è una cena molto informale, e poi... mi chiede se voglio passare dal bagno per truccarmi!!! E meno male che era informale!! Ma che cacchio!
Gli ospiti erano la moglie e due donne... Qui le chiamano cognate ma non necessariamente sono parenti. Più i rispettivi bambini. Due ragazzine e un maschietto. Mi hanno subito fatto i complimenti (e meno male che il capo mi aveva assicurato che loro non sapevano che avessi cucinato io... mai fidarsi), e lui mi ha indicato i piatti completamente vuoti dei bambini. Questo mi ha molto lusingata, perché in genere loro non puliscono mai il piatto, cosa che mi fa soffrire perché io sono una di quelle ragazze educate a "Se non finisci tutto quel che hai nel piatto non ti alzi che ci sono i bambini che muoiono di fame".
Mi sono letteralmente innamorata di una delle due donne: è bellissima, identica alla mia prima babysitter di quando ero bambina, è gentile, sempre sorridente e così allegra!! Parlicchia un po' d'inglese e anche quando parla cinese capisco con facilità, più almeno di quello che capisco quando parla la moglie del proprietario. Ho mangiato anche io un po' di zuppa, ma avevo lo stomaco chiuso. Poi è arrivata la parmigiana. Anche questa è piaciuta molto! La donna buona continuava a sorridermi e a farmi i complimenti, chiedendo ai bambini se gli piaceva, e loro dicevano di sì, e mangiavano, mangiavano...! Mi ha detto che a sua figlia piace tutto il cibo occidentale e poi non mangia i ravioli! Hanno pulito di nuovo i piatti... stavolta anche la capa!! Che onore!! Io l'ho assaggiata pochino pochino perché sono a dieta e avevo paura, ma non era malaccio. Diversa dalla parmigiana di casa, ma comunque gustosa e piacevole. E un'altra è andata. Le cozze le avevano già portate, insieme a dei gamberetti che avevano fatto loro, ma non le ho assaggiate. Poi il capo mi dice che adesso posso andare a preparare gli spaghetti.
Sì... perché in Cina non esiste 'antipasto-primo-secondo-contorno-dessert', no... Tutto viene portato insieme, e loro mangiano spiluccando un po' dovunque... magari un cucchiaio di zuppa, poi una forchettata di insalata, poi un pezzetto di pizza, un boccone di bistecca, peperone, una patatina, altro cucchiaio di zuppa, così. Alla cena dell'altra volta sempre con loro una donna è stata capace di mangiare altra zuppa (ormai gelida) e insalata dopo la frutta.

Torno in cucina, un po' più rilassata e sicura, poi stavolta non c'è manco il capo a combinare pasticci, così mentre taglio il bacon inizio a fare amicizia coi due cuochi. Chiacchiero un po', mi scuso per il disturbo, loro timidissimi prima mi fanno fare il mio monologo, poi iniziano a dire qualche parolina pure loro. Butto il bacon in padella con un filo d'olio, faccio rosolare, poi spengo e butto gli spaghetti nell'acqua bollente salata. Intanto metto 5 tuorli e un uovo intero in una ciotola, aggungo pepe, parmigiano e due cucchiai di latte e mescolo con una frusta. Al momento di scolare gli spaghetti aggiungo il bacon al composto di uova, poi verso il tutto sopra la pasta scolata e rimessa in pentola. Mescolo velocemente e impiattiamo subito. Vietato rimettere sul fuoco la pasta condita perché le uova così si romperebbero!! Tanto si cuociono già col calore della pasta, fin troppo. Avevo chiesto una promessa al capo: almeno la carbonara, mangiatela calda, se no fa schifo. Mi aveva detto va bene.
Io intanto continuo il mio chiacchiericcio coi cuochi... Faccio loro assaggiare la carbonara e loro mi fanno assaggiare la loro cena: spaghetti di riso conditi con una salsa leggermente piccante e oleosa che a me veramente non è piaciuta affatto, ma loro erano tutti fieri! Poi chiedo loro di insegnarmi qualche nome di ingrediente e anche come fare la salsina che accompagnava la carne l'altra volta... Era strabiliante. Mi mostrano e mi elencano tutti gli ingredienti, e io contenta come una pasqua perchè era la stessa salsina che avevo già assaggiato al giapponese e da noi non l'ho mai trovata e vale davvero la pena, lo giuro... Semplicissima ma veramente speciale!! Adesso conosco gli ingredienti, ma mi han promesso che mi insegnaeranno quindi credo che mi invierò a casa gli ingredienti che in Italia non credo di trovare e posterò la ricetta... Potrei tenerla segreta, ma è troppo buona per non farne godere alle mie amiche-blogger!!
Poi ho salutato i cuochi e sono andata di là a vedere come andava con la pasta. Quando mi sono avvicinata al tavolo e ho visto i piatti intatti dopo un quarto d'ora, ho lanciato un urlo. "Aaaahhhggg!! Lei mi aveva fatto una promessa!!!". Non avevano cominciato per aspettare me, e io facevo la scolaretta coi cuochi.
Io disperata, sapendo per certo che avrebbe fatto schifo... Beh no schifo non faceva, l'hanno finita tutti tranne il capo che però non mangia una mazza. Solo io l'ho solo assaggiata, sempre causa-dieta e chiusura di stomaco e cenetta in cucina con gli spaghetti di riso. Ma era buona... anche se aveva perso perché appena tiepida.
Parlando parlando mi è scappato che era la prima volta che facevo la parmigiana e la carbonara, il che è vero, ma che problema c'è? Mica ci vuole una scienza! E' vero, ero un po' agitata, ma non era certo un terno al lotto, o no? Il capo ha sgranato un po' gli occhi preoccupato, invece la donna buona mi ha detto che devo avere un talento per cucinare. Io non penso proprio, ma intanto mi beavo dei complimenti. Ne ho pure approfittato per spargere un po' la voce sul lavoro che stiamo cercando, e lei ha discusso un pochino col capo e poi mi ha chiesto se sarei interessata anche a dare lezioni private di inglese, non per froza nelle scuole, a ragazzini come sua figlia. Le ho detto di sì, e che avevo una certa esperienza coi bambini, anche se più piccoli.

Alle 22 meno 10 mi hanno detto che potevo andare a casa e che mi avrebbero chiamata il prossimo weekend per parlare. Mi hanno chiamato un taxi e me l'hanno pure pagato...
Sono tornata a casa felicissima!!! Che bella esperienza!!!
Mi è un po' spiaciuto non fare le foto ai piatti, dei piatti carini con un impiattamento più serio di quello che faccio io a casaccio per le foto, ma non mi sembrava il caso di mettermi a scattare in cucina...

Non so cosa mi diranno... Io non sono molto fiduciosa perché ci metto troppo tempo a cucinare, bisognerebbe trovare delle ricette tipiche e buone che sia possibile congelare e tirar fuori al momento opportuno, come fanno loro per le altre cose.

Niente dolce, stavolta, non c'era tempo... Ma meglio perché lì sì che ho una paura matta!!! Mica si può fare sempre a caso!!

Comunque... Questo weekend probabilmente sarò a Pechino oppure a ballare il flamenco di nuovo (ci hanno richiamate!) se ci pagheranno bene, quindi è tutto rimandato alla prossima settimana.
E questo è tutto sulla mia avventura! Ci sarebbe l'ultimissima di Sako, che oggi mi ha fatta uscire dai gangheri, ma per ora passo e chiudo.

12 commenti:

  1. Quante belle esperienze che stai facendo in Cina!!! Peccato solo che gli ingredienti spesso non si trovino...dovresti aprire 1 specie di import di ingredienti dall'Italia con ristorante annesso...diventeresti ricca! :) Qui a Milano un ristornate greco lo fa e dopo mangiato mi compro tutti gli ingredienti che non si troverebbero altrimenti! Ma no ma no...torna a casa che è meglio! :D

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  2. Ma si può sapere perchè qui è tutto MADE IN CHINA e lì non si trova na mazza? Che serata impegnativa ... alla faccia do cafè... hai pure incontrato la fata buona e la strega cattiva... ma tu hai il tocco manga non preoccuparti se ti avventuri in nuove ricette...tu sei cooking mama!!! Spero di averti rallegrato ciao bella!

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  3. 你好!è la prima volta che commento un tuo post ma ti leggo da molto tempo!Complimenti per la cena immagino che tu abbia dovuto fare una faticaccia!Comunque non mi stupisco molto: ad una cena a casa della lettrice di cinese io e i miei amici avevamo portato una vaschetta di gelato. La cara lettrice ha prima infilato tutti i cucchiaini nella vaschetta, poi quando le abbiamo fatto notare che forse era meglio se faceva le porzioni ha messo il gelato sui piatti di plastica! :-D ihih che spasso!再见!

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  4. Che bello poter cucinare in un ristorante, ti invidio un sacco! Goditela questa esperienza, chissà che possa tornarti utile in un futuro. bacioni!!

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  5. Bwahahahah ecco perchè non riesco mai a trovar euna ricetta della pasta per fagli i baozi!
    Non la sanno neanche loro! ihihh
    oddio, credo sia una delle cose da raccontar una volta tornata qui: 2Ebbene si, ho cucinato in un ristorante, ma per poterlo fare mi son sovuta portare la pentola da casa" =)
    Oddio, io morire, con due fuochi poi *-* ti ammiro, nn so come tu possa riuscire a cucinare così, mi sembra quasi claustrofobica questa cosa =)

    Che figo, Pechino *-*
    Aspetta che arrivo eh =)

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  6. Ciao Gaijina!!! Scusa, passo di fretta e ora non ho il tempo di leggere il tuo post chilometrico, devo ancora finire di studiare (finire è una parola grossa!), farmi la doccia e prepararmi che devo andare a un barbecue, ma domani rimedierò, promesso. Adesso però ti devo assolutamente dare questo link:

    http://pilloleculinarie.netsons.org/consigli-utili/296/come-pesare-senza-bilancia/

    visto che in Cina hai difficoltà a reperire una bilancia, magari questo link ti può essere utile! Un mega bacio! ;)

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  7. Ciao Gaijina, ti scopro grazie a babi, e ho letto delle tue disavventure cinesi, che sembrano non finire mai...ma, ovviamente viste da qui, sono divertenti... anche mio figlio sta studiando cinese a Bologna e ha intenzione una volta laureato l'anno prossimo, di iscriversi ad una università cinese per imparare la lingua sul posto...nonostante le difficoltà che incontri, mi par di capire che vale la pena...è così? ciao..anzi ni hao! ;-)

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  8. Laura: NAAAAA.... cas aè meglio solo per il cibo!! vorrei solo potermi arredare la cucina e farmi mandare tutti i prodotti di cui necessito!! via frigo... ;)

    MAGGYE: ma certo che l'hai fatto, come sempre! alla fine è andata bene, hai visto... mi hanno chiesto di andare di nuovo.. urgono almeno tre post ma non sono pronta ancora...

    SOFY: ciao cara! è sempre bello trovare nuovi lettori, mi fa piacerissimo il tuo commento! ecco vedi? tu puoi confermare... e ne ho delle altre belle da dire...!!!

    KRISTEL: certo è stata una cosa che mai avrei pensato di poter fare... divertente, seppur stancante...

    BLACK: eh sì, sto sclerando anch'io, in effetti... no i baozi lì non ci sono!! in teoria avrei dovuto impararli qui, ma poi per una serie di cose erano semrpe già pronti! ma com'è che tu conosci i baozi?? non si trovano in italia!!

    BABI: sei stra-ca-ri-nis-si-ma!!!! un tesoro, mi hai fatta commuovere. sono ultresensibile in sti giorni, mi basta così poco... grazie di cuore del pensiero!

    ASTROFIAMMANTE: piacerissimo di conoscerti! beh io credo che sia un'ottima idea... di sicuro meglio che venir qui subito dopo la laurea come ho fatto io, perché la voglia di studiarre mi era già passata!! e poi, sì... ne vale proprio la pena! un'esperienza davvero davvero grande, nonostante tutto. l'indipendenza, la cultura diversa, il cavarsela con beghe che neanche a casa si conoscevano (la casa, il visto, la società dell'acqua, ...) fa proprio crescere e vale più di una laurea, almeno secondo me...

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  9. Ti sbagli, qui in wild culonia non c'è nulla, NULLA.. ma il mio risotrante cinese di fiducia, ha nel menù i Baozi!!! Che poi per semplificarlo l'hanno chiamato "pane morbido", una volta chiesi delucizaioni e mi dissero che il loro vero nome è Baozi (mangiato poi sia nella ChinaTown Londinese che NewYorkese =)
    Inutile dirti che ci vado pazza, una goduria esagerata, spesso passando davanti al risotrante prendo solo una porzione di Baozi takeaway =)

    Cmq, novità strazianti:
    andrò a Londra sia a settembre che a dicembre e il mio "uomo" non è più lì =( l'ho saputo dall'amico che abbiamo in comune e che ci ha fatti conoscere, ora vive a Parigi =( con una tizia che è "sua amica" ma io ci credo poco =((((
    Il bello è che un paio di mesi fa gli scrissi un'email in cui tra le tante cose gli parlavo della magia di Parigi, cazzarola, che figura di merda =)
    Entro maggio dell'anno prossimo andrò a trovare una mia amica che fa l'erasmus lì in francia, sto già vedendo come fare per passare qualche giorno a Parigi, ma sono sicura che in quel periodo lui sarà già in Papuasia, per la testa pazza che si ritrova. Uffy. I'm so sad =(

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  10. In effetti Maggye non ha tutti i torti!eheh..Buon weekend cara!

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  11. grazie della risposta...e auguri perchè le cose vadano lisce il più possibile, alla prossima!

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  12. BLACKSNOW: ma daiiiiiiiiiiiiii!!!! wow allora sei proprio decis ad inseguirlo!!!! io non conosco la vostra storia né cosa ne pensi lui ma... in bocca al lupo!!!!

    NIGHTY: ciao carissima! ti ringrazio tanto, buon weekend anche a te!! (ehehe un weekend dopo ma...)

    ASTROFIAMMANTE: MA FIGURATI!! grazie a te della visita e dell'augurio!!!

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