Qualche commento su questa vacanza lo devo proprio fare, e, se leggete, capirete perché.
Come avevo scritto, sono andata a casa di un amico a Imperia, e tra i membri del gruppo c'era anche A., il mio ex, con una ragazza. Per quanto mi riguardava, non avrebbero dovuto esserci problemi, visto che la nostra separazione è stata avviata dalla sottoscritta. Tuttavia, come ormai ben si sa, tra il dire e il fare... c'è di mezzo un vero oceano, soprattutto quando si tratta di questo genere di cose!!
Sono venuti a prendermi per partire lui, lei e un terzo amico, e già lì la situazione è stata abbastanza buffa: avete presente la pubblicità della Benetton Oppure quella dei Ringo? Insomma la rappresentazione di due persone completamente opposte che si incontrano? Ecco, questa è stata la nostra stretta di mano. Io bionda, riccia, lineamenti morbidi, struccata, completamente vestita di bianco; lei mora, liscia, magrissima, truccata di nero intorno agli occhi, vestita completamente di nero. Una dark, insomma. Avrei pagato oro perché qualcuno ci fotografasse in quel momento, perché c'era davvero del comico in tutto ciò.
Il viaggio l'ho fatto in un'altra vettura per fortuna, perché mi faceva un po' effetto vedere lui e lei (al mio posto) davanti a me, complici come lo eravamo stati noi, a parlare fitto fitto e ogni tanto darsi una carezza, o sorridersi. A un certo punto sono stata lì lì per chiedere al mio conducente di riportarmi indietro. Ma sono una tosta, e ho tenuto duro. "Hai voluto la bicicletta? Hai voluto fare la sborona? E mo' pedali!", mi sono detta. E così ho fatto.
I primi giorni mi son chiesta parecchie volte se avessi fatto bene a esserci andata. E, a quanto ho saputo, lei stava facendo lo stesso. Con lui non ho praticamente scambiato parola per tutta la vacanza, mi limitavo a osservare come si comportava con lei, come la guardava quanto lei era intenta in altre faccende, e come lei rispondeva. Una perfetta analista, davvero, ma dovevo capire. E l'idea che mi sono fatta è stata ben precisa, perché lo conosco in maniera perfetta.
Lei è un'artista. E' stato questo l'approccio che abbiamo avuto, abbiamo parlato di arte, accademie, scuole, dipinti, disegni, ritratti, lingue. Un approccio banale, eppure un po' diverso, perché non sapevo che fosse una studentessa e che avesse la mia età. Questo già mi ha spiazzata, perché sembra molto più grande di me. E tutte le cose che riescono a spiazzarmi, immancabilmente mi affascinano, e quindi le voglio scoprire, e conoscere.
Lei ha un meraviglioso, adorabile, simpaticissimo accento romano. Anche questo ha fatto sì che mi stesse simpatica.
Dal giorno del primo approccio, sono stata male una sola volta, di ritorno da Alassio, una sera. Ero in macchina con loro, li vedevo insieme, mi son detta che avevo fatto una cazzata a non tenermelo stretto, avevo scritto al gaijin ma non mi aveva ancora risposto, son partite un paio di canzoni strappalacrime e i ricordi sono riaffiorati freschi, belli e ormai lontani, e mi sono messa a piangere... In silenzio, perchè assolutamente non volevo farmi vedere. So di essere debole in queste cose, mi basta la musica giusta e non ho più freni.
Poi siamo andati alla Caravelle, ed è stato in quella giornata che invece ho avuto la conferma definitiva che avevo fatto la cosa giusta: tutti i dubbi dei giorni precedenti erano dovuti più a vedermi sostituita che non alla fine del mio rapporto. Ho capito che quello che mi dava fastidio non era vederlo con un'altra ragazza, ma vedere che con lei era esattamente com'era con me. Voglio dire, ognuno vorrebbe che il proprio rapporto con una persona fosse unico e speciale, non che fosse replicato in maniera perfetta, ecchecavolo! E invece li vedevo così complici, come se si conoscessero da una vita e non da due mesi, che provavo una grande irritazione a vedere lo stesso rapporto che invece noi avevamo costruito dopo più tempo. Eppure, proprio il rivedere me stessa al posto di questa nuova ragazza mi ha fatto ricordare e rivivere tutto quanto, ho rivisto tutto ciò che non mi andava bene, gli atteggiamenti che mi infastidivano, e così mi sono rasserenata. E' stata una giornata importante, perché è brutto quando hai costantemente il dubbio di aver sbagliato tutto e che ormai sia troppo tardi per rimediare.
Quella stessa sera, in cui io ho ritrovato la mia serenità ed ero pronta a vivermi la mia vacanza in pace col mondo, lei è andata in crisi, perchè sentiva che da parte di lui il sentimento nei miei confronti non era ancora finito. Su questo io non mi trovavo d'accordo, ma in tutto il resto che mi ha detto sì. E' una ragazza estremamente intelligente, e aveva perfettamente chiaro in mente come stavano le cose da parte di lui. Ho voluto parlarci personalmente per convincerla a non andare via. E' lì che è nata la nostra amicizia. Due persone così diverse, che eppure si incontrano così facilmente di testa. Gli stessi problemi, le stesse esperienze, lo stesso modo di vedere la vita. Non è stato merito mio, se alla fine si è convinta a restare, ma sono così contenta che lo abbia fatto! Ci siamo divertire, confidate, fatte compagnia, bevuto e persino cucinato insieme! Ed è pure venuta in macchina con me, per quella salita infinita a tornanti e per le vie di Imperia che per me sono terribili e su una macchina non mia! Sembra stupido, ma è stata una grande prova di fiducia.
E così, da tutto questo casino, è nata una grande amicizia. Dico che è grande, perchè certe cose si sentono a pelle, e non si sbaglaino. Per di più, potrò ricominciare a frequentare i miei amici regolarmente, perché per A. la mia presenza non è più un problema.
Direi quindi che sono tornata più ricca, non solo di chili!
Adesso ci siamo appena organizzate per una serata tra noi venerdì, della prossima settimana, andremo a mangiare al giapponese e poi staremo a casa sua. Quindi avrò una bella occasione per preparare un dolce! Sarà dura scegliere, perché dovrò portarlo in pullman per un'oretta, ma non vedo l'ora di mettermi all'opera!
Come avevo scritto, sono andata a casa di un amico a Imperia, e tra i membri del gruppo c'era anche A., il mio ex, con una ragazza. Per quanto mi riguardava, non avrebbero dovuto esserci problemi, visto che la nostra separazione è stata avviata dalla sottoscritta. Tuttavia, come ormai ben si sa, tra il dire e il fare... c'è di mezzo un vero oceano, soprattutto quando si tratta di questo genere di cose!!
Sono venuti a prendermi per partire lui, lei e un terzo amico, e già lì la situazione è stata abbastanza buffa: avete presente la pubblicità della Benetton Oppure quella dei Ringo? Insomma la rappresentazione di due persone completamente opposte che si incontrano? Ecco, questa è stata la nostra stretta di mano. Io bionda, riccia, lineamenti morbidi, struccata, completamente vestita di bianco; lei mora, liscia, magrissima, truccata di nero intorno agli occhi, vestita completamente di nero. Una dark, insomma. Avrei pagato oro perché qualcuno ci fotografasse in quel momento, perché c'era davvero del comico in tutto ciò.
Il viaggio l'ho fatto in un'altra vettura per fortuna, perché mi faceva un po' effetto vedere lui e lei (al mio posto) davanti a me, complici come lo eravamo stati noi, a parlare fitto fitto e ogni tanto darsi una carezza, o sorridersi. A un certo punto sono stata lì lì per chiedere al mio conducente di riportarmi indietro. Ma sono una tosta, e ho tenuto duro. "Hai voluto la bicicletta? Hai voluto fare la sborona? E mo' pedali!", mi sono detta. E così ho fatto.
I primi giorni mi son chiesta parecchie volte se avessi fatto bene a esserci andata. E, a quanto ho saputo, lei stava facendo lo stesso. Con lui non ho praticamente scambiato parola per tutta la vacanza, mi limitavo a osservare come si comportava con lei, come la guardava quanto lei era intenta in altre faccende, e come lei rispondeva. Una perfetta analista, davvero, ma dovevo capire. E l'idea che mi sono fatta è stata ben precisa, perché lo conosco in maniera perfetta.
Lei è un'artista. E' stato questo l'approccio che abbiamo avuto, abbiamo parlato di arte, accademie, scuole, dipinti, disegni, ritratti, lingue. Un approccio banale, eppure un po' diverso, perché non sapevo che fosse una studentessa e che avesse la mia età. Questo già mi ha spiazzata, perché sembra molto più grande di me. E tutte le cose che riescono a spiazzarmi, immancabilmente mi affascinano, e quindi le voglio scoprire, e conoscere.
Lei ha un meraviglioso, adorabile, simpaticissimo accento romano. Anche questo ha fatto sì che mi stesse simpatica.
Dal giorno del primo approccio, sono stata male una sola volta, di ritorno da Alassio, una sera. Ero in macchina con loro, li vedevo insieme, mi son detta che avevo fatto una cazzata a non tenermelo stretto, avevo scritto al gaijin ma non mi aveva ancora risposto, son partite un paio di canzoni strappalacrime e i ricordi sono riaffiorati freschi, belli e ormai lontani, e mi sono messa a piangere... In silenzio, perchè assolutamente non volevo farmi vedere. So di essere debole in queste cose, mi basta la musica giusta e non ho più freni.
Poi siamo andati alla Caravelle, ed è stato in quella giornata che invece ho avuto la conferma definitiva che avevo fatto la cosa giusta: tutti i dubbi dei giorni precedenti erano dovuti più a vedermi sostituita che non alla fine del mio rapporto. Ho capito che quello che mi dava fastidio non era vederlo con un'altra ragazza, ma vedere che con lei era esattamente com'era con me. Voglio dire, ognuno vorrebbe che il proprio rapporto con una persona fosse unico e speciale, non che fosse replicato in maniera perfetta, ecchecavolo! E invece li vedevo così complici, come se si conoscessero da una vita e non da due mesi, che provavo una grande irritazione a vedere lo stesso rapporto che invece noi avevamo costruito dopo più tempo. Eppure, proprio il rivedere me stessa al posto di questa nuova ragazza mi ha fatto ricordare e rivivere tutto quanto, ho rivisto tutto ciò che non mi andava bene, gli atteggiamenti che mi infastidivano, e così mi sono rasserenata. E' stata una giornata importante, perché è brutto quando hai costantemente il dubbio di aver sbagliato tutto e che ormai sia troppo tardi per rimediare.
Quella stessa sera, in cui io ho ritrovato la mia serenità ed ero pronta a vivermi la mia vacanza in pace col mondo, lei è andata in crisi, perchè sentiva che da parte di lui il sentimento nei miei confronti non era ancora finito. Su questo io non mi trovavo d'accordo, ma in tutto il resto che mi ha detto sì. E' una ragazza estremamente intelligente, e aveva perfettamente chiaro in mente come stavano le cose da parte di lui. Ho voluto parlarci personalmente per convincerla a non andare via. E' lì che è nata la nostra amicizia. Due persone così diverse, che eppure si incontrano così facilmente di testa. Gli stessi problemi, le stesse esperienze, lo stesso modo di vedere la vita. Non è stato merito mio, se alla fine si è convinta a restare, ma sono così contenta che lo abbia fatto! Ci siamo divertire, confidate, fatte compagnia, bevuto e persino cucinato insieme! Ed è pure venuta in macchina con me, per quella salita infinita a tornanti e per le vie di Imperia che per me sono terribili e su una macchina non mia! Sembra stupido, ma è stata una grande prova di fiducia.
E così, da tutto questo casino, è nata una grande amicizia. Dico che è grande, perchè certe cose si sentono a pelle, e non si sbaglaino. Per di più, potrò ricominciare a frequentare i miei amici regolarmente, perché per A. la mia presenza non è più un problema.
Direi quindi che sono tornata più ricca, non solo di chili!
Adesso ci siamo appena organizzate per una serata tra noi venerdì, della prossima settimana, andremo a mangiare al giapponese e poi staremo a casa sua. Quindi avrò una bella occasione per preparare un dolce! Sarà dura scegliere, perché dovrò portarlo in pullman per un'oretta, ma non vedo l'ora di mettermi all'opera!
Ciao bentornata!
RispondiEliminamamma che vacanza avvincente hai passato....
è sempre bello avere la sensazione che sia nato qualcosa di nuovo, che sia un amore o un'amicizia.
baci
sì è vero, soprattutto quando poi torni e vedi che non è tutto finito solo perchè sei qui!
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