Tante cose son successe negli ultimi tempi, tanti sbalzi di umore, attacchi di dubbi e picchi di felicità. Non sono riuscita ad essere costante, nella memorizzazione per iscritto di tutto ciò, ma credo sia perché oramai non è più una novità, fa parte dell’ordine del giorno, ormai siamo una coppia da quasi sette mesi, e ci vediamo praticamente tutti i giorni.
Le cose da ricordare sono una mia ‘promozione’ lavorativa, e quindi l’allungamento della mia permanenza in Cina, almeno finché lui starà qui; il mio weekend a Xi’An, con due colleghi, nel mentre lui è uscito con gli altri e ha chiacchierato un po’ con Alessia, che ovviamente il giorno dopo mi ha chiamata per riferirmi tutto. Mi ha detto che lui le diceva che noi siamo giovani, che dobbiamo afferrare tutte le occasioni, e che per me era una bella occasione lavorativa alla mia azienda. E che lui vorrebbe tornare in Argentina, e cercare di mantenere i contatti con la Cina per lavoro, “But Then Ele?”. Quindi si preoccupa per me, pensando al suo futuro intendo. Almeno non sono la sola a farlo.
Altra cosuccia da annotare è che due settimane fa mi ha mandato una mail chiedendomi di mandargli una mia foto che mi piace. La sera ci siamo visti al Qbar e gli ho chiesto a cosa gli servisse, se era magari per l’application di qualcosa, magari per il biglietto del viaggio. Lui mi ha detto che è per uso privato, perché non ha nemmeno una mia foto. Che dolce!!
Altra notizia, questa volta bella grossa, è che ce ne partiamo esattamente domenica prossimaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Alla fine andiamo in Thailandia, perché per via di un’incomprensione con G. e l’agenzia non ha più trovato biglietti per le Hawai’I a meno di 2000 dollari. Io dal canto mio sono più contenta perché era veramente troppo costoso e non era ancora ben definito il mio futuro al tempo, quindi mi sembrava un po’ una cosa azzardata spendere così tanto dei miei risparmi (e a marzo ho altri 6 mesi d’affitto).
Ce ne stiamo là fino all’11, Koh Chang per cominciare, poi se troviamo un posto (da non credere, è tutto prenotato!!!), ci sposteremmo in un’altra isola, per poi finire con due giorni di shopping a Bankok e poi ritorno. Non vedo l’ora! E’ la prima volta che me ne vado in un posto figo, tanto più in inverno quando qui si gela! Tornerò tutta abbronzata che bello che bello!!!
Poi in programma ma poco fattibile per questioni di vacanze e visto ci sarebbe il Vietnam insieme ad una coppia di amici… Volevamo fare Hawai’I ma sono sempre troppo care. Spero tanto di andare in Vietnam! It’s so cool!!
Altra cosuccia……… Sabato sera siamo andati in un locale che di solito non è il nostro stile, non perché sia brutto, ma perché è carissimo e c’è una band colombiana che suona latino americano, ma le due tipe vanno a prendere la gente seduta per ballare e non c’è mai nessuno in piedi! Ma sabato c’era un party ed era pieno di gente così siamo andati. A me latino americano piace, ma mi vergognavo a ballare davanti al Professore, perché lì erano tutte bravissime perché fanno lezione, io invece non sono granché, soprattutto se sono sobria e davanti a qualcuno che mi piace.
Alla fine mi sono decisa e ho trascinato prima G., poi C. Sono anche stata furba perché sono entrambi talmente negati che almeno nessuno notava me.
Poi… Ta-daaaa. A. mi ha chiesto di ballare. Ahahahaah io non ci volevo credere, invece poi l’ha fatto davvero. Lo giuro, non avrei scommesso una cippa che sapesse anche solo muovere un passo, sembra così rigido!!!! E invece… Non solo se la cava e CONOSCE i passi di salsa, ma conduce benissimo!!!! Guidata da lui mi sono ritornati in mente i giri che avevo imparato al corso speedy di 8 anni fa e devo dire che abbiamo fatto una porca figura!!! Avrei voluto urlare che qualcuno ci filmasse, o scattasse qualche foto, ma nessuno l’ha fatto. Che peccato… Poi mi ha ringraziata per aver ballato con lui e avergli insegnato (… io???), e ci siamo sbaciucchiati un pochino davanti a tutti…. Cosa che non facciamo mai.
E questi sono i picchi…
Ma ci sono anche i momenti bassi, purtroppo… Ad esempio, lo scorso weekend mi raccontava che non sta dormendo bene, e si è fatto dare qualche medicina. Poi da lì mi ha raccontato che due anni fa è stato senza dormire se non un’ora per notte 3 settimane, fino a che la mamma di Maggie gli ha dato delle pastiglie efficacissime. Mi ha detto che era molto triste e quando è così non riesce a dormire. La domanda non l’ho fatta ma lui ha risposto lo stesso, mi ha detto che adesso non è triste né depresso, ma un po’… gloomy.
Insomma, io sono un’insicura, e mi dispiace sapere che la persona con cui sto non è felice, e la cosa rende un po’ triste pure me. Così entriamo in un circolo che non ci fa bene. E questo mi causa gli incubi…… Così reali che al risveglio non riesco neanche a guardarlo in faccia e non riesco a trattenere le lacrime un po’ dal sollievo un po’ dalla paura che possa succedere davvero e io sentirmi così.
Io e Ale eravamo andate a casa sua, io avevo dei campioni da fargli vedere, ed ero tutta eccitata perché avevo un sacco di notizie da riferirgli. Eravamo in camera da letto, in una casa grande e luminosa che non ci azzecca nulla con la sua, e io ero seduta sul bordo del letto, chinata a frugare in una borsa, con le spalle alla porta. Lui era in piedi ai piedi del letto, in boxer e maglietta. Mi sono girata per dargli i campioni e una ragazza russa, biondina e con la frangetta è entrata in camera in versione appena docciata. Sono stata un fulmine, ho spinto via Ale che era sul mio percorso e mi ci sono avventata contro per tirargli una sberla con tutte le mie forze, forse quella che non gli ho tirato dopo la notte di Halloween. Ma lui era troppo alto e grosso, non riuscivo a dargli una sberla come si deve, ma solo piccoli schiaffetti che non bastavano a sfogare tutta la mia rabbia e il mio odio, gli urlavo contro di tutto e alla fine sono salita sul gradino del letto per raggiungerlo meglio, ma continuavo a non riuscire a dargli la sberla che volevo, quelle che pure il suono fa male. E lui non faceva una piega, dicendo qualcosa tipo scusa non lo faccio più ma con leggerezza, senza pensarlo davvero.
Poi me ne sono andata in soggiorno ed ero di nuovo chinata su un borsone a raccogliere tutta la mia roba e lui è entrato e si è seduto sul divano, e si è messo a giocare con la XBox. Io gli sputavo addosso tutta la mia rabbia e delusione, ricordandogli che mi ero fidata, che l’avevo perdonato e ci era ricascato! E lui, ridendo, mi ha detto: “Ha ha ha. I know you care too much about me, Ele”. Insomma, mi stava facendo capire che sapeva che non avrei avuto la forza di lasciarlo andare e quindi lui sapeva di avere tanto potere su di me da poter fare tutto il cazzo che voleva. Io a queste parole dette sghignazzando non sono più riuscita a finire la mia frase, ero veramente allibita e incredula, e così ferita ovviamente, che me ne sono andata in bagno mentre gli dicevo che avrebbe visto, se non me ne sarei andata e non mi avrebbe mai più dovuto nemmeno cercare. Ero a sciacquarmi la faccia quando è entrata in bagno la ragazza (completamente diversa, vestita tipo scolaretta, capelli biondi lunghi senza frangia, con gli occhiali). Ci presentiamo cordialmente, poi lei mi chiede il mio numero, al che le dico che questo mi sembra un po’ eccessivo. E poi, noto un pezzo di carta, vicino allo specchio del lavandino, con una frase strana, che accidenti non riesco a ricordare. Ma finiva con il nome di Maggie, e la frase voleva dire qualcosa, so solo che mi ha un po’ sollevato, perché poteva essere interpretata in modo da dare una spiegazione perfettamente plausibile a quello che era successo.
Mi sono svegliata al buio, ancora stringendo le meningi e cercando di capire perché quella ragazza era lì se non per scopi poco innocenti, e poi mi veniva in mente che era uscita dalla doccia e che nessuno dei due aveva negato davanti alla mia furia omicida, e che comunque, in ogni caso, anche se mi avessero dimostrato che non era successo niente, lui era stato un perfetto asshol e non avrei mai più potuto guardarlo allo stesso modo, sapendo che poteva essere così.
Pensavo a tutto questo piangiucchiando quando mi sono girata e l’ho visto, accanto a me, addormentato. Ho subito distolto lo sguardo, confusa. E finalmente ho iniziato a capire che avevo sognato.
Mi è preso il magone e mi sono messa a sedere per cercare di calmarmi, avevo il cuore a mille e il groppo in gola. Mi sono rimessa giù per non svegliarlo e gli ho dato un’altra occhiatina. Lui si è svegliato per via dei miei movimenti e mi ha preso la mano, e io d’istinto ho tenuto rigida la mia. Mi ci è voluta tutta la notte per convincermi che davvero non aveva detto quella frase e che è molto improbabile che ricapiti una cosa del genere, di questo sono razionalmente convinta.
La mattina dopo ero ancora turbata, e di tanto in tanto mi riuscivano le lacrime. Lui si è accorto che avevo qualcosa ma non sapevo se raccontargli del sogno, una parte di me voleva farlo, per fargli capire le cose che mi rendono insicura di lui, così che magari lui si faccia un esame di coscienza, perché lui è il tipo che poi ci pensa su. Però sembrava anche volergli ricordare il suo sbaglio e la storia di Halloween e quando l’ho perdonato gli ho anche detto che avrei resettato tutto quindi non volevo tirarla fuori.
Adesso lui è in viaggio per lavoro e tornerà domani. In questi due giorni mi sono dedicata alle cose che di solito quando c’è lui non ho il tempo di fare (pulire, mail, blog, foto, …), e sono contenta di aver avuto questa ‘pausa’ per me stessa.
Adesso ovviamente mi manca già. Prima di partire mi ha lasciato tre maglioni che gli hanno ristretto in tintoria e glieli ho rimessi a posto, lui ha detto che era il regalo di Natale più bello che avrebbe potuto ricevere.
In ogni caso, siamo fortunati, perché abbiamo la cura per la mia insicurezza e i suoi dubbi sul futuro: si chiama Koh Chang, e la cominciamo insieme domenica . ลาก่อน!!! (Goodbye!)