Mi è capitato più volte di leggere ricette light che però si vantavano di essere gustosissime… parliamoci chiaro: o non erano veramente light (e io sono molto severa e rigorosa quando intendo ‘light’), o non sapevano di niente. Non so cosa darei per riuscire davvero a creare la versione light di ogni ricetta, senza una percepibile differenza. Eh eh lo so… è impossibile. Una parmigiana in cui le melanzane non sono fritte ma grigliate, una pasta al forno senza besciamella, una torta di soli albumi e senza burro… magari non sono male, magari saranno pure buone, ma non saranno mai come il loro originale. Però… sì, c’è un però…, può capitare di trovare una ricetta, di farla per caso, di trovarla gustosa, ma così gustosa da non pensare nemmeno che possa essere light e invece poi ci si pensi e, toh!!! è light!!! Ma light davvero, perdindirindina!!!
La ricetta che propongo oggi è in assoluto uno dei miei piatti preferiti: quando sono a dieta (anche rigorosa), se mi cucino questo mi alzo da tavola soddisfatta come dopo chissà quale piatto. L’avevo già proposto tempo fa in versione croccante con l'orzo, lo ripropongo, perché secondo me ne vale la pena, e visto che, (buffo ma vero), qui in Cina mi è riuscito persino meglio.
Pappa di riso e cereali filante al pomodoro e melanzane
Ingredienti per 1-2 persone:
1/2 melanzana
2-3 pelati +un po’ del loro succo
80 g di riso misto a farro/orzo/grano (potete anche usare solo una di queste qualità. Usando i cereali verrà un piatto più croccante, aggiungendo il riso sarà più una… ‘pappa’)
1/4 di cipolla
basilico
2-3 fettine di Galbanino (facoltativo)
sale
1 cucchiaino d’olio (facoltativo)
Come prima cosa tagliate a cubetti la melanzana dopo averla lavata, e fatela grigliare in una padella, girando i cubetti per non farli bruciacchiare. Quando saranno pronti metteteli in una ciotola.
Nella stessa padellina ancora calda mettete il cucchiaino d’olio, poi versate i pelati tritati e la cipolla affettata sottilmente, aggiungete il sughetto, salate e lasciate cuocere, coperto e a fiamma bassa, mescolando spesso. Se avete il basilico fresco lo consiglio vivamente.
Intanto mettete a bollire il riso in abbondante acqua leggermente salata.
Quando il sugo sarà pronto spegnete e lasciatelo aspettare fino a un minuto prima di scolare il riso.
Allora aggiungete le melanzane al sugo e riaccendete a fiamma bassissima, poi il riso scolato, e mescolate, fino a che tutto diventerà di un bel rosso.
La ricetta che propongo oggi è in assoluto uno dei miei piatti preferiti: quando sono a dieta (anche rigorosa), se mi cucino questo mi alzo da tavola soddisfatta come dopo chissà quale piatto. L’avevo già proposto tempo fa in versione croccante con l'orzo, lo ripropongo, perché secondo me ne vale la pena, e visto che, (buffo ma vero), qui in Cina mi è riuscito persino meglio.
Pappa di riso e cereali filante al pomodoro e melanzane
Ingredienti per 1-2 persone:
1/2 melanzana
2-3 pelati +un po’ del loro succo
80 g di riso misto a farro/orzo/grano (potete anche usare solo una di queste qualità. Usando i cereali verrà un piatto più croccante, aggiungendo il riso sarà più una… ‘pappa’)
1/4 di cipolla
basilico
2-3 fettine di Galbanino (facoltativo)
sale
1 cucchiaino d’olio (facoltativo)
Come prima cosa tagliate a cubetti la melanzana dopo averla lavata, e fatela grigliare in una padella, girando i cubetti per non farli bruciacchiare. Quando saranno pronti metteteli in una ciotola.
Nella stessa padellina ancora calda mettete il cucchiaino d’olio, poi versate i pelati tritati e la cipolla affettata sottilmente, aggiungete il sughetto, salate e lasciate cuocere, coperto e a fiamma bassa, mescolando spesso. Se avete il basilico fresco lo consiglio vivamente.
Intanto mettete a bollire il riso in abbondante acqua leggermente salata.
Quando il sugo sarà pronto spegnete e lasciatelo aspettare fino a un minuto prima di scolare il riso.
Allora aggiungete le melanzane al sugo e riaccendete a fiamma bassissima, poi il riso scolato, e mescolate, fino a che tutto diventerà di un bel rosso.
Allora aggiungete il Galbanino tagliato a cubettini, lasciate che si sciolga un pochino poi mescolate bene.
Servite con basilico tagliato a pezzetti.
E’ una vera bontà.
Proseguendo la telenovela Sako-Gaijina, lunedì ero di pessimo umore. Poi la sera mi ha chiamata, tutto gentile, per chiedermi perché non ero andata in palestra, per ringraziarmi di nuovo della pizza, per dirmi che era buona e per chiedermi quando sarei andata a cucinare di nuovo. Gli ho chiesto “Tu quando parti?”
”Non so se vado a Shanghai, forse sto qui”
”Allora se stai qui facciamo il prossimo weekend, se invece parti facciamo il prossimo weekend che sarai qui”
”Ah ma tanto ci sarò, non voglio andare a Shanghai”
”Ok, no problem”
”Maaa… quand’è che ti trasferisci a vivere qui?”
”Ahahahah non lo so! In ogni caso avrei bisogno di tutta la mia roba per cucinare”
”Non c’è problema, porti tutta la tua roba qui!”
”Il prossimo mese prendo il forno così poi posso cucinare quando voglio!”
”Non prenderlo il forno, non prenderlo! Se no poi non vieni più”
A me è bastata questa telefonata per cambiare umore da così a così. Stupida Gaijina.
Martedì mi ha scritto un messaggio per chiedermi se andavo in palestra.
Mercoledì mi ha chiesto come stavo e se avevo bisogno di qualcosa (ero raffreddata), mi ha chiesto se avrei lavorato il giorno dopo (poi capirete il perché) e alla fine ci siamo visti al Qbar, alla ladies’ night, dove si è comportato bene, nel senso non ha fatto lo scemo con altre ed è stato sempre con me. Però poi ognuno è tornato a casa sua :(.
Durante la serata mi ha detto che il giorno dopo sarebbe andato a prendere la macchina, ed era eccitato come un bambino!
Giovedì…….. gli ho chiesto com’era la macchina e se era felice, e lui mi ha detto di sì, ma che aveva di nuovo problemi di stomaco quindi sarebbe andato a mangiare la zuppa di riso alle 7, in un posto specializzato in mille tipi diversi di zuppe. Mi ha detto che sarebbe venuto a prendermi alle 7 e che saremmo andati là.
Lo so, lo so, non era un appuntamento e probabilmente ci sarebbe stato anche Jack, e sapevo benissimo che era un modo per usare la macchina, e che non c’era nulla di romantico in tutto ciò, ma io mi sentivo eccitata come a un appuntamento!! Con Sako alla fine di appuntamenti ne ho avuto solo uno, la sera sul suo balcone con le candele, la sera in cui tutta Qingdao sapeva che eravamo insieme perché dalla via dei locali guardavi in alto e vedevi le nostre sagome sedute fuori al 16° piano, con la bottiglia di vino e la candela. Quindi per me era comunque una novità.
Per fortuna che ho molti amici maschi e quindi conosco abbastanza bene il cervello maschile, perché alle 6.10 mi ha chiesto se ero pronta e che stava partendo! A volte è proprio un bambino, che non può aspettare di giocare col giocattolo nuovo!! Io comunque ero pronta quindi è passato a prendervi. Era solo!! Pure vestito bene! Mi ha fatto fare un giro, poi siamo andati a prendere Hovig per accompagnarlo all’incontro di calcio, poi siamo andati in questo ristorante… Un posto immenso, enorme, pieno di roba da mangiare!!! Mi è sembrata una vera bestemmia andare lì per mangiare solo una misera zuppa di riso… Ma visto che dopo l’acquisto della macchina anche lui si dovrà dare una calmata (ecco perché non va a Shanghai), e che eravamo lì per mangiare la zuppa, mi sono adattata ripromettendomi di tornarci!
Poi siamo andati da lui, ed è stato molto carino. Ogni tanto mi accorgo che io con Sako non parlo molto. A parte che ultimamente non siamo mai da soli, ma poi quando capita parliamo di stupidate, in genere si scherza e si ride, ma nient’altro. Invece quella sera abbiamo parlato un sacco, delle nostre culture, delle nostre famiglie, di come siano cambiate le cose negli ultimi anni, di come si siano persi i valori e le tradizioni, almeno in Europa. Mi diceva che il motivo per cui suo padre è tanto preoccupato che lui sposi una ragazza europea è proprio che sa come le cose stiamo degenerando, di come le ragazze europee di oggi non rispettino il compagno e non si dedichino alla famiglia e poi prendano e se ne vadano. Gli ho raccontato di me e dell’educazione che ho ricevuto, molto severa, da mio padre, e che anche se da bambina è stata dura, adesso sono contenta di essere come sono, perché so stare a tavola in maniera corretta, sono educata e so fare le cose che una donna deve saper fare. Ma che in Italia non tutti sono così, ho tante amiche che (scusate il termine) sono delle vere troiette viziate, che in casa non fanno una mazza e non sanno manco cucinarsi un uovo sodo. Che rispondono ai genitori, che portano a casa un fidanzato a settimana e i genitori permettono che dormano insieme in casa loro (da me, piuttosto la morte!). Lui mi ha detto che in Libano questo non esiste… In famiglia c’è il rispetto assoluto, le figlie sanno fare tutto in casa, l’uomo si occupa di lavorare e la moglie non è tenuta a fare un altro lavoro, ma non perché debba essere dipendente dal marito, ma perché fare la mamma e la moglie è considerato un lavoro vero e proprio, quindi mica può farne due!!! Quindi se la donna vuole lavorare lavora, ma allora si prenderà un aiuto in casa, una donna delle pulizie. Io pensavo che per certe cose la cultura libanese mi piace, voglio dire… non è poi così diversa dalla mia. Mi piace che ad esempio lui mi abbia assolutamente impedito di far sedere Hovig davanti, in macchina. Mi ha detto che nella loro cultura non esiste che, se c’è una ragazza in macchina, lei stia dietro. Io mi ero offerta pensando di fare cosa gradita, perché tra i miei amici se la ragazza va dietro e lascia il posto davanti ai ragazzi è wow, cool! Invece… Cioè, sembra quasi una contraddizione, laddove per certi aspetti la donna è com’era da noi negli anni ‘50, per altri non è affatto sminuito il suo valore… anzi!! Sako non smette mai di dire quanto sua madre e sua nonna siano fantastiche, perché tutto il giorno cucinano e puliscono, come instancabili, e come siano state perfette a condurre una famiglia. Mi ha detto che in Libano non esiste che uno dei due coniugi metta le corna all’altro… mai. Assolutamente. Ma non perché lo nasconda bene o cosa, ma perché proprio nessuno, neanche il peggiore dei peggiori, farebbe mai una cosa simile. Per questo lui adesso è così… perché quando si sposerà esisterà solo lei, e sarà la donna più fortunata sulla terra. Dice che l’uomo è tenuto a comprare una casa e una macchina e a provvedere alla famiglia, altrimenti che uomo è? Poi gli ho detto che io amo i bambini, ma sono preoccupatissima di crescerli al tempo d’oggi… Perché potrò educarli bene quanto vuoi, ma appena metteranno piede all’asilo, entreranno nella società, saranno influenzati dagli altri bambini, che hanno il cellulare alle elementari, che rispondono male ai genitori, che vanno alla scuola media vestite e truccate volgarmente, che restano incinte a 13 anni e che in casa non sanno fare un’emerita mazza!
Insomma… tanti bei discorsi, interessanti e vari. Poi è arrivato Jack, ci siam messi a guardare un film, e Sako si è di nuovo addormentato abbarbicato a me, come un bambino. Mi sento più una mamma per lui, più che una qualsiasi sorta di ragazza o compagna. Ma va beh, inutile dire che a me va bene così, vero?
Ieri sera non si è fatto sentire, e oggi finora nemmeno. Indovinate il mio umore com’è? Dico solo che stamattina ho pulito tutta casa, e che ieri sera l’ho passata mangiando tutto quello che c’era. Zucca al forno, poi latte con un pacco di biscotti al cioccolato, poi mezza confezione di datteri, poi ho finito le arachidi, poi una scodella di porridge con mezzo vasetto di marmellata. Infatti adesso è la mezza e ancora non ho mangiato niente! Vado, va’… ve faccio sapè!