E’ passata una settimana dall’ultima volta che ho scritto, e ovviamente non mi ricordo più un sacco di cose che volevo raccontare… Cercherò di riassumere le notizie meno recenti per meglio narrare quelle fresche, visto che, una volta tanto, non sono disgrazie… Ce ne siamo andate a scuola cercando di dimenticare i laghetti sparsi per la casa e il freddo glaciale che ci avrebbe accolte una volta tornate, siamo andate a fare spese per la casa a Taidong, e quasi arrivate a casa, visto che eravamo cariche come mule, abbiamo deciso di passare per una scorciatoia, un cancelletto sempre aperto dietro casa. Ovviamente, visto che avevamo deciso di passare di lì, vuoi che non fosse chiuso? Abbiamo lanciato tutte le borse e abbiamo scavalcato. A casa abbiamo aspettato di nuovo il tecnico del riscaldamento…
La prima volta era venuto un uomo, da solo. La seconda volta si era portato dietro il figlio 21enne, questa terza volta è venuto solo il figlio. Ha pasticciato un po’ con le manopole, poi ha visto che in camera di Ale il tubo era caduto da muro, e così l’acqua non poteva certo scorrere in salita e raggiungere le altre camere (qui le tubature sono tutte belle in vista…), allora cos’ha fatto il nostro eroe? Si è fatto prestare il nostro nastro biadesivo che avevamo usato per foderare gli armadi e l’ha ‘fissato’ lì con quello. Mmmmmmmmhhhhh!!! Non fatemi direte!!! (ovviamente 8 minuti dopo che se n’è andato il nastro ha ceduto e il tubo era di nuovo in pendenza, così, per evitare che le camere si raffreddassero nuovamente, abbiamo sacrificato una delle nostre due tazze, e abbiamo risolto così:)
Il tecnico è stato gentile, ci ha detto di chiamarlo tranquillamente se avessimo avuto ancora bisogno, e ci ha dato il numero e il nome (Kang Kang). Alla nostra replica “Ma è la padrona che ti deve chiamare, così paga lei”, ha risposto che non avremmo dovuto pagare. Ah beh, in questo caso… Comunque, speravamo di non aver più bisogno!
Martedì è stato il nostro primo giorno di ‘lezione’. Eravamo agitatissime!
Ci siamo lasciate con un ‘in bocca al lupo’ alle 13,30, e io sono entrata in classe. I miei studenti hanno tutti dai 19 ai 23 anni, anche se quanto a maturità direi che non superano i 18. Il loro livello di inglese è abbastanza basso, e sono piuttosto restii a parlare. In compenso, non sono affatto timidi per quanto riguarda il prendersi certe confidenze, visto che hanno passato le due ore a farmi fotografie, filmini e a farmi complimenti! Ma dico io, siamo a scuola!! O no? E io che pensavo che nelle scuole cinesi vigesse ancora la disciplina italiana degli anni ‘60!! Comunque, sono state due ore lunghissime!! Quando io sono l’allieva e facciamo lezione di speaking, mi scoccia sempre dover parlare, e gli argomenti di discussione non mi sembrano mai abbastanza interessanti, oppure lo sono ma non mi va di sbandierare a tutti i compagni i fattacci miei, quindi volevo evitare una situazione del genere, e rendere il tutto meno formale. Così ho fatto, ma, sarà perché l’inglese lo masticavano poco, sarà la timidezza della prima volta, ho praticamente parlato io la maggior parte del tempo. All’uscita un ragazzo mi ha chiesto di fare una foto insieme a lui, e tutti mi hanno detto che ci saremmo visti la prossima settimana, poi chissà se verranno davvero?
Ad Ale invece è toccata martedì una classe di soli 6 allievi, ma tutti più bravi, e tutti intenzionati ad andare all’estero a studiare, e mercoledì le è capitata una classe identica alla mia, ovvero piena di ragazzini il cui livello di inglese è decisamente basso.
Giovedì è stato il mio secondo giorno con alunni nuovi, e di nuovo ero agitatissima. La classe era di nuovo numerosa, ma stavolta si trattava di studenti e studentesse molto meglio preparati, che trascorreranno in America o in Gran Bretagna l’ultimo anno di università. La mia agitazione è cresciuta parecchio, visto che il mio livello di inglese non è certo quello di un’insegnante. Però loro erano molto più loquaci, non si son fatti pregare più di tanto e hanno chiacchierato abbastanza volentieri. Dopo la pausa qualcuno è andato via, e per fortuna tra questi c’era una ragazza che se fosse rimasta lì avrei preso probabilmente a schiaffi, visto che ha passato l’ora sdraiata sulla sedia, masticando la sua gomma a bocca aperta, e facendo commenti a bassa voce su tutto ciò che dicevano i compagni. Già io ero agitata, lei mi innervosiva ancora di più. Dopo la pausa l’atmosfera si è rilassata, ci siamo messi tutti in fondo, sui banchi, e abbiamo chiacchierato come tra amici. Una ragazza, la più sveglia, Helen, è stata carinissima: mi ha detto che mi vedeva nervosa e che non dovevo esserlo, che loro mi consideravano una possibile amica e non un’insegnante, quindi avrebbero anche potuto aiutarmi col cinese. Mi ha detto che in me vedeva i suoi prossimi anni: da sola, all’estero, probabilmente a insegnare una lingua senza essere una vera insegnante, e che quindi mi capiva benissimo. Mi hanno raccontato la vita dei ragazzi cinse all’università: studio, studio e ancora studio. Generalmente studiano dal mattino alle 7 fino alle 22 di sera, poi c’è qualche eccezione che si sveglia alle 05,30 e fino alle 23 sta sui libri. Io ero pressoché sconvolta. Abbiamo davvero parlato tanto, confrontando due culture diverse; mi hanno detto come sono i loro dormitori (da 9 a 16 persone per appartamento, e gli appartamenti hanno 2 camere e 1 solo bagno, oppure il bagno è in corridoio), e com’è il loro rapporto coi genitori. Insomma… è passata più in fretta dell’altra volta, anche se questo lavoro non fa per me, perché non riesco a viverlo serenamente.
Giovedì sera siamo andate a comprare i baozi per cena, perché abbiamo trovato dei posti dove sono buonissimi!! Visto che la camera del dormi torio era ancora pagata, abbiamo deciso di sfruttarla fino all’ultimo, e siamo andate a mangiare lì. Poi siamo ri-uscite a comprare altre vivande, perché eravamo affamatissime e i bazi e i jiaozi erano così piccoli!! ;) Abbiamo preso dei panini piastrati con ripieno di doufu (il tofu, come lo chiamiamo noi) e verdure, e siamo ritornate nella nostra stanzetta. Qualcuno ha bussato alla porta, ed era il ragazzo russo. Si è fermato un po’ a chiacchierare con noi, ci ha detto che non aveva voglia di studiare e parlando parlando gli abbiamo detto che noi il giorno dopo avremmo tagliato i corsi per andare a fare shopping a Taidong senza la calca del weekend, e, visto che anche lui voleva andarci, è venuto spontaneo proporgli di venire con noi. Mentre tornavamo a casa ci è preso il panico perché noi sto qui lo conosciamo appena, non avevamo nessuna voglia di portarcelo dietro mentre provavamo i vestiti!! Poi figuriamoci, dopo 5 minuti si sarebbe stufato… che cosa gli era saltato in mente di unirsi?? Per fortuna la mattina dopo ci ha scritto che sarebbe andato nel pomeriggio, così tutte contente ci siamo avviate. E cosa scopriamo appena giunte a destinazione? Che il mattino…. Il mercato non c’è!!! Ma pooooooooooorca miseriaaaaaaaaaaa!!!! Accidenti che sfortuna!! Così, visto che ormai eravamo lì, abbiamo girato qualche grosso centro, e abbiamo comprato qualcosina, tra cui le scarpe. A Taidong è possibile contrattare su tutto, e noi ormai siamo diventate bravissime: abbiamo pagato le scarpe 60 anziché 90 yuan, e 70 anziché 125!! Tutte soddisfatte e orgogliose di noi ce ne stavamo tranquille a mangiare un gelato quando si avvicina un gruppo di ragazzi che voleva a tutti i costi tagliarci i capelli. “Niente da fare, i nostri capelli non si toccano” gli abbiamo detto. E dàlli, mica si arrendevano. Ci hanno seguite un bel po’ poi finalmente li abbiamo depistati.
Venerdì sera avevamo in programma di uscire col kazaco, che ci aveva parlato di un locale carino in cui facevano musica rock, così siamo tornate a casa, ci siamo preparate, e siamo andate al New York Club. Il posto ci è piaciuto molto!! La musica era ottima e il locale bello e non troppo fumoso. Non trovavamo Jean ed eravamo lì confuse a guardarci intorno quando un ragazzo cinese ci ha preso sotto la sua ala protettrice e ci ha aiutate a trovarlo, offrendoci pure da bere. Niente da dire, un ragazzo affascinante. Non bello, ma decisamente ci sapeva fare con la gente e le ragazze! Un cinese che non puzza di aglio, ben vestito e intraprendente è cosa altamente rara da queste parti, in più questo era pure carino quindi siamo state ben contente di farci dare il numero. Poi sono arrivati Jean e Timur, ed è cominciata la nostra prima vera serata.
E’ stata una serata davvero piacevole, lo devo dire, siamo stati lì, e abbiamo consociuto pure il console italiano, che è venuto a presentarsi e a darci il numero nel caso avessimo bisogno; poi siamo andati al Lebang, ma era vuoto, così ci siamo spostati al Jazz Club. Ogni volta prendevamo il taxi, pagavano tutto i ragazzi, ci aprivano le portiere e ci aiutavano pure a scendere, ma senza modi affettati o pretenziosi, semplicemente perché davvero l’ospite è sacro dalle loro parti. Eravamo tranquilli a bere la Birra Qingdao quando è nato un problema: una ragazza piangeva, diceva di essere stata picchiata da un tizio. Visto che entrambi i nostri amici la conoscevano, sono andati a parlarle. Poi sono iniziati i disordini: un ragazzo cinese che loro ci han detto che è mezzo matto e fa parte della mafia cinese, ha iniziato a minacciare che voleva trovare questo tale e ucciderlo. Noi non ci abbiamo neanche creduto, ma Timur in tutta fretta ci ha scortate fuori, quasi correndo, e ci ha detto che era necessario andarsene, perché lui conosce quel tipo, e due settimane prima aveva ucciso un ragazzo. Ommioddio!!!! Ma roba da non credere!!! Comunque, siamo andati a giocare a biliardo. Nel frattempo si sono fatte le 04,30, noi eravamo stanche e non volevamo passare a letto tutto il sabato mattina, così ci hanno accompagnate a casa.
Devo dire che in una serata abbiamo recuperato tutte le volte che non siamo uscite!!
Sabato avevamo in programma la cena italiana, e dopo la gentilezza dei ragazzi nei nostri confronti, ci tenevamo a fare bella figura. Abbiamo comprato le ultime cose, poi nel pomeriggio abbiamo iniziato a preparare (avendo un solo gas, siamo state costrette a fare le cose in anticipo). Il menù prevedeva ovviamente pasta al pomodoro (abbiamo trovato la Barilla ma costava troppo, così abbiamo ripiegato su spaghetti spagnoli, pelati sconosciuti e niente basilico né parmigiano), e poi, pensando che forse in Kazakisthan non mangiano carne di maiale, abbiamo pensato di fare un rotolo di frittata. Qui non c’è il prosciutto, così per il ripieno abbiamo optato per zucchini e sottilette.
Abbiamo preparato tutto, apparecchiato il tavolino in soggiorno, e sistemato i lenzuoli del dormitorio a mò di cuscini. Abbiamo fuso due culture diverse, visto che in Kazakisthan si mangia sempre per terra, sui tavoli ancora più bassi.
Gli invitati sono arrivati alle 20, hanno portato il vino (cinese, puah!) e il narghilè.
Per fortuna non avevamo preso la carne, perché davvero il kazaco non mangia il maiale! Fiùùùùùù!
La pasta era buona, ma loro non hanno proprio la cultura, continuavano a chiacchierare e hai voglia a dirgli che la pasta è buona calda!!! In più di sugo ce n’era un po’ poco rispetto alla pasta, e la nostra pentola era troppo piccola… Comunque, ce la siamo cavata, e la pasta è finita senza alcuna difficoltà.
Ma il pezzo forte è stato il rotolo! Mai più avremmo pensato che l’avrebbero gradito così tanto! Continuavano a fare il bis, il tris, finché li hanno finiti entrambi. Io non capisco, erano quasi freddi, tutti mezzi rotti, insomma, non erano granché, eppure… Bah, meglio così! Invece i cioccolatini che avevamo comprato non li hanno quasi guardati, così ce li siamo finiti tutti noi… Accidenti!
Poi la serata è andata benissimo: abbiamo fumato il narghilè, quello original, abbiamo scherzato, chiacchierato, ballato e fatto tantissime foto!!! Ci siamo proprio divertiti!! Unica nota negativa: il tanfo incredibile in bagno (la solita fogna che ovviamente avendo ospiti ha raggiunto i massimi livelli), e l’allagamento della cucina. E’ successo un pandemonio, ed è una settimana che compriamo giornali cinesi (tra cui quelli di economia e finanza che sono più spessi) per asciugare i pavimenti! Abbiamo giornali e acqua dappertutto. Jean ha dato un’occhiata e ci ha detto che nel tubo doveva essersi fermato del cibo, quindi l’acqua non riusciva a passare.
Alle 2 abbiamo salutato tutti perché noi la domenica dovevamo studiare per il dettato dei caratteri nuovi.
Insomma… Questa serata è stata preziosa, perché il rapporto si è fatto più saldo. Sabato prossimo vogliamo andare a scalare il Laoshan, vedere la città vecchia, e provare vari ristoranti (coreano, russo, giapponese, cinese, arabo)… Speriamo faccia bel tempo, visto che oggi ha piovuto tutto il giorno. Qui la primavera non è ancora arrivata, fa freddo e c’è sempre un vento gelido. Il 4,5 e 6 aprile sarà vecanza per il Qing ming, una festività cinese ( mi devo informare, questa mi mancava), e dicono che dopo diventerà sempre più caldo. Speriamo! Persino Ale che odia il caldo e ama il freddo polare si è stancata di tutto sto gelo!
Domenica eravamo nel letto e ha telefonato la padrona, e dopo 10 minuti si è presentata a casa col figlioletto. Noi eravamo ancora in pigiama (erano le 9 del mattino cribbio!), ma visto che stava per venire con un altro tecnico per la cucina, siamo saltate su sperando di risolvere almeno il problema più grosso. Il tizio ha sistemato la cucina e pure la doccia (si allagava pure quella), poi la padrona ha visto il termosifone di Ale che perdeva e ha chiamato il tecnico del riscaldamento. Noooooooooooooooo Kang Kang nooooooooooooooooo!!!!!! E’ tutta la settimana che Kang Kang, il tecnico figlio, ci assilla, mandandoci sms ogni ora. Domenica quando ho acceso il cellulare ho trovato una sua chiamata delle 06.23. Insomma… è una persecuzione!! Assillante al massimo! Eravamo riuscite con una scusa a evitare di incontrarci come gli avevamo detto, e invece domenica pomeriggio si è presentato tutto bello contento, non ha fatto una mazza, se non chiacchierare tranquillo con noi, sempre più a suo agio. Ha impuzzolentito di colla tutta la camera di Ale, ha riusato il dentifricio per tappare il buco, e ci ha fatto diecimila foto. Ma si può??? Continuava a dirci che siamo belle, e io e lei a sganasciarci dal ridere, visto che sembravamo due profughe. Comunque… Visto che ormai era lì, e non aveva niente da fare se non farci perdere tempo, ci siamo fatte fare i compiti… Tanto a lui non costa niente, no??
Stamattina il dettato è andato benone, siamo riuscite ancora a sfruttare la connessione del dormitorio (abbiamo fatto il check out ieri, ma la fuwuhuan è talmente rimbambita che oggi manco si è accorta che sotto i cappucci delle giacche c’eravamo noi che ci introducevamo di soppiatto), poi pomeriggio di studio. Domani vedremo quanti studenti si presenteranno alla seconda lezione… Non siamo entusiaste di questo lavoro, quasi quasi speriamo che dopo il periodo di prova ci lascino a casa, per trovarci qualcos’altro, magari con dei bambini. Sperando che la casa non ci dia nuovi problemi, appena smette questo gelo vorremmo andare per le scuole a chiedere.
Ragazze, oggi è anche una giornata importante per me: è il mio blog-compleanno!!! Quante cose sono cambiate da un anno fa! Dalle persone ai luoghi della mia vita, alle mie passioni, alle mie amicizie… Anzi direi che quest’anno per le amicizie è stato importantissimo, visto che ne sono sbocciate alcune che credo mi porterò avanti per tutta la vita. Mi sono laureata, ora sono in Cina… I miei buoni propositi per l’anno nuovo si stanno realizzando: sono Dottoressa, ho imparato a usare la lavatrice (persino quella cinese, wé!), non mi mangio più le unghie, sono in Cina e… ok, spero che il mio cinese migliori in questi sei mesi, anche se per ora non posso ancora dirmi contenta.
Avrei tanto voluto fare un dolcino per il mio blog, credo se lo meriti proprio visto che si è sorbito tutti i miei sfoghi e i miei pensieri, ma come sapete qui manca tutto… E’ una vera tortura!! Il ragazzo di Ale ci ha spedito la crema Novi e gli amaretti, e avevo deciso di festeggiare così, ma il pacco non è ancora arrivato… Siamo terrorizzate all’idea che la crema Novi vada persa! Quindi non potrò festeggiare con una dolce LLL. Se qualcuna di voi per caso oggi sfornasse qualcosa di buono, che ne direste di regalarmene un pezzettino? Non per me eh, per il blog!!! ;);););P
Un bacio grande a tutte quante (vorrà dire che sono in debito di una torta… recupererò… non temete!!)!!
Poi la serata è andata benissimo: abbiamo fumato il narghilè, quello original, abbiamo scherzato, chiacchierato, ballato e fatto tantissime foto!!! Ci siamo proprio divertiti!! Unica nota negativa: il tanfo incredibile in bagno (la solita fogna che ovviamente avendo ospiti ha raggiunto i massimi livelli), e l’allagamento della cucina. E’ successo un pandemonio, ed è una settimana che compriamo giornali cinesi (tra cui quelli di economia e finanza che sono più spessi) per asciugare i pavimenti! Abbiamo giornali e acqua dappertutto. Jean ha dato un’occhiata e ci ha detto che nel tubo doveva essersi fermato del cibo, quindi l’acqua non riusciva a passare.
Alle 2 abbiamo salutato tutti perché noi la domenica dovevamo studiare per il dettato dei caratteri nuovi.
Insomma… Questa serata è stata preziosa, perché il rapporto si è fatto più saldo. Sabato prossimo vogliamo andare a scalare il Laoshan, vedere la città vecchia, e provare vari ristoranti (coreano, russo, giapponese, cinese, arabo)… Speriamo faccia bel tempo, visto che oggi ha piovuto tutto il giorno. Qui la primavera non è ancora arrivata, fa freddo e c’è sempre un vento gelido. Il 4,5 e 6 aprile sarà vecanza per il Qing ming, una festività cinese ( mi devo informare, questa mi mancava), e dicono che dopo diventerà sempre più caldo. Speriamo! Persino Ale che odia il caldo e ama il freddo polare si è stancata di tutto sto gelo!
Domenica eravamo nel letto e ha telefonato la padrona, e dopo 10 minuti si è presentata a casa col figlioletto. Noi eravamo ancora in pigiama (erano le 9 del mattino cribbio!), ma visto che stava per venire con un altro tecnico per la cucina, siamo saltate su sperando di risolvere almeno il problema più grosso. Il tizio ha sistemato la cucina e pure la doccia (si allagava pure quella), poi la padrona ha visto il termosifone di Ale che perdeva e ha chiamato il tecnico del riscaldamento. Noooooooooooooooo Kang Kang nooooooooooooooooo!!!!!! E’ tutta la settimana che Kang Kang, il tecnico figlio, ci assilla, mandandoci sms ogni ora. Domenica quando ho acceso il cellulare ho trovato una sua chiamata delle 06.23. Insomma… è una persecuzione!! Assillante al massimo! Eravamo riuscite con una scusa a evitare di incontrarci come gli avevamo detto, e invece domenica pomeriggio si è presentato tutto bello contento, non ha fatto una mazza, se non chiacchierare tranquillo con noi, sempre più a suo agio. Ha impuzzolentito di colla tutta la camera di Ale, ha riusato il dentifricio per tappare il buco, e ci ha fatto diecimila foto. Ma si può??? Continuava a dirci che siamo belle, e io e lei a sganasciarci dal ridere, visto che sembravamo due profughe. Comunque… Visto che ormai era lì, e non aveva niente da fare se non farci perdere tempo, ci siamo fatte fare i compiti… Tanto a lui non costa niente, no??
Stamattina il dettato è andato benone, siamo riuscite ancora a sfruttare la connessione del dormitorio (abbiamo fatto il check out ieri, ma la fuwuhuan è talmente rimbambita che oggi manco si è accorta che sotto i cappucci delle giacche c’eravamo noi che ci introducevamo di soppiatto), poi pomeriggio di studio. Domani vedremo quanti studenti si presenteranno alla seconda lezione… Non siamo entusiaste di questo lavoro, quasi quasi speriamo che dopo il periodo di prova ci lascino a casa, per trovarci qualcos’altro, magari con dei bambini. Sperando che la casa non ci dia nuovi problemi, appena smette questo gelo vorremmo andare per le scuole a chiedere.
Ragazze, oggi è anche una giornata importante per me: è il mio blog-compleanno!!! Quante cose sono cambiate da un anno fa! Dalle persone ai luoghi della mia vita, alle mie passioni, alle mie amicizie… Anzi direi che quest’anno per le amicizie è stato importantissimo, visto che ne sono sbocciate alcune che credo mi porterò avanti per tutta la vita. Mi sono laureata, ora sono in Cina… I miei buoni propositi per l’anno nuovo si stanno realizzando: sono Dottoressa, ho imparato a usare la lavatrice (persino quella cinese, wé!), non mi mangio più le unghie, sono in Cina e… ok, spero che il mio cinese migliori in questi sei mesi, anche se per ora non posso ancora dirmi contenta.
Avrei tanto voluto fare un dolcino per il mio blog, credo se lo meriti proprio visto che si è sorbito tutti i miei sfoghi e i miei pensieri, ma come sapete qui manca tutto… E’ una vera tortura!! Il ragazzo di Ale ci ha spedito la crema Novi e gli amaretti, e avevo deciso di festeggiare così, ma il pacco non è ancora arrivato… Siamo terrorizzate all’idea che la crema Novi vada persa! Quindi non potrò festeggiare con una dolce LLL. Se qualcuna di voi per caso oggi sfornasse qualcosa di buono, che ne direste di regalarmene un pezzettino? Non per me eh, per il blog!!! ;);););P
Un bacio grande a tutte quante (vorrà dire che sono in debito di una torta… recupererò… non temete!!)!!
(per le foto della cena aspettate un pochino perche devo scappare a lezione adesso!! Si si e vero, sono di nuovo entrata a sgamo nel dormitorio, ma oggi e il mio blog compleanno!!! Insomma, era per una buona causa!! O no???)