lunedì 26 luglio 2010

Thai dinner - part three: Coconut milk sticky rice with mangoes

THAI DINNER - PART THREE
4° STEP, OVVERO DESSERT: COCONUT MILK STICKY RICE WITH MANGO
Ed ecco finalmente il piatto forte… e da lui tanto desiderato e finalmente avuto. Di una semplicità estrema eppure… Credo causi una sorta di dipendenza… Non lo so, fatto sta che adesso lo mangerei ad ogni momento!!! Io e A. abbiamo proprio gli stessi gusti.
Ingredienti per il coconut sticky rice: (oppure potete fare lo sticky rice classico come indicato sopra e poi versarci sopra la salsa… ma… secondo me in questa maniera si sente di più il sapore di cocco)
1 cup di riso
1 e 3/4 cups di acqua
100 ml di latte di cocco
1/4 teaspoon di sale
1 teaspoon di farina di cocco (cos’è il coconut flavoring??)
1 tablespoon di sciroppo d’acero o brown sugar

Risciacquate il riso.
Mettetelo in ammollo in una pentola per 20’ con 1 cup d’acqua. Trascorsi i 20 minuti aggiungete gli altri 3/4 d’acqua nella stessa pentola, il latte di cocco, la farina di cocco, il sale, lo sciroppo d’acero. Mescolate.
P1030820
Portate a bollore coprendo parzialmente, poi abbassate la fiamma al minimo e lasciate sobbollire fino a quando l’acqua è stata assorbita (circa 20’).
Togliete dal fuoco, coprite e lasciate ‘cuocete a vapore’ per altri ‘-10’. Servite immediatamente o tenete in frigo.
P1030831

Ingredienti per la salsa:

300 ml di latte di cocco
1/4 di cup di sciroppo d’acero o brown sugar
1 pizzico di sale
1 teaspoon di vaniglia
1 teaspoon di farina di cocco (coconut flavoring)
2 teaspoon di amido di mais sciolto in 2 tablespoons di acqua

Mettete tutti gli ingredienti in un pentolino e scaldate per 5 minuti a fuoco medio. Aggiungete l’amido di mais sciolto nell’acqua e mescolate fino a quando si comincia ad addensare. Abbassate immediatamente il fuoco e fatelo addensare senza bollire altrimenti il latte di cocco caglierà. Assaggiate per verificare se aggiungere zucchero.
P1030832

Composizione:

2 manghi maturi
salsa
coconut sticky rice

P1030840
Tagliate il mango in due metà, lasciando l’osso al centro. Pelate i due ovali e poi adagiateli sul piatto, tagliandoli a fette.
A lato aggiungete il riso, e poi bagnate il tutto con la salsa al cocco. Decorate con una fogliolina di menta (che io non avevo e ho sostituito col basilico, ma secondo me la menta è perfetta!), e…
P1030841

ENJOY!!!

P1030844

English Version

Ingredients:
1 cup of rice
1 3/4 cup of water
1/4 cup + 1 Tbsp brown sugar or maple syrup
1 can coconut milk
1/4 tsp + 1 pinch of salt
2tsp of coconut flavoring
1 tsp vanilla
2 tsp of cornstarch powder dissolved in 2 Tbsp of water
2 mangoes

Prepare the coconut milk sticky rice:
Soak the tice in a cup of water for 20’ in a pot. Don’t drain. Add 3/4 cup more water to the rice, plus 1/4 can coconut milk, 1/4 tsp salt, 1 tsp coconut flavoring, 1 Tbsp brown sugar/maple syrup. Stir into the rice.
Bring to a gentle boil, then cover partially. Turn the heat down to medium-low. Simmer until the water has been absorbed by the rice (about 20’). Remove from the heat, cover and leave to ‘steam’ for 5’-10’. Serve immediately or cover and store in the refrigerator.
Make the sauce:
Warm the rest of the can (3/4) of coconut milk with 1$ cup of sugar, 1 pinch of salt, 1 tsp vanilla and 1 tsp coconut flavoring over medium heat (5’).
Add cornstarch (dissolved in the water) to the sauce and stir to thicken it slightly. As it thickens, turn down heat to low. When thickened, remove from heat. Don’t boil the sauce!
Before serving, taste-test for sweetness.
For serving, drizzle coconut milk sauce over the rice.
Serve:
Peel the mangoes and cut each of them into two hemisferical pieces. Lay mangoes’ halves flats on the plate and slice thinly crosswise.
To serve, place an oval mound of sticky rice on each dessert plate and place 2 sliced halves-mango decoratively beside it. Top with a sprig of mint or basil.
ENJOY IT!
E’ incredibile quanto mi piaccia il mango col cocco, stanno a meraviglia… Dovete assolutamente provare sta ricetta e non troverete nessun altro miglior dessert estivo!!! Il giorno dopo ci ho fatto colazione e lo mangerei tutti i giorni a qualsiasi ora! Il commento di A. è stato che sapeva esattamente di quello thailandese, era perfetto!!!
Insomma… cena riuscita!!


Ne approfitto visto che pubblico adesso che è sabato sera, per aggiornare velocemente, così che non debba aspettare la settimana prossima...
Dunque questa settimana abbiamo messaggiato quasi tutti i giorni, per un motivo o per l'altro, ma non ci siamo visti. Venerdì sera è stato lui a farsi vivo, e meno male perché mi sono imposta di aspettare, visto che tanto ancora ero in ritardissimo, e ho fatto bene.
L'ho raggiunto al Freeman dov'era con Thomas e un altro tizio nuovo... Un tipo un po' strano. Serata ok, lui carinissimo, ogni volta che beveva faceva cin cin con me e mi guardava negli occhi, e io svenivo ogni volta.
Una cosa da annotare della serata è stata quando il tizio gli ha chiesto se aveva la ragazza, e io ero lì, curiosissima di sentire cosa avrebbe detto lui. Il dialogo è stato, più o meno:
'Man, do u have a girlfriend? Or... is she your girlfriend?'
E A.: 'Well, actually... ahem... I'm trying to make her be my girlfriend, but she is difficult... I don't know, I'm not sure she likes me. I mean, I think she likes me, she likes me because I have a car!!'

Al che io ovviamente sono scoppiata a ridere perché stava scherzando, ovviamente.
Però la sua frase mi è rimasta bene in memoria. Solo che quando il tipo se n'è andato lui e Thomas mi hanno spiegato che non lo sopportavano e che è uno di quei tipi con cui è bene fare gli amici se capita di vedersi, farsi una chiacchierata, tanto non esce mai, e portare pazienza, dargli corda e ridere alle sue battute. Quindi non ho ben chiaro se abbia detto quel che ha detto solo così far fare, o per via dei rhum and coke. Mi ero imposta di riprendere il discorso entro il weekend, ma ancora non l'ho fatto perché non voglio passare per quella che fa caso a ogni piccola cazzata e sentirmi dire che non si ricorda di aver detto così, che probabilmente era ubriaco o che stava soltanto dando corda al tizio.
Ma so cosa commenterete voi, così cercherò di parlargli domani, tanto è una cosa di cui discutere, presto o tardi... Soprattutto adesso che il mio capo mi ha detto che mi riconferma fino a dicembre, perché probabilmente tornerà il prima signore di cui sono stata l'assistente, e dovrò tornare a lavorare con lui.

Adesso devo lasciarvi che mi ha messaggiato per stasera, ma siamo troppo stanchi, oggi è stata una luuuunga giornata al mare. Tra l'altro è stata proprio bella, siamo stati fino alle 20 a fare gli... E no!! Questa non ve la anticipo!! Vedrete e leggerete al riguardo alla prossima ricetta!! Moooolto mooolto americana, estiva e spiaggesca!!! Magari la potete provare durante le vostre vacanze! Comunque abbiamo giocato come bambini, a buttarci in acqua, a fare i chicks fights, a stare in piedi sulle sue spalle, insomma... Una bella bella giornata. E lui è sempre bellissimo.


Thai dinner - part two: Pollo delle Figi alla crema di cocco

THAI DINNER - PART TWO
3° STEP: POLLO DELLE FIGI ALLA CREMA DI COCCO
Sul libro sembrava davvero uno spettacolo. Ero impaziente di provarlo e di cucinarlo per A. Ho seguito la ricetta alla lettera (tranne diminuire la cipolla), ma il risultato era cipolla allo stato puro!!! Mischiato col riso e togliendo un po’ di salsa non era male, anzi A. ha fatto pure il bis, ma io qualche sera dopo l’ho riprovata apportando modifiche e migliorie, e il risultato è stato molto molto soddisfacente. Scrivo la MIA versione tra parentesi.

Ingredienti per 4 persone (io ho dimezzato le dosi):
4 petti di pollo
60 g di farina condita con sale e pepe (ne basta meno)
2 cucchiai di olio di semi
1 cucchiaio di farina di mais
350-400 ml di crema di cocco in scatola (io ho comprato la polvere da mischiare con l’acqua, ma il latte di cocco va perfettamente bene perché alla fine mi è venuta la stessa consistenza… la seconda volta ho usato il latte, è stato più veloce e il risultato identico)
1 cipolla media, tritata (E’ FOLLE!!! io ne ho usata meno di metà e il piatto sapeva solo di cipolla… la seconda volta ne ho usato uno spicchietto ed era perfetto)
sale, pepe
1 peperoncino piccolo tritato
(lime)
(basilico fresco)

Infarinate i petti di pollo con la farina condita (abbondate pure), poi fateli dorare nella padella con l’olio caldo.
Trasferiteli in una teglia da forno, (e spruzzateli con un po’ di succo di lime… tocco di classe!! ahahaah!!! :D).
P1030848
In una casseruola unite la farina di mais, il latte/crema di cocco, la cipolla e il peperoncino tritati, sale e pepe, amalgamate e portatela quasi a ebollizione rimestando continuamente.
P1030847
Fate sobbollire per 3 minuti, poi versate la crema ottenuta sul pollo, (aggiungete le foglioline di basilico) e passate in forno a 180° per 20-30’.
P1030849
P1030851
Accompagnate il pollo con lo Sticky Rice.
P1030856
P1030857
Ve lo dico sul serio: seguite il mio consiglio e mettete pochissima cipolla, e aggiungete lime e basilico… E’ tutta un’altra cosa!!!

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Massaia Caterina:



Oh, da lunedì che ero a un metro da terra perché lui mi aveva messaggiato tanto spesso come non mai, sono di nuovo con un grande punto interrogativo in testa.. Lunedì non mi ha più risposto, martedì mi ha risposto a monosillabi, e stasera gli ho chiesto se cenavamo insieme dopo la palestra alle 21 e ora sono le 23 passate e sono ancora qua che aspetto. La sensazione brutta è di nuovo qui... Ma voi ci credete al sesto senso delle donne? Forse ero troppo tranquilla, dopotutto la danish girl è ancora qui in città... Figurati se non gli ha chiesto di vedersi, e lui perché avrebbe dovuto rifiutare? Me lo sento, me lo dirà la prossima volta che ci vedremo. Spero senza altre sorprese. Ma perché è tutto così difficile? Ma sono io o cosa?? Potrebbe essere così semplice, così sereno e tranquillo, arriva messaggio-rispondo-invito a crna-dico sì o no. E invece... boh!!??
Basta, non voglio farla troppo lunga, nè fare la drammatica per niente. E' solo quella sensazione...

Cena Thai e il temuto ritorno…

Martedì pomeriggio ho saltato il lavoro e l’ho dedicato alla spesa, alla casa, e alla cena thailandese per A. Non sapevo ancora se avrebbe potuto venire, ma io mi sentivo davvero in vena di cucinare dopo parecchio tempo, e uno spirito creativo va assecondato. La cucina è una forma d’arte e se hai voglia di cucinare secondo me è sbagliato soffocare l’ispirazione. Ma ho anche la testa sulle spalle, e se ho saltato il lavoro è perché sapevo che comunque non sarei servita molto, quel pomeriggio.
Per fortuna lui ha accettato l’invito proprio mentre tornavo a casa dalla spesa, così mi son messa a cucinare con più entusiasmo che se avessi dovuto farlo senza la certezza che lui poi sarebbe venuto.
Il menù prevedeva un misto… Una ricetta che ho trovato qui da Genny e che mi aveva fatto subito impazzire dalla voglia di cucinarla a Lui, sicurissima che avrebbe apprezzato, un’altra ricetta che ho trovato su un libretto che mi son portata qui, e poi il piatto forte della cucina Thai, il suo dessert preferito.
Ma andiamo con ordine, perché la base di tutti i piatti è sempre lui, lo Sticky Rice. Accompagna ogni piatto, soprattutto in presenza di salse speziate, e ci sta sempre benissimo. La sera prima avevo fatto parecchie ricerche, e avevo segnato tre diversi metodi di cottura. Ne ho provati due, mi resta quello a microonde, che proverò prestissimo e poi vi farò sapere.

THAI DINNER - PART ONE

1° STEP: STICKY RICE
Ingredienti:
1 cup di riso (andrebbe usato il Thai sweet rice, ma anche il normale va bene… NON usate il Jasmine!!)
1-1,5 cup di acqua per ogni cup di riso utilizzato
1/2-3/4 teaspoon di sale

Allora per prima cosa risciacquate il riso, fino a che l’acqua diventa bella trasparente, poi mettetelo nella pentola con l’acqua misurata, e lasciatelo in ammollo per mezz’oretta.
P1030809
Poi aggiungete il sale e portate a bollore, una volta quasi raggiunto abbassate al minimo il fuoco e coprite parzialmente, lasciando sobbollire per una decina di minuti.
Quando ‘acqua è stata assorbita completamente è pronto. Spegnete il fuoco e lasciate coperto ancora per qualche minuto.
P1030812
Sarà ‘sticky’?? Le’t’s try…
P1030817
… Yes, it’s definitely sticky!! Prova bacchette superata!!! Possiamo passare oltre…
Lo Sticky Rice si conserva tranquillamente in frigorifero per qualche giorno, coperto.

English Version

Ingredients:
1 cup of rice (Thai sweet rice would be suggested)
1 to 1,5 cups of water
Rinse the rice.
Soak the rice with the measured water (1 to 1,5 cups of water for each cup of rice) for 30 minutes.
Cook the rice in a pot with the measured water: add 1/2 to 3/4 tsp of salt in the pot. Bring it to boil and immediately lower the heat one it reaches to that point.
Simmer the rice for about 10’(leave a cover lid on an angle so some of the steem can escape).
Check back on the rice – if there is water left, simmer it for 5’-7’ more. If there’s no water the rice is ready.

2° STEP: KEBAB DI POLLO CON ZUPPETTA AL COCCO

Ingredienti per 2 persone:
Per la zuppa:
  • 100 ml latte di cocco
  • 150 ml brodo di pollo (io ho usato il dado perché non avevo tempo né pollo in più)
  • uno scalogno
  • mezzo peperone rosso
  • una bella manciata di basilico
  • olio di semi di qualità, un olio leggero
  • una spruzzatina di lime
  • sale e pepe
Per gli spiedini:
  • 120 g di pollo tagliato a cubetti piccolissimi
  • 2 spiedini di bambù o di legno bagnati
  • polvere di cocco q.b.
  • scorza di lime grattugiata

Mettere poco olio in una padella. Affettare finissimo lo scalogno e tagliare il peperone a cubetti piccini.
Far rosolare nel burro lo scalogno, unire i peperoni, cuocere per qualche istante, poi unire il latte di cocco e il brodo.
P1030821
Lasciare cuocere a fuoco basso per circa 15-20 minuti, o comunque fino a che la zuppetta non avrà assunto una bella consistenza cremosa. Unire il basilico spezzettato e una spruzzatina leggerissima di lime.
P1030822
Intanto infilare i pezzetti di pollo sugli stecchini, e rotolarli nel cocco e nella scorza di lime.
P1030826
Farli cuocere in abbondante olio ben caldo, rigirandoli su tutti i lati fino a che saranno dorati.
P1030830
Spolverare ancora con un po’ di farina di cocco.
Servire la zuppetta tiepida con lo spiedino e con una ciotolina di Sticky rice.
P1030835

Awesome!!! Mi è piaciuta da pazzi!!!
Noi abbiam fatto un miscuglio, pollo e riso e zuppa, una verà bontà!!!

I prossimi piatti me li tengo per i prossimi giorni perché devo pure raccontare un paio di cose e verrebbe troppo lungo...


E' tornata. La temutissima danish girl è tornata. Ma andiamo con ordine, e soprattutto calma, che mi sta mancando in questi giorni.
Venerdì sera lui mi scrive chiedendomi se andavamo a mangiare Thai alle 19,30. Per me era impossibile, anche se avessi saltato la palestra, infatti gli ho detto di andare e che li avrei raggiunti dopo. Già ho avuto problemi a trovare il posto, ero in ritardo e mi scoccia tantissimo, ma loro erano andati addirittura in anticipo!! Fatto sta che lui mi ha detto che sembravo arrabbiata e di non pensarci, che la coppia con cui eravamo mangia sempre alle 7,30 e che sapevano che lavoro fino a tardi. Il cibo non era granché per fortuna, perché quando sono arrivata avevano già quasi finito e io ho praticamente mangiato nulla. La cosa peggiore era che, finita cena erano appena le otto e mezza!! Troppo presto per tutto. Siamo andati a prenderci un caffè e dopo l'altra coppia ha detto che sarebbe andata a casa. Io ci sono un po' rimasta perché dovevo assolutamente fare un salto a casa che avevo dimenticato la pillola, ma pensavo di ritornare e raggungerli all'Lpg o dove fossero stati. Dovevo incontrarmi con Ale pure, e invece lui quando gli altri se ne sono andati ha detto che sarebbe andato a casa pure lui, che tanto non c'era nessuno. Poi ha cambiato idea e mi ha detto che sarebbe venuto a casa con me, tanto non aveva niente da fare. Ci siamo incamminati perché io, avendo saltato la palestra, volevo perlomeno muovere il culo un minimo, e lui mi ha confessato che stava pensando lo stesso, visto che si era preso una settimana di riposo from the gym, because of the leg, the foot, the eye, insomma... si sentiva di dover riposare un po'. Abbiamo preso strade nuove e ci siamo un po' persi, anche se abbiamo scoperto un parco veramente carino.
Per arrivare a casa mia ci abbiamo messo almeno un'ora e mezza, ed eravamo tutti sudati per l'umidità pazzesca che c'è in ste settimane. Da me lui si è accomodato, ha acceso il pc, non mi sembrava intenzionato a riuscire come pensavo, così abbiamo cazzeggiato su Google Earth parlando come al solito dei posti in cui devo assolutamente andare (nb: non dobbiamo). Poi mi ha detto che stava pensando di tornare in Argentina per qualche tempo, perché adesso sono passati anni da quando ci viveva ed è sicuro che si troverebbe bene, e che sente che troverebbe lavoro. Mi ha detto anche: 'Ah man, Argentina is so cool, so nice... Actually, I'm sure you too would like it'. Per me, si potrebbe partire anche subito. Credo che, in sua compagnia, mi piacerebbe pure il Polo Nord.
Io il mattino dopo, sabato, avrei dovuto lavorare, ma gliel'ho detto solo quando alle 4 mi ha chiesto se poteva dormire da me, perché mi sono imposta che non cambierò nessuno dei miei piani del venerdì solo perché mi fanno lavorare anche il sabato mattino, ma che diamine!! Io protesto!!! Comunque, io ero cotta e mi sono addormentata subito.
La mattina dopo lui è venuto via con me, e si è fermato a casa sua dicendomi di chiamarlo quando avessi finito.
Mi ha messaggiato in mattinata dicendo che il tempo si stava sistemando e che sarebbe andato in spiaggia e chiedendo a che ora sarei tornata. Quando sono arrivata a casa gliel'ho scritto come promesso e allora lui mi ha detto che mi aveva aspettata per andare in spiaggia, e se volevo andare alla numero 3 dopo una pizza al Caffè Roland. Così mi è venuto a prendere e siamo andati, mentre veniva fuori una delle giornate più belle di quest'estate finora.
Mangiando mi ha insegnato un altro gioco di carte a cui l'ho battuto a ripetizione, poi siamo andati a leggere i nostri libri on the beach. Non siamo stati molto però, perché l'acqua era sporca e, se non ti potevi bagnare, faceva troppo caldo. Così quando Sander ci ha raggiunti con Lisa e Gaby siamo andati a prenderci un caffè sul lungomare.
Il mio Big Man si è messo a spingere il passeggino mentre Gaby rideva contento. Quando lo vedo coi bambini mi prende sempre una cosa dentro perché penso che sarebbe tutto così perfetto... Fa quasi male a vedersi e non averlo.
Durante il pomeriggio mi aveva chiesto che piani avevo per la serata, e che era il compleanno di Bettina ma aveva detto che non sarebbe andato alla cena.
Stavamo tornando e gli ho chiesto io quali fossero i suoi piani per la serata.
E' lì che me l'ha detto. Mi ha detto che si trovava in una situazione un po' awkward, perché la ragazza che stava frequentando prima, la danish girl, era in città. Oddio. Ecco, ci siamo.
Mi ha detto che le aveva detto che 'It wouldn't have worked, anyway', e che lei non l'aveva presa proprio bene. Mi ha detto che lei e gli altri danesi sarebbero sicuramente usciti e che Q. è così piccola che sicuramente non si sarebbe potuto evitare l'incontro e quindi una situazione di disagio per lui. E io, dal sommo della mia immensa bontà e mio essere la persona più easygoing del mondo, gli ho chiesto, sapendo che, come al solito, non ce la posso fare, non mi smentisco mai: 'E pensi che ti sentiresti meno a disagio se io non uscissi con te stasera, se facessi qualcosa per conto mio?'. E lui ha risposto 'Maybe yes'. Mi ha detto che non avrebbe potuto evitarli, che sarebbe stata proprio maleducazione se non fosse andato almeno a salutarli. Io mi sono un po' chiusa perché era l'unica ultima serata del weekend che avremmo potuto passare insieme visto che questa settimana lavoro full-time all'azienda quindi lunedì mi sarei dovuta alzare presto. E poi perché l'idea che lei fosse lì, che si sarebbero visti, che magari lui si sarebbe accorto che lei gli piaceva di più, o, conoscendo la tipa-piovra, che lei provasse comunque un avvicinamento, o il pensiero che agli occhi della gente non sarebbe sfuggito che lui era lì con la ex e io non c'ero, insomma... cosa ne sanno gli altri che io ero al corrente? E poi, più di tutto, il ricordo di quando, sebbene con me avesse già passato due weekend in cui la danish girl sembrava essere sparita, quando poi a fine maggio io, dopo la partenza di Ivan e mia sorella, sarei stata pronta a dedicargli tutto il mio tempo, e lei era in città lui non si fosse fatto tutti sti problemi a farsi vedere con lei da me. Lo so, la situazione non era la stessa, però...
Gli ho solo fatto notare che comunque prima o poi avrebbe dovuto affrontare la cosa, che se non era stavolta sarebbe stato fra altre 6 settimane... Ma lui mi ha detto che lei tornerà qui poi a fine ottobre, e che sarà passato più tempo, lei probabilmente avrà un ragazzo, sarà più semplice. Ok man... It makes sense.
Davanti a casa mia mi ha detto che mi avrebbe scritto dove sarebbero andati. Io gli ho chiesto: 'Ah, così io non vado nello stesso posto?' e lui, con una nonchalance degna di nota: 'Yes, really... I think it's the easiest solution'. E così me ne sono andata a casa, con l'umore sotto le infradito.
Allora, chiariamo le cose un attimo, perché già prevedo i commenti incazzatissimi che mi dicono che non esiste che io debba evitare di proposito alcuni locali perché lui non vuole incontrarmi, e bla bla bla. Allora: per il mio carattere, sono veramente easygoing, e per come la penso io, se ci fossimo incontrati saremmo stati a disagio in tre: io, lui e lei. La serata sarebbe stata una merda sicuro. D'altra parte, era ovvio che lui dovesse vederla, visto che, cavolo, hanno avuto una relazione. Se non era sabato sarebbe stata la prossima volta che lei fosse tornata. Quindi, tanto valeva togliersi subito la fastidiosa incombenza. Poi: sono secoli che non esco con Sako e Jack, e la sera prima non ero riuscita a vedere Ale, quindi ho pensato che sarebbe stata l'occasione giusta per fare quello che era un po' che non facevo.
Il tedeschino (ma ve lo ricordate???) mi ha scritto che tornerà a Q. quest'estate, e mi ha già invitata a cena. A me non me ne frega niente di andare, anzi eviterei più che volentieri, e gli ho pure detto che il weekend non posso, che se vuole si aggiunge lui al mio gruppo di amici, però lo incontrerò sicuramente. Insomma... I was fine with that, solo preoccupata che lui potesse avere ripensamenti.
Sono andata al New York dopo secoli, lì c'erano Ale e Mike, e Jack e Hovig, perché Sako era a Shanghai. Non mi sono goduta la serata perché lui non solo non mi aveva fatto sapere dove fossero, ma non mi aveva ancora risposto quando gli avevo detto dov'ero io. Ho chiuso Ale tutta la sera. Povera.
Poi mi ha risposto finalmente, dicendo che era fuori coi danesi, e che era strano. E che mi avrebbe chiamata quando li avesse lasciati. Ho aspettato... Sapendo che avrebbe fatto tardi, e alla fine ho lasciato perdere e me ne sono andata a casa. Il mattino dopo ho trovato il suo messaggino delle 4, in cui mi diceva che stava andando a casa, che NON era stata una bella serata, e chiedendomi com'era il New York.
Mi son svegliata la domenica col mal di testa, e lui dopo un po' mi ha risposto dicendomi di andare al Kona con lui, Guillaume e Maggie, e magari dopo a Jimolu. Li ho raggiunti ed ero felicissima di vederlo, e che mi avesse scritto dopo la temuta serata e l'incontro con lei.
Io e lui dopo siamo andati a Jimolu a comprare delle borse per la sua famiglia, in cambio del favore che gli hanno fatto portando a controllare da un esperto il saxofono che si è fatto mandare a casa e mandandolo poi a Chris, in vacanza in America, che lo porterà a Q. quando tornerà.
Abbiamo scelto le borse, poi lui aveva fame così ci siamo incamminati verso il Kfc. Mentre camminavamo, lui mi ha detto una cosa e io ho capito che non so se incontrerò mai più una persona altrettanto perfetta per me. Mi ha detto: 'Ah, anyway, I wanted to thank for understanding my situation last night. I really appreciated it'. Io mi son subito fatta la gaggia sminuendo la cosa che adesso mi sembrava una cagata, dicendo che era la soluzione migliore per evitare l'imbarazzo di tutti e tre, e che avevo killed two birds with one stone, uscendo con amici che non vedevo da tempo. E lui mi ha detto: 'I know, but most of the people wouldn't have understood or accepted it'. E lì a momenti gli facevo una dichiarazione d'amore in mezzo al marciapiede, a Jimolu. Molto romantico. No, il fatto è che io sempre faccio cose per gli altri, sperando di fare cosa gradita, e sapendo che spesso vengo incontro all'altra persona (mi riferisco alle relazioni di coppia) con grande facilità, anche se in realtà mi costa sofferenza, ma l'altro non se ne accorge mai, e lo dà per scontato solo perché io l'ho fatto senza troppe scene. Insomma... Facendomi sapere che sapeva che avevo fatto qualcosa che tante altre non avrebbero fatto, e ringraziandomi per questo, si è conquistato un gran pezzo del mio cuore, perché è la primissima volta in assoluto che mi capita di non essere data per scontato.
E poi siamo andati da lui. Abbiamo giocato con l'Ibox a golf, e l'ho strabattuto, anche se non riuscivo a usare quel cavolo di joystick e ho dovuto inventarmi un modo tutto mio per muovermi. Lui che è abbastanza competitivo come la sottoscritta e non gli piace troppo essere battuto, soprattutto quando io è la prima volta che gioco, mi faceva le facce brutte e poi però mi ha detto che era contento che vincevo, che ero brava. Ci siamo anche addormentati un'oretta. Mi ha preparato una specie di toast col niente che aveva in casa, poi quando stavamo per andare a dormire lui ha realizzato che il mattino dopo, se fossi rimasta lì, avrei dovuto passare da casa prima di andare al lavoro, così dopo un po' di chiacchiere su cosa ha scoperto del tipo che gli ha fatto l'occho nero la settimana scorsa (a proposito: è praticamente guarito, ha smesso pure di sputare sangue e il bulbo dell'occhio è tornato finalmente bianco), e altre cosette correlate tipo che Olga, la ex di Michael, un paio di mesi fa gli ha confessato che lui le piace e cosa potevano fare, e lui le ha detto niente, restiamo amici; o discussioni sui nostri visti, e su cosa fare... La sapete l'ultima? Adesso mi ha detto perché non me ne torno a casa un paio di mesi a settembre e provo a cercare lavoro là? Ma dico io, vuoi che parta??? Io che sto facendo di tutto per restare qui con te e tu che mi consigli di andarmene?? E poco prima lo stesso pomeriggio mi diceva che aveva visto delle case che svoleva farmi vedere perché erano economiche e secondo lui nuove e affatto male. Verso la mezza me ne sono andata a casa.
Stamattina ero al lavoro e poco prima di pranzo lui mi ha messaggiato!! Mi ha detto che il tempo era nice di nuovo e che era tempo per la spiaggia. E mi ha chiesto come andava al lavoro!!! Io felice come una Pasqua. Però poi non mi ha risposto più... Boh!
Queste le mie news... Giudicate voi la percentuale positive/negative. Io adesso aspetto solo il prossimo weekend sperando che ci sia il sole e che lui non debba tornare a Yiwu in settimana ma che possa stare con me.
Devo anche capire se a settembre potrò restare nell'azienda visto che l'altro lavoro che stavo aspettando ancora non ci fa sapere niente e il tempo e la scadenza del visto stringe.
Un bacio fanciulle!! Scusatemi se come al solito mi sono dilungata in particolari e cazzate varie! Ma chevvedevodì! Mi devo sfogare!!! E mica Ale può essere l'unica anima santa che ascolta un'anima in pena???!! E no, tocca anche a voi!! Scherzo dai, ma provate la ricetta, è favolosa!!

martedì 20 luglio 2010

Le varie fasi verso la depressione

Questo weekend non è stato granché… Giovedì ho scritto all’uomo (io, come al solito), per chiedergli come andava la sua settimana, poi lui mi ha proposto di mangiare insieme dopo la palestra. Stavo per arrivare al posto dell’appuntamento quando mi scrive che ha appena cucinato e che se voglio posso andare a mangiare da lui. Sono andata ed era già in tavola un bel piattone con pollo, riso e verdure. Dietetico, assolutamente (non sapete che gioia, proprio il MIO cibo, che mi piace e non mi fa sentire in colpa!!), e non male, non male per niente!! Infatti ho pulito il piatto. Abbiamo passato la serata guardando video su Youtube sugli accenti americani e spagnoli e non abbiamo trovato nessun video con l’imitazione di tutti gli accenti italiani. Abbiamo parlato e ci siamo raccontati un sacco di cose sulla rispettive famiglie, mi ha anche chiesto se avevo foto dei miei su internet.
La sera dopo era in programma il bowling ma all’ultimo è saltato tutto perché c’era un suo amico danese in Q. e ci si sarebbe visti in qualche bar. La serata non era fantastica perché i suoi amici danesi non sono esattamente il tipo di persone eccitanti o brillanti per i bar, però andava anche bene visto che eravamo piuttosto stanchi. Sono andata a tenere un tavolo fuori dall’Lpg mentre lui prendeva da bere ma dopo un po’, vedendo che non arrivavano, sono andata a vedere cosa li tratteneva. E… sorpresa! A. con un occhio nero! Mi prende da parte e mi racconta che era in bagno a fare pipì quando qualcuno da dietro gli ha sbattuto la faccia contro il muro, tempo di girarsi per vedere che stava succedendo e bam! cazzotto sull’occhio. Al che, calmissimo, ha preso la faccia del tipo sotto il braccio e ha cercato di trascinarlo fuori dal bagno. Il tipo urlava contro un certo Kith, evidentemente aveva sbagliato persona, visto che lui manco lo conosceva. Intanto Kelly e la sua amica, andando in bagno, hanno visto la scena e si sono messe a graffiare la faccia dell’assalitore. Fuori dal bagno finalmente altri tre tizi si sono occupati di tenerlo fermo, così A. si è potuto occupare del suo occhio. Non sto a farla lunga, ma sembra che sto tipo fosse completamente in botta e abbia sbagliato persona, anche se… anche se era tutta la sera che io l’avevo già notato che ci girava intorno e si comportava stranamente. Ma che razza di codardo!!! Attaccare uno mentre piscia!!! L’occhio stava gonfiando e lui era di pessimo umore, perché alla fine essendo stato colto di sorpresa non ci aveva pensato di rifilarglielo un cazzotto, tanto per pareggiare, e POI portarlo fuori. Quindi adesso sta cosa non gli andava giù. Dopo un po’ la merdaccia è uscita dal locale, e noi siamo stati ancora un po’. Mi sentivo inutile e la serata era rovinata. I proprietari hanno offerto da bere ad A. e a noi amici, ma ormai lo spirito era andato. Dopo poco è arrivato il famoso amico danese che stavamo aspettando, e l’unica cosa positiva della serata è stata che ci siamo presentati con ‘Piacere Ele’ e ‘Piacere Thomas’, eppure dopo poco lui mi ha detto: ‘How did u let your boyfriend fight??’ Io ovviamente ho focalizzato subito sul ‘your boyfriend’. Insomma, perché ha detto così? Mica lo poteva sapere chi ero io e cosa siamo io e A., a meno che… a meno che lo stesso A., che sia per sintetizzare o per qualsiasi altro motivo, gli avesse detto che sarebbe uscita anche la tipa that he was dating. Insomma, io ero tutta ringalluzzita. E ancora più quando A. mi ha chiesto se andavamo a casa e ha detto a tutti quelli che erano lì che sarebbe andato a casa a vedersi un film con me. Siamo usciti e l’ha ripetuto pure a Paul e Michael che secondo me sospettavano ma ancora non ci avevano proprio visti andare a casa insieme. Insomma, ha reso pubblico il mio andare da lui.
A casa ovviamente non abbiamo smesso di parlare dell’accaduto, e io capivo benissimo come si sentiva. Non riusciva a non pensarci e l’occhio stava diventando nero. Io mi sentivo sempre più inutile. Durante la serata ha anche chiamato sua mamma per darle indicazioni su come fare quando arriverà il saxofono che ha comprato. Sua mamma ha una voce bellissima e molto molto giovane. Piccolo mancamento quando capto pezzi di conversazione riguardanti posto di lavoro per lui e attesa di risposta. Ma allora?? Parte o resta??
Quando siamo andati a letto lui non è riuscito a dormire quasi niente.
IL sabato il tempo non era granché ma siamo andati in spiaggia lo stesso. Mentre eravamo in macchina (il suo amico Matt gliel’ha lasciata in prestito mentre lui, la moglie e la neonata sono in America) l’ha chiamato qualcuno per invitarlo a cena la domenica. Lui ha accettato ed era tutto cortese, così mi sono incuriosita. Poi l’ho sentito chiedere se poteva portare un’ospite a cena, e chiusa la chiamata mi ha detto che era un suo vecchio amico, e se la sera dopo volevo andare con lui a cena. Mi ha detto che aveva una storia da raccontarmi sul tipo, e che l’avrebbe fatto in spiaggia.
E così in spiaggia dopo un po’ gliel’ho ricordato, e lui ha cominciato a raccontare… E forse è proprio da dopo questa storia che io ho iniziato a non essere più felice.
Mi ha parlato di una ragazza, cinese, che lui ha conosciuto qui a Q. anni fa, quando lui ne aveva circa 23, e che gli piaceva tantissimo. Lei era collega della moglie di questo signore con cui saremmo andati a cena. E’ una storia triste, perché alla fine la ragazza muore, e probabilmente perché aveva giocato col fuoco facendo i propri interessi a spese di troppi signori. Sentire che A. era così preso di questa ragazza, anche se aveva capito che lei lo stava usando, perché era occidentale, e che in realtà aveva relazioni con altre persone, mi ha già fatto sentire fitte di gelosia. Io non sono una persona gelosa, e se mi capita, perché comunque mi capita, lo nascondo, perché non mi piace come sentimento, soprattutto quando razionalmente mi rendo conto che non è giustificato, come in questo caso che si stava parlando di anni fa. Però, poco dopo non so come è venuto fuori che quando lui viveva in Finlandia aveva conosciuto una ragazza francese e si era traferito a Parigi con lei cercando di trovare un lavoro lì. Poi non l’aveva trovato ed era venuto in Cina. Non mi han dato problemi le due ragazze, ma mi ha colpita e mi ha abbattuta vedere che allora lui è capace di mostrare quando ci tiene a una persona… Il mio cervello non riusciva a fare a meno di pensare che sono sicura che io non gli piaccio quanto loro. Non posso immaginare che con la ragazza cinese lui fosse come con me, che fosse sempre lei a cercarlo, dopo aver sentito come ne parlava, sono sicura che non prenderebbe mai nemmeno in considerazione la possibilità di venire in Italia perché io sono italiana. Insomma, lui diceva che era giovane e non sapeva cosa gli passava per il cervello, però intanto… E’ solo dopo che è diventato così ‘composto’? Insomma… Dopo questo weekend sono parecchio giù.
Un paio d’ore poi si è messo a piovere così siamo andati da me, e mi ha fatto una pulizia di primavera al computer. Il giorno prima avevamo stretto un patto per cui lui si sarebbe occupato del mio pc e io gli avrei cucinato un bel piatto thai o simile. Mi ha tolto un sacco di schifezze e mi ha ordinato tutto (miiiiiii che pistino che è!!! E già io non scherzo…), anche se deve ancora finire. Durante la pulizia mi ha chiesto di nuovo quali erano i miei piani per la Cina. Io gli ho fatto notare che lui lo chiede sempre a me ma non mi dice mai i suoi, di piani. La sua risposta è stata: ‘Well, my plans… I’d like to leave, but i’d like to leave with a job, so…’. So????
Mentre lui si occupava del mio computer io ho potato il prezzemolo e ho pulito casa.
Era stanchissimo e mi spiaceva, ma lui diceva che per lui era relax quel lavoro, così ha fatto un bel po’ e poi siamo andati a casa sua. Mentre lui si docciava io ho preparato una pasta. Lui diceva che era affamato ma non ha quasi mangiato, si vedeva che non era normale. Infatti era incazzato nero. Non sapeva come gestire la situazione. Diceva che ovviamente il tizio meritava un cazzotto, a meno che non si scusasse. Che non sapeva se parlargli o no, per dirgli che aveva fatto un errore e avrebbe dovuto scusarsi. Insomma, alla fine si è un po’ calmato ed era troppo stanco e il suo amico si era addormentato quindi non siamo usciti per fortuna, così abbiamo evitato di incontrarlo di nuovo perché io, sebbene capissi perfettamente il suo stato d’animo, preferivo non vederlo coinvolto in questo genere di cose. A vederlo così stavo malissimo perché non sapevo se lo stavo disturbando e non osava dirmelo quindi alla fine gli ho detto come mi sentivo e se potevo fare qualcosa e lui allora ha riso e mi ha detto di non preoccuparmi. Però io volevo dargli un momento da solo così gli ho detto che sarei andata a prendere il moji, la nostra pallina di gelato giapponese preferita che troviamo solo ogni tanto, e sono uscita, nonostante le sue proteste (neanche poi troppe) dicendo che era lontano. Ho trovato il moji e ho preso anche altra roba, e quando sono tornata lui si è sforzato di essere normale.
Abbiamo visto il film ‘Coraline’, che è carino anche se particolarissimo e strano, poi mi ha esposto il problema che deve risolvere per l’ordine che gli è stato commissionato. A me è venuta in mente una soluzione e così gli ho esposto la mia idea, che lui ha accolto con più entusiasmo di quanto mi aspettassi… Si è acceso e ha preso il suo blocco da disegno e una matita blu e si è messo a schizzare il prodotto come gliel’avevo immaginato io, tutto contento e finalmente distratto. Io felicissima di avergli dato una mano e pensando che davvero insieme siamo perfetti perché dove non arriva uno arriva l’altro, mi metto quasi a piangere quando lui se ne esce con ‘Aaaahhh… se questo ordine va bene come spero, da aprile ad agosto mei prendo una vacanza e me ne vado in India!’. Ma come??!! Lo aiuto per farlo andare via?? Ma accidenti a me!!! Me ne sono andata in cucina chiusissima e rispondendo a monosillabi, ma lui mi ha seguita e mentre trafficavo dandogli le spalle lui mi ha detto ‘You are 25, right?’. Io non so mai cosa gli passi per la testa. Ma non gliel’ho voluto chiedere.
Ha finito gli ultimi due livelli del gioco sull’Ibox che avevamo cominciato insieme lo scorso weekend, poi siamo andati a letto che erano ormai le 4.
La mattina era brutto brutto così niente spiaggia, ho fatto il caffè americano che stavolta mi è venuto buonissimo tanto che LUI ha chiesto a ME che dosi di acqua e caffè avevo usato, e poi mi sono chiusa in bagno mentre lui lavorava al suo rodine e ho pulito. Lo so, lo so che è assurdo e non avrei mai dovuto, ma ero nervosa e insoddisfatta e se sono così io o pulisco o cucino. Visto che lui tanto il bagno lo doveva pulire e non gli piace, ho pensato magari si tira su. Ero talmente presa dal mio parlare da sola cercando di calmarmi che quando mi ha bussato per chiedermi se era tutto a posto ho fatto un salto di due metri. Sempre inquieta e con il dubbio di essere di troppo (alla fine sto vivendo da lui 2-3 giorni a settimana, e magari lui avrebbe voglia di farsi le sue cose, come io le mie), l’ho salutato e gli ho detto che me ne andavo che avevo da fare e che ci saremmo visti a cena.
Da lì sono andata direttamente a trovare Lucy (ve la ricordate?), che ha partorito un maschietto. E qua, altri motivi di turbamento. Sono andata all’ospedale e salita al 4° piano cercando di non far caso all’odore di cesso pubblico peggiore che quello sui treni che si respirava a ogni piano. Mi sono diretta verso il reparto, sbirciando nelle stanzette alla ricerca di Lucy. Le stanze erano piccole, buie e umide, disordinate e piene.
Lucy aveva una stanze tutta sua. Lei è enorme, ha preso 20 chili col bambino e io era un po’ che non la vedevo. La cosa più bella di quella stanza era proprio il bambino, che è incredibilmente carino, anche se appena nato. E’ grosso e pulito e sembra persino carino. Lucy era molto stanca, e la prima cosa che mi ha detto è stata: ‘It was so painful!’. Mi ha spiegato che le donne qui scelgono che tipo di parto preferiscono e di solito tutte vogliono il cesareo ma lei aveva voluto il naturale, anche se il bambino era messo al contrario. Lucy indossava pigiama lungo e calze e berretto di lana, ed aveva una coperta. Finestra chiusa, il bimbetto fasciato come si usava anni fa, dormiva beato. La nonna cercava di svegliarlo, e Lucy mi diceva ‘Ma dorme sempre!!’ e io a dire ‘Ma ovvio che dorme, è un neonato!!! Non lo svegliare!!’. Poi la nonna ha preso un biberoncino e gli ha dato da bere acqua. Io sempre più basita. Lucy mi ha detto che adesso per un mese non si potrà lavare, e mi chiedeva se anche da noi si usa così. Sua nonna è ancora molto tradizionalista e lei mi chiedeva se il bambino non aveva troppo caldo così coperto, e che sudava sempre, però era la tradizione. Sono arrivate altre persone, non si capiva se erano infermiere o amici o parenti o altre pazienti, non c’erano dottori in giro, insomma… Molto molto diverso da noi. Ho terminato la visita e me ne sono andata con il mio sacchetto di uova, che regalano per ringraziare della visita, e che ho buttato nel sesto cestino che ho trovato per strada, perché a me le uova sode non piacciono.
Non apro polemiche ma lascio immaginare il mio cervello sensibile come ha lavorato mentre lasciavo l’ospedale e mi dirigevo a piedi al Carrefour, sempre cercando di calmarmi.
Ho fatto la mia spesa, e sono tornata a casa. Ho finito di pulire, poi mi sono preparata e alle 18,30 ero al luogo dell’appuntamento con A. Mi ha ringraziata per aver pulito il bagno e io mi sono subito sfogata raccontando l’esperienza dell’ospedale, e lui mi ha spiegato perché le donne cinesi sono così deboli dopo il parto e hanno bisogno di un mese per riprendersi. Perché i cinesi non sono abituati a mangiare latte o formaggi, per cui il loro livello di calcio è più basso. Quando il bambino cresce ha bisogno di calcio per formarsi le ossa, così prendere il calcio dalla madre, che dopo è debolissima. Mi ha detto di chiedere a Lisa, la moglie di Sander, che ha partorito anche lei in un ospedale cinese. Poi ci siamo zittiti tutti e due per un po’, rimuginando, e insieme ce ne siamo venuti fuori con le stesse conclusioni: Noi restiamo basiti circa le diverse abitudini cinesi, ci chiediamo se l’acqua al bambino non sia sbagliata e se tenerlo così al caldo e non lasciarlo dormire in santa pace non gli faccia male, e poi… Eppure, tanto male non può fargli vedendo che alla fine tutti crescono e cavoli, sono in 1.300.000.000!!!!! E la mattina alle 6 corrono o camminano, in inverno, o si allungano e riescono a fare la spaccata, o quando si rompe l’ascensore del palazzo si fanno 20 piani di scale persino i più anziani!!! Insomma, con la risata seguita a queste conclusioni, siamo arrivati al posto della cena. Era nel sito olimpico, e abbiamo mangiato fuori.
C’erano D., sua moglie, altri loro compagni di scuola, e la loro bimba treenne Xiao Wen, che subito A. si è conquistato.
D. è esattamente come A. me l’aveva descritto: composto, distinto e quasi giapponese. E’ difficile immaginarlo fare ciò che mi ha raccontato. E’ stata una buona cena anche se ho dovuto fare ganbei con la birra che non mi piace e che spesso non avevo niente da dire. Il posto e la vista erano fantastici però, e A. mi ha detto che se mia mamma verrà sarebbe il posto perfetto dove portarla la prima sera a cena per farle non odiare la Cina e introdurla a Qingdao con ‘leggerezza’.
Agli ospiti A. mi ha presentata come ‘la sua amica Ele’. Mmmh. Altra discesina.
Però è stato carino a cena, mi ha sempre servita per prima, e mi puliva il pesce, e abbiamo parlato parecchio anche solo tra noi. Poi mi ha ringraziata per essere andata con lui. Ho capito che non ci sarebbe voluto andare da solo. Dopo siamo passati all’Intercontinentale dove c’è un Latin bar che abbiamo subito scannerizzato con le stesse identiche opinioni, poi non so come ma siamo passati a parlare di Parigi, New York, L.A., Roma, Shanghai, Pechino e Londra. Anzi, è qui che mi ha detto della ragazza francese con cui era andato a Parigi. Discesina finale.
Siamo andati dicendo che io avrei dovuto lavorare il mattino dopo, e abbiamo fatto un po’ di strada a piedi. E mi ha detto che sta pensando di chiedere a Matt di vendergli la macchina. Ma che cacchio gli passa per la testa??? Sta o va?? Boh!!! Lui in serata mi aveva chiesto se avrei lavorato il mattino dopo. Però quando ha fermato il taxi, mi ha fatta salire e ha fatto per salire pure lui gli ho detto ‘Ma che fai, vieni anche tu?’, allora lui mi ha chiesto ‘A re you going home?’ io mi sono limitata a dire sì e lui allora mi ha salutata e mi ha detto che avrebbe proseguito a piedi. Avrei voluto aggiungere che non volevo che si stufasse di me se stavamo troppo insieme. Avrei voluto dirgli che non andavo perché il giorno dopo volevo fare delle cose. Avrei voluto dirgli che non stavo bene e avevo bisogno di pensare, ma alla fine non ho dato giustificazioni, né lui me le ha chieste, così mi sono ritirata nella mia casetta, nel silenzio della mia camera, a pensare e a dire a me stessa tutto quello che a lui non riesco a dire, per mille motivi. Ho tirato fuori la mia teoria della strade cieche che esporrò in un post a parte perché io sono contorta nei pensieri e questo post è già troppo lungo, poi sono andata a letto ancora parlando e piangiucchiando un pochino.
Il mattino dopo stavo di merda. Completamente depressa. Ho comprato la roba e ho cucinato per Sako e Jack che ho incontrato un giorno e mi hanno detto che non mi faccio più sentire né vedere né preparo più niente per loro. E’ vero, perché i miei nuovi amici e i vecchi non si piacciono quindi non si mischiano e io sto sempre con A. il weekend. Però è sbagliato, così mi son presa il lunedì mattina e sera per pensare a loro.
Poi sono andata al lavoro. Dio santo, riusciva a farmi venire il magone persino ‘Mi ritorni in mente’ di Battisti!!! Proprio non era giornata. Al lavoro pure, una merda. Almeno ho parlato col capo e la prossima settimana lavorerò a tempo pieno visto che la scuola è impegnata in un’esibizione, e potrò sostituire la mia collega quando sarò in vacanza a insegnare italiano ai cinesi dell’azienda.
Me ne sono andata, ho chiamato Sako per avvertirlo che avrei portato la cena e sono andata a finire di preparare le crespelle prosciutto e funghi, poi sono andata da loro. Sono stati carini. Abbiamo cotto la teglia e abbiamo mangiato insieme. E’ andata bene perché dopo loro dovevamo andare da Harout a giocare a poker così mi hanno accompagnata a casa.
Oggi è martedì e ho fatto una cosa che non va molto bene… Vabbè per una volta non muore nessuno. Comunque finisco qui e poi mi dedico alla cena per A. stasera, quella che gli devo per avermi sistemato il pc. Anzi spero tanto che mentre viene qui stasera possa anche finire il lavoro, visto che alcune cose non mi funzionano più… come Facebook, lo stesso blogspot, più programmi che mi spariscono da soli anche se in realtà ci sono eccome!!
Insomma, non so se riuscirò a postare ma non dubitate che farò un accuratissimo reportage della mia cena esotica!!! Spero che venga tutto bene, ieri sera ho fatto ricerche fino all’una e mezza!!!
Spero pubblichi questo post altrimenti restate indietro… Abbraccio a tutti anche se adesso sono io che ne avrei bisogno…
Ma perché per me innamorarsi è sempre così doloroso?

martedì 13 luglio 2010

Fine di un altro weekend tra le nuvole di Q.

Mi aveva detto Lpg alle 11, ma poi i piani son cambiati e ho raggiunto lui e Kim a casa sua, dove stavano giocando all’Ibox. Per strada avevo comprato qualche rifornimento alimentare che non ho esitato a fare fuori mentre loro due continuavano a spararsi e ad ammazzarsi a vicenda. Ho provato a giocare ma ho una paralisi alle mani quando toccano l’affare per giocare… Sono veramente veramente impedita. Accidenti, senza presunzione dico che sono poche le cose che proprio non so fare, non eccello in niente ma me la cavo in tutto, ma col joystick sono proprio un’inetta. Sarà che non ho mai posseduto un Nintendo o robe simili da piccola, non ho sviluppato la skill della manualità coi pulsanti… Anche se è questione di abitudine perché ricordo che c’è stato un periodo in cui avevamo comprato un cosetto in Sardegna e ci giocavamo sempre ed ero forte, ma dopo parecchio allenamento. Fatto sta che eravamo tutti e tre basiti dalla mia deficienza anche solo a camminare guardando avanti. Comunque…
Quando Kim se n’è andato ero annoiatella, e visto che A. si è messo a smanettare col computer che fa cose strane, dopo un po’ me ne sono andata a letto. Quando è arrivato ero quasi addormentata, mi ha dato un bacio e mi ha detto buonanotte. Poi però mi ha detto ‘Another one’, e da lì è cominciata una delle cose più fighe della mia vita!
Gli umani sono strani, eravamo stanchi morti ma non so cosa ci è preso fatto sta che la nostra intesa è perfetta ma stavolta ha raggiunto livelli supremi. Lui ha commentato con ‘What the fuck was that???’ per poi mettersi giù e continuare a blaterare ’I don’t understand… that’s weird.. I don’t get it’. Io avrei voluto solo dirgli che siamo fatti l’uno per l’altra da ogni punto di vista e che una vita così sarebbe fantastica, ci manca solo il nostro baretto sulla spiaggia e saremmo a posto, ma se il sogno si avvera verrà anche quello.
Domenica c’era il sole!! Benissimo, spiaggia e bbq di nuovo!! Siamo passati a prendere Chris e poi siam venuti da me a fare colazione con caffè e le torte che avevo preparato e per cui mi serviva un consulto su se proporle o meno. Loro hanno approvato, mangiato, e poi ci siamo avviati alla nostra spiaggia. Là c’era già qualcuno, altri sono arrivati dopo, c’erano le onde alte e tutto era perfetto!
Nel pomeriggio sono arrivati anche Lisa e Sander con Gaby, e io ho chiamato Ale per farle capire cosa mi passava per la testa senza doverlo dire a parole, che era un po’ pesantuccia… Insomma, A. ha preso Gaby, il secchiello, la paletta, e se l’è portato in riva al mare. Tu vedevi quest’omone gigantesco con sul braccio quel topolino di bimbo, li vedevi chinarsi, prendere l’acqua, e l’omone grande fargli bagnare i piedini e poi tirarlo su e lanciarlo in aria mentre l’altro rideva come un matto. Insomma, io sono una sognatrice e una romantica, nonostante sia anche realista. Una contraddizione? Non proprio, come lui si definisce un pessimistico optimist, io sono realista ma mi piace sognare e lo faccio spesso e volentieri. E sto sognando parecchio, devo dire. Scendi, Gaijina… Cala, cala.
Poi però l’omone è diventato bambino. Siamo entrati in acqua e abbiamo iniziato a tuffarci a testa nelle ondone gigantesche e fortissime, restando senza fiato. La corrente mi portava lontano da lui e io volevo raggiungerlo così lui mi tendeva la mano e mi tirava. Poi mi ha detto di salirgli sulle spalle e abbiamo iniziato a giocare, io sulle spalle di lui a tuffarmi e lui a lanciarmi, fino a che è arrivata un’onda enorme che l’ha travolto mentre era davanti a me rovesciandomelo addosso… Oltre 90 chili sul mio naso!!! Ancora adesso se lo tocco mi fa male smile_sad.
Avrei voluto surfare di nuovo ma non volevo rompere le palle a Nico, che all’inizio diceva che erano troppo alte, e poi che aveva freddo, quindi alla fine ho detto ok, me ne vado da sola, devo diventare indipendente così non rompo le palle a nessuno. Ma A. mi ha detto che mi avrebbe accompagnata lui… Carino… heart. Ma coi piedi in acqua avevam già freddo e il mare si stava ritirando così abbiamo deciso di rimandare alla prossima settimana.
Eravamo stanchi a fine giornata così ci siam presi il pullman e ci siam diretti verso casa. La notte ci sarebbe stata la finale Spagna e Olanda e io volevo vederla ma sapevo che da sola non ce l’avrei mai fatta a stare in piedi.
Lui aveva fame come sempre e io voglia di qualcosa di fresco, così alla fine mi ha proposto di andare da lui a fare un’insalata dopo essermi docciata (ormai ha capito che io ogni tanto devo passare da casa, anche se quella volta ormai mi ero organizzata e avevo in borsa una mini-bottiglietta di balsamo da portarmi per fare la doccia da lui), e così abbiam fatto. Io avevo qualcosa a casa, ma son passata a comprare dell’altra verdura, mi sono docciata, ho preparato la borsa con anche la restante torta che avevo preparato per lui, e sono andata. Lui ancora si doveva docciare, così ho preparato una bella insalata col mio basilico, che è stata apprezzatissima. ‘Esattamente quello di cui avevo voglia’, mi ha detto.
Dopo mi ha fatto provare un altro gioco all’Ibox, uno in cui bisogna ragionare… Dovevamo aspettare le 2,30 quindi pian piano siam riusciti a farmi acquisire manualità con quello stupido joystick, e a finire quasi tutto il gioco!! Siamo una coppia stupenda, niente da fare… Laddove non arriva uno, arriva l’altro, in ogni cosa.
La cosa che mi ripete più spesso è ‘I like the way you think!’, e l’ha detto anche a Kim, ‘I like the way she thinks!!’.
Abbiam visto la partita peggiore della vita, maledicendoci per non essercene andati a dormire. La città era stranamente vuota nonostante la finale, così quando siam tornati a casa ci siam buttati a letto e fino alle 10 non abbiamo più aperto occhio. Poi io son tornata a casa perché il pomeriggio avrei dovuto lavorare.
Ed ecco qui, il mio weekend.
Vorrei lasciarvi con la ricetta delle torte ma è tardi e ci metterei troppo tempo così vi lascio con le parole di una canzoncina cinese che mi piace cantare al ktv, e che secondo me sono bellissime… è la canzone che potete sentire qui a fianco, anche se questa versione fa pena, perché i cinesi nei video musicali parlano e urlano e rovinano tutto, ma va beh…


FAIRYTALE
I've forgotten how long I haven't heard you
Tell me your favorite story
I've thought so long, I'm starting to be confused
Is it because I did something wrong again?

Crying, you tell me-- fairytales are all lies
I couldn't be your prince
Maybe you don't understand: since you said you loved me
all the stars of my sky lit up

* * * * * * *

I'd like to/want to/will become
That angel you love in the fairytale
Open my two hands, they'll become wings to protect you
You must believe, believe we are like that fairytale story
We'll live happily ever after

* * * * * * *
We'll write our "ever after" together.


E’ dolcissima. Ora un appello: sono sicura che tutte avrete scaricato i 3 pdf dei cheesecakes da Imma… A me, non so per quale ragione, dà sempre errore. Anche quando me lo scarica, poi non me lo fa aprire. Ora, chiedo un enorme cortesia a chi avesse i 3 pdf… Non potreste mica mandarmeli per mail? Ci tenevo tanto ad averli e non capisco perché sia l’unica a non poterli scaricare!!! Insomma, grazie in anticipo nel caso qualcuno volesse mandarmeli!
Ah!!! Approfitto di questo post poli-topics per ringraziare Scix per questo premio!!!




e come una pessima blogger che non si rispetti mi accingo a copiare pari pari cosa ha scritto la stessa Scix, ovvero:


1. linkarvi la provenienza di questo immeritato riconoscimento: appunto il blog Diario di una precaria in erba;


2. citarvi i motivi di tale gesto e ricevuto e a mia volta compiuto: per coloro che "allietano, informano e divulgano arte, letteratura, valori etici e culturali".


3. fornirvi la lista di coloro alle quali porgo con immenso piacere questo pensiero:


-MMM, tre ragazze frizzanti e legate da un'amicizia bellissima nella sua forma più rara. Non le conosco affatto ma da quando ho aperto il loro blog non ho dubitato un attimo che avrei continuato a seguirlo. Il premio è perfetto per loro perché parlano di libri, di abbigliamento, di fotografia e anche di cucina.

-Gatsby, per la lista di film da cui attingo nonché colonne sonore, nonché per le 'lezioni di autostima' che mi dà

-Dolcetto, per la sua libreria che continuo a sbriciare di tanto in tanto, sperando sempre di trovarci aggiornamenti


...e.... posso fermarmi qua? Qui è mezzanotte passata e come al solito sono riuscita a fare tardi!!! Un bacio tesore!!!


sabato 10 luglio 2010

Cake salato spinaci e bacon a ritmo di tango

 
Per una volta non sono in ritardo… questa la devo scrivere in direttissima perché altrimenti se passa del tempo mi verrà il dubbio di essermela sognata… Allora finalmente ieri era venerdì, attesissimo questa settimana perché era da ben lunedì che non vedevo il mio uomo e stava diventando insopportabile, così gli ho proposto di cenare insieme e siamo andati al vietnamita, buono ed economico, noi due più Kim, un altro suo amico danese con moglie incinta e primogenito in Danimarca, che viene qui a Q. ogni mese.Dopo cena siamo andati al Charlie’s, dove ci ha raggiunti un’altra coppia di danesi. Abbiamo giocato un po’ ai dadi poi stavamo pensando di andare al Ktv visto che la musica era ottima e ci aveva messo addosso una gran voglia di cantare, però alla fine eravamo solo in tre entusiasti, quindi ci siamo spostati all’Lpg per reclutare altra gente… che non abbiamo trovato. La serata è stata tranquilla, ma io ero al settimo cielo perché lui era carino con me, tornato dal bagno mi ha messo le mani sulle spalle e mi ha abbracciata, mi cedeva la sedia, stava sempre vicino a me, mi ha ordinato da bere, e poi ha parlato solo con me per l’ultima ora. Mi piace tantissimo che continuiamo a parlare tanto, a raccontarci… Ieri è stata la volta dell’inverno in Minneapolis e nei dintorni, dove in inverno si arriva a meno 30 gradi e nevica da ottobre ad aprile, e poi in estate si schiatta dal caldo e agosto è umidissimo, per poi cedere il posto a un settembre favoloso e coloratissimo. Mi raccontava del Natale, e di cosa mangiano, e di cosa è bello fare, e non potevo fare a meno di pensare a quanto staremmo bene insieme, visto che pensiamo le stesse cose, pensavamo che sarebbe bello stare là per dicembre, un mesetto di inverno, un tradizionalissimo Natale sotto la neve, le corse in slitta e le pattinate sui laghi, per poi andare da qualche altra parte perché per noi un mese di inverno all’anno è sufficiente. Eravamo entrambi un po’ andatelli per via del (dei…) Long Island ice tea e non volevamo fare troppo tardi così siamo andati a casa verso l’una. Come al solito ci siamo messi sul divano ad ascoltare la musica, poi io mi sono addormentata e mi sono risvegliata che lui mi prendeva in braccio e mi portava a letto come una bambina. Poi va beh tralascio un pezzo e arrivo subito alla parte divertente… A un certo punto ci siamo alzati per accendere il condizionatore, e lui non so cosa gli è preso, ma era allegrotto perché continuava a farmi ridere facendo lo scemo e mi ha presa, mi ha fatto fare il casché e mi ha baciata!! Poi mi ha detto ‘Balliamo il tango’, e si è messo a cantare ‘Pour una cabeza’ mentre cercava d farmi ballare mentre io mi rotolavo e non ce la facevo manco a stare in piedi!! Mi ha detto che quando era a scuola in Argentina aveva dovuto studiare tango… Io a sta cosa non ho più retto e anche adesso che la racconto mi vien da ridere a immaginarlo. Poi siam tornati a letto ma lui ha continuato a cantare finché è addirittura andato a prendere il computer per mettere la canzone!!
Poi finalmente abbiamo dormito. Lui è dolcissimo, mi dice ‘Come closer’, mi abbraccia sempre, mi dà i bacini sul naso, mi fa i grattini, le io prendo ad accarezzargli i capelli perché so che gli piace un sacco dopo un po’ mi dice che adesso lo fa un po’ lui a me. Ieri notte mentre mi baciava mi ha detto che sapevo di buono, e a un certo punto ha anche detto ‘Ohhh… I missed this’… Sapessi io!!!
Se mi giro o mi alzo mi chiede se è tutto a posto, mi riabbraccia e ribacia e si addormenta sempre col sorriso.
Stamattina piovicchiava… accidenti!!! Siamo andati a prendere un caffè con Chris e poi abbiamo fatto che cambiare piani perché la spiaggia non aveva molto senso (rimandata a domani) e abbiamo raggiunto Maggie e Guillaume e Sanne e Thomas per un brunch al Diner. Poi siamo andati a casa di Maggie e Guillaume a giocare a carte, a Truco, un gioco che ci ha insegnato lui. Dopo aver vinto una volta tanto ho detto che sarei tornata a casa per farmi una doccia (ero ancora vestita da ieri sera!) e per fare la torta per domani… che adesso è in forno e spero sia decente visto che alla fine mi sono buttata in un esperimento. Anzi temo tanto di aver fallito… smile_sad
Lui mi ha accompagnata fino fuori, poi è tornato indietro e mi ha detto che mi farà sapere per il dopo.
Quello che vi propongo oggi non è affatto un fallimento ma anzi qualcosa di fantastico che Sander ha apprezzato tantissimo essendo passato di qui quando lo stavo sfornando e avendo detto che mi avrebbe sposata!! Il merito però non è mio ma di Micaela da cui ho preso la ricetta qui. Ho modificato alcune cose e non ho rispettato le dosi con precisione, ma solo per mancanza di ingredienti.
CAKE SALATO SPINACI E BACON
P1030729
Ingredienti:

180 g di farina
100 g tra Galbanino e parmigiano
100 ml di latte
50 ml di olio di semi
50 ml di acqua
½ cucchiaino scarso di sale
150 g tra prosciutto e bacon a cubetti
150 g di spinaci
3 uova
q.b. di noce moscata
q.b. di pepe
1 sottiletta
1 bustina di lievito istantaneo per pizze e focacce
Grattugiate il parmigiano e tagliate a cubetti il Galbanino. Tritate finemente gli spinaci dopo averli lavati. In una ciotola sbattete con la frusta elettrica uova, olio, acqua e latte. Incorporate gli spinaci, il formaggio, il bacon, il sale, il pepe e la noce moscata e sbattete ancora per qualche secondo. Aggiungete infine anche la farina e il lievito, mescolate finché l’impasto non risulterà omogeneo.
P1030718
Trasferite parte del composto in uno stampo per plumcake imburrato ed infarinato, metteteci la sottiletta a pezzetti poi versate il restante composto ed infornate per 35 – 40 minuti a 180°. (potete anche inserire tutti gli ingredienti nel mixer, frullare tutto e versare nello stampo).
P1030719
P1030720
P1030724
Era fantastico!!!! Davvero delizioso, sono rimasta stupita. Io l’ho preferito tiepido ma ovviamente è comodissimo e buono per essere portato in giro, cosa che ho fatto per i due giorni successivi a pranzo! Micaela dice che si possono anche congelare le fette e tirarle fuori al momento del bisogno… Io non l’ho ancora fatto ma mi sembra un’ottima idea!
 P1030727
Un’altra cosa ci tenevo a mostrarvi… a dire la verità ormai sono mesi che fotografo e mi dico ‘Metterò man mano che cresce le foto sul blog’, ma non lo faccio mai, quindi ora vedrete direttamente il risultato finale… della mia serra!!!
Questo era fine marzo…
P1020438
Fine aprile…
P1020662
Fine maggio…
P1020989
Ora!!!
P1030730
P1030734
P1030735
Non male eh? Per fortuna sembra che abbia ereditato il pollice verde di mia zia e non di mia mamma… visto che ho fatto tutto a caso!!!! Potrei mettermi a venderlo, il basilico… Le foglie sono enormi!!! Il prezzemolo invece mi sta dando problemi… Le foglie adesso sono gialline e quando lo bagno l’acqua ristagna!!! Aiuto!!
Ragazzuole le torte son pronte anche se mi sa tanto che non le proporrò domani perché ho fallito miseramente (sono un’inetta con le torte morbide con la frutta, mi affonda sempre e il fondo non si cuoce bene!!), aggiornate vi ho aggiornate e adesso A. mi ha appena scritto quindi meglio che mi dia una mossa e mi prepari che mi devo ancora docciare!!!! Buon fine weekend!!!!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...